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Qual è l'origine del tarallo?

Giuseppe Vitale
Giuseppe Vitale
2025-07-25 19:32:47
Numero di risposte : 24
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I taralli dal greco daratos ossia una specie di pane, nascono nel 1400 durante una grande carestia che imperversava in Puglia. La leggenda racconta che una madre per sfamare i propri figli impastò acqua, farina olio e vino bianco, ingredienti immancabili nelle dispense pugliesi di sempre, ottenendo un impasto da cui ricavò i noti snack a forma di anello irregolare. Matilde Serao ne “Il ventre di Napoli” scrive che il tarallo nasce come sostentamento povero per il popolo dei “fondaci” che nella più totale indigenza, trovava negli scarti della panificazione infornati, un modo per sopravvivere. Felice Giovine, storico pugliese fondatore del Centro studi Baresi nonché dell’Accademia della lingua barese, sostiene che «ogni zona ha i suoi taralli tipici, anche se fatti con gli stessi ingredienti. In Terra di Bari quelli di Palo del Colle erano famosissimi – conferma Felice Giovine – i taralli erano utilizzati dagli ziazì (pellegrini) come cibo di sostentamento durante il lungo cammino che dalla Campania, Basilicata e Abruzzo li portavano verso Bari. Giungevano in Puglia a maggio per onorare San Nicola».
Donato Conti
Donato Conti
2025-07-25 19:07:06
Numero di risposte : 20
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Le tarallo ou tarallino est un produit cuit au four typique des Pouilles, de Campanie, de Calabre, de Sicile et des Abruzzes. Il est aussi produit dans d'autres régions d'Italie. La forme traditionnelle est un anneau de pâte non levée cuite au four. Le tarallo est une sorte de grignotine que l'on trouve dans toute la moitié sud de la péninsule italienne. Il existe une variante, le tarallo aviglianese, recouvert d'un fondant à base de sucre glace qui lui donne une coloration blanc neige, et parfumée à l'anis.
Ausonio Caputo
Ausonio Caputo
2025-07-25 18:21:10
Numero di risposte : 8
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I taralli hanno origini antiche che risalgono a diverse regioni del sud Italia, ma è la Puglia che viene generalmente riconosciuta come la culla di questo delizioso snack. Si racconta che i taralli siano nati in tempi di povertà, quando le massaie pugliesi dovevano fare i conti con pochi ingredienti a disposizione. Secondo la leggenda, i taralli furono creati per la prima volta nel XV secolo. Le massaie pugliesi, con solo farina, olio d'oliva, sale e vino bianco a disposizione, iniziarono a lavorare questi ingredienti per creare un impasto semplice. Modellarono l'impasto in piccoli anelli e li cuocerono, ottenendo così i primi taralli. Nonostante queste variazioni, la Puglia rimane la patria indiscussa dei taralli tradizionali.
Olo De Santis
Olo De Santis
2025-07-25 18:11:29
Numero di risposte : 21
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L’origine dei Taralli Pugliesi è profondamente radicata nella storia del sud Italia, risalente al 400 d.C. Durante questo periodo di carestia, la leggenda narra che una madre affamata creò il primo tarallo pugliese utilizzando gli ingredienti semplici che aveva a disposizione: farina, olio extravergine di oliva, sale e vino bianco. L’impasto veniva poi modellato in anelli e cotto in forno, dando vita a questo snack croccante e delizioso. L’origine della parola “Tarallo” è avvolta nel mistero. Alcune teorie suggeriscono che possa derivare dal latino “torrere,” che significa abbrustolire, mentre altri credono che provenga da parole francesi o greche. Nonostante le varie ipotesi, ciò che è certo è che il Tarallo Pugliese è diventato una delle specialità culinarie più amate della Puglia.
Artes Galli
Artes Galli
2025-07-25 17:32:27
Numero di risposte : 23
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Il tarallo o tarallino è un prodotto da forno tipico dell'Italia meridionale. Ha origini antiche: ritrovamenti di resti carbonizzati risalenti all'epoca Messapica sono stati rinvenuti ad Oria negli anni '70 presso il santuario di Monte Papalucio. Il prodotto assume numerose varianti dettate dalla zona di produzione. Principalmente si tratta di un anello di pasta non lievitata cotto in forno. L'impasto base è composto di farina, acqua o vino bianco, olio e sale a cui vengono talora aggiunta degli ingredienti per insaporirlo, come ad esempio i semi di finocchio. Varianti particolari sono le scaldatielle, tipiche della Puglia, e i biscotti salati all'anice, che hanno un impasto simile ma dimensioni e forme differenti ed una cottura diversa e peculiare. I taralli e loro varianti sono riconosciuti prodotti agroalimentari tradizionali italiani dalle seguenti regioni. Tarallini ai semi di finocchio Tarallini ai peperoni cruschi Tarallini al mischiglio Taralli al farro Taralli alle olive Taralli allo zucchero Taralli all'aviglianese glassati Taralli bianchi Taralli morbidi Tarallini ai semi di anice Tarallini ai semi di finocchio Tarallini al peperoncino Taralli intrecciati Tarallini al vino Tarallo con le mandorle Tarallo con l'uovo Tarallo di Agerola Tarallo sugna e pepe Tarallucci al naspro Tarallo di San Lorenzello 'nfrennula di Sant'Agata de' Goti Taralli Taralli con semi di finocchio Taralli dolci nasprati Tarallini Taralli neri con vincotto Taralli con zucchero Taralli al cioccolato Taralli con albume d'uovo Taralli alla pizzaiola Taralli ai semi di finocchio Taralli al capocollo Taralli alla cipolla Taralli al calzone Taralli al peperoncino Taralli alle patate e rosmarino Taralli di grano arso Taralli
Carmelo Martino
Carmelo Martino
2025-07-25 15:54:46
Numero di risposte : 21
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L’origine della ricetta dei taralli viene fatta risalire al 1400, in tempi di carestia. La leggenda narra che il primo tarallo fu impastato da una madre che, non avendo nulla con cui sfamare i propri figli, provò a lavorare quel che aveva nella sua dispensa: farina, olio extravergine di oliva, sale, vino bianco. Creò un impasto a forma di anello che, dopo essere stato lasciato lievitare, venne cotto in forno dando inizio alla tradizione che dura tutt’ora. Le origini sul nome dei taralli sono incerte, le ipotesi più accreditate sono quelle che ne attribuiscono l’etimologia al greco “daratos”, cioè “specie di pane”.