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Come si faceva una volta la mortadella?

Cesidia Pagano
Cesidia Pagano
2025-08-25 06:52:52
Numero di risposte : 25
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La Mortadella Bologna ha una storia secolare ed è considerata il salume più famoso della tradizione gastronomica del Bolognese. Le origini di questo prodotto eccezionale sono da ricercare nei territori dell’antica Felsina etrusca e della Bonomia dei Galli Boi, ricchi di querceti che fornivano ghiande saporose ai numerosi maiali locali. Proprio da questi maiali nasce la tradizione della Mortadella Bologna. La prima vera ricetta della mortadella la fornisce, nei primi anni del XVII secolo, l’agronomo Vincenzo Tanara con indicazioni degli ingredienti precise e un quantitativo di grasso molto maggiore di quello di oggi. Nel 1661 viene ufficialmente riconosciuta l’unicità e l’esclusività del prodotto e della città di Bologna, grazie al cardinale Farnese che emise un bando che codificava la produzione della mortadella fornendo uno dei primi esempi di disciplinare simile a quelli attuali delle denominazioni a marchio DOP e IGP. Un paio di secoli fa la Mortadella Bologna era un prodotto riservato a una élite di buongustai, nobili e ricchi borghesi che potevano permettersi un salume dal prezzo elevato. È solo a seguito del graduale sviluppo dell’industria salumiera, avviato nell’Ottocento, che diventa un prodotto accessibile a tutti, “democratico” e popolare.
Samira Fontana
Samira Fontana
2025-08-15 21:52:53
Numero di risposte : 12
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La storia della mortadella una ricetta antica, fatta di sapere e tradizione, legata a doppia mandata alla storia della gastronomia italiana. L’ origine della mortadella come la conosciamo oggi risale ai primi anni del 1600, anni in cui l’agronomo Vincenzo Tanara scrisse la prima vera ricetta di questo insaccato. La ricetta forniva indicazioni molto precise e indicava una quantità di grasso maggiore rispetto a quella utilizzata oggi. Com’è fatta la mortadella e come si produce Nonostante sia uno dei salumi italiani più famosi al mondo, non tutti sanno di cosa è fatta la mortadella. Essa è composta da carne di suino tritata finemente e unita al grasso. La parte rosa è la parte magra della mortadella ed è composta dalla carne della spalla, la parte bianca invece è composta dai lardelli presi da parti grasse pregiate, come il guanciale. Ogni mortadella è unica, tuttavia le fasi fondamentali della preparazione sono tre: Impasto – alla miscela di carne lavorata fino a diventare uniforme, si aggiungono i lardelli. Una volta creato l’impasto, si incorporano sale, pepe, spezie e aromi; Cottura – si inserisce l’impasto in un involucro naturale o sintetico, la dimensione dell’involucro dipende da quella che si vuole dare alla mortadella. Quest’ultima viene poi appesa e cotta all’interno di una stufa a vapore. Il tempo di cottura dipende dalla dimensione e può variare da alcune ore a un paio di giorni; Docciatura – alla mortadella viene letteralmente fatta una doccia fredda. Passaggio fondamentale per raffreddare velocemente il prodotto e stabilizzarlo. Infine, si fa riposare in una cella frigorifera.
Angela De Santis
Angela De Santis
2025-08-11 01:01:20
Numero di risposte : 23
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Il sigillo poi doveva essere apposto unicamente dalla Compagnia dei salaroli, a certificazione di qualità. tagliavano la carne di maiale in più pezzi, sceglievano una parte precisa e, dopo averla condita con sale comune, pepe, aglio, la inserivano nelle budella. Lasciavano le mortadelle per circa due giorni in salamoia e poi le facevano bollire in acqua. Una volta cotte, le sistemavano nella cappa del camino fino a che non erano asciutte. Così confezionate, le potevano conservare per un anno o due.
Matteo Pagano
Matteo Pagano
2025-07-28 23:01:19
Numero di risposte : 18
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La preparazione della Mortadella inizia dalla selezione della materia prima che verrà poi macinata. Una volta preparati i cubetti di grasso, la mortadella viene salata, speziata insaccata e cotta all’aria secca. La selezione della materia prima rispetta specifici requisiti quali: colore, tenore di grasso, qualità e spessore del grasso. Segue la fase di lavorazione che prevede che la carne venga macinata attraverso l’utilizzo di un tritacarne per ottenere una miscela ancora più fine e un prodotto di qualità superiore. Dopo la macinatura si passa alla preparazione dei cubetti di grasso o “lardelli” della dimensione di circa 1 cm, poi uniti all’impasto. La fase di lavorazione termina con la salatura e la speziatura per conferire alla Mortadella il suo classico sapore e con l’insacco in budelli speciali. Dopo l’insacco, si passa alla fase di cottura e confezionamento. La Mortadella viene cotta ad aria secca, dalle 12 alle 20 ore, all’interno di forni tradizionali di mattoni refrattari per consentire al prodotto di sviluppare le caratteristiche note aromatiche.
Vittorio Villa
Vittorio Villa
2025-07-28 23:00:23
Numero di risposte : 13
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La produzione industriale ha sicuramente reso la mortadella più accessibile a un pubblico globale, nulla può eguagliare il fascino e la qualità della mortadella artigianale. Il cuore della mortadella artigianale è la qualità delle materie prime. La selezione accurata delle carni e dei grassi è fondamentale per ottenere la giusta consistenza e il sapore inconfondibile. La preparazione della mortadella artigianale è un processo meticoloso che richiede esperienza e dedizione. La carne viene tritata finemente e mescolata con il grasso, creando una miscela omogenea che viene poi insaccata in budelli naturali. Il salume viene cotto lentamente a bassa temperatura, un processo che conferisce alla mortadella la sua texture unica e il sapore ricco.
Lina Conti
Lina Conti
2025-07-28 18:06:59
Numero di risposte : 22
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La storia di questo salame è molto antica: al museo archeologico di Bologna, infatti, si trova una stele di epoca imperiale che raffigura la sua produzione. La Mortadella di Bologna è prodotta con carni di maiale selezionate e macinate, a cui vengono aggiunti i cosiddetti “lardelli”, ovvero i cubetti di grasso di alta qualità che conferiscono alla carne la corretta consistenza e il suo sapore inconfondibile. Il nome Mortadella ha un’etimologia incerta: secondo alcuni deriva da “mortarium”, l’utensile utilizzato anticamente per schiacciare la carne con cui veniva prodotto questo salume.