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Chi ha inventato il pesto genovese?

Bruna Barbieri
Bruna Barbieri
2025-09-04 22:40:40
Numero di risposte : 18
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Leggenda vuole che a prepararla per primo fu un frate, ovviamente sempre Liguria, terra di grandi erbe aromatiche. Questo frate viveva nel convento di San Basilio a Prà (sopra Genova) e pensò bene di unire il basilico profumato che cresceva nei dintorni agli ingredienti che aveva in dote grazie ai fedeli per farne una salsa. La prima ricetta ufficiale di pesto risale alla seconda metà del XIX secolo, scritta da Giovanni Battista Ratto nel La Cuciniera genovese.
Ivonne D'angelo
Ivonne D'angelo
2025-09-04 22:20:23
Numero di risposte : 21
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Il nome di questo condimento innanzitutto deriva dalla sua lavorazione, ovvero il pestare foglie di basilico, pinoli e olio extra vergine d’oliva nel tradizionalemortaio di marmo con il pestello di legno. L’inventore del pesto genovese Il primo ad aver citato il pesto alla genovese moderno, come lo conosciamo oggi, nelle sue ricette fu Giovanni Battista Ratto nel testo “la Cucina Genovese”era il 1870. Non abbiamo la sicurezza che il pesto genovese prima non esistesse ma non esistono altre fonti scritte per cui accettiamo questo dato e ne gustiamo i sapori. Per essere precisi vogliamo citarvi altre leggende connesse alla creazione del pesto ligure tra cui quella che vuole che sia stato creato nel convento di San Basilio in località Prà. Si dice cheun frate lungimirante raccolse le erbe aromatiche che crescevano su quelle colline, in particolare il basilico, e lo pestò come faceva per le erbe medicheogni giorno al mortaio.
Felicia Vitali
Felicia Vitali
2025-09-04 22:09:57
Numero di risposte : 20
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Il pesto genovese è un’opera d’arte culinaria che richiede tempo, attenzione e passione. Ogni ingrediente è scelto con cura, per garantire l’autenticità e l’eccellenza di un condimento che ha conquistato i palati di tutto il mondo. La storia di questo delizioso condimento risale a tempi lontani, quando i marinai genovesi, in navigazione verso terre lontane, portavano con sé una preziosa miscela di sapori per rendere i loro pasti più gustosi e appetitosi. Il pesto alla genovese, autentico simbolo della cucina ligure, ha origini antiche e affonda le sue radici nella tradizione culinaria di Genova. La sua origine si fa risalire a secoli fa, quando gli antichi marinai genovesi, impegnati nelle loro lunghe traversate in mare, avevano la necessità di avere un condimento che potesse conservarsi a lungo senza perdere sapore e qualità. Il pesto genovese è un condimento che porta con sé i valori di eccellenza e tradizione della cucina ligure, trasmettendo al palato un’esperienza di gusto unica e indimenticabile. La sua popolarità è cresciuta nel corso dei secoli, diventando un simbolo della cucina italiana e una prelibatezza apprezzata da buongustai e gourmet di ogni angolo del pianeta.
Lino Rossi
Lino Rossi
2025-09-04 18:54:43
Numero di risposte : 18
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Il nome di questa salsa, per cui la nostra regione è famosa nel mondo, indica il metodo di procedimento, ovvero la pestatura delle foglie e degli altri ingredienti nel tradizionale murta’ di marmo servendosi del pestellu di legno. La ricetta del pesto, così come la conosciamo oggi, è stata codificata verso la metà del XIX secolo. La prima volta che troviamo citata in un testo una salsa che potrebbe essere l’antenata del nostro pesto è nelle Bucoliche di Virgilio: il contadino Similo pranza con una focaccia spalmata di moretum, una salsa a base di coriandolo, ruta, prezzemolo e cacio pestati nel mortaio e legati dall’olio di oliva. Il basilico venne introdotto assai più tardi nella ricetta, poi ne divenne il protagonista. Numerose sono le versioni attuali del pesto: in generale oggi si tende a risparmiare, per facilitare la digestione, sugli spicchi d’aglio, riduzione che però, se eccessiva, fa perdere vigore alla ricetta. La lavorazione deve svolgersi a temperatura ambiente e non dilungarsi troppo, per evitare problemi di ossidazione. Non bisogna infatti pestare gravemente le foglioline, ma ruotare leggermente il pestello in modo da stracciarle senza tranciarle.