Quali sono le tradizioni popolari in Umbria?
Fernando Galli
2025-09-04 14:55:44
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: 29
Per chi è interessato ad approfondire le radici culturali locali, come gli emigrati di ritorno in terra umbra, Passignano sul Trasimeno ha da offrire la propria cucina tradizionale e gli eventi annuali.
Nel primo caso, spiccano i sapori a base di pesce di lago, come gli agoni fritti, polpette di luccio, la regina in porchetta e il tegamaccio, oltre ai piatti con il tartufo.
Per quanto riguarda le manifestazioni popolari e religiose, vale la pena partecipare nell’ultima settimana di luglio al Palio delle Barche, una competizione che rievoca la lotta tra le famiglie perugine dei Baglioni e degli Oddi tra Medioevo e Rinascimento.
A Castel Rigone, inoltre, ad agosto si svolge la tradizionale Festa dei Barbari, una rievocazione storica che celebra le origini del borgo, che si narra venne fondato dal barbaro Rigo durante le invasioni dei Goti (543 d.C.).
Caratteristica anche la Festa della Padella, nell’ultima settimana di agosto, durante la quale viene premiata la padella più grande del mondo, in grado di friggere due quintali di pesce all’ora.
Vittoria Pellegrino
2025-08-31 21:59:40
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: 10
Sono tante le ragioni per far festa e ogni evento è per le comunità locali l'occasione attesa per confermare identità e radici, mentre per il turista diventa un'opportunità per accostarsi alle più genuine e sentite espressioni della cultura e del folklore umbri.
I prodotti tipici locali sono protagonisti di feste e sagre che si riallacciano alla grande tradizione culinaria: trionfano il tartufo bianco e quello nero, il cioccolato, i pregiati vini.
Spettacolari atmosfere di un tempo si respirano nelle manifestazioni legate ai cicli della natura o alle ricorrenze religiose, come le celebrazioni in onore di San Francesco, Santa Chiara e Santa Rita, la Festa della Palombella a Orvieto e le Infiorate del Corpus Domini a Spello.
Si saluta larrivo della primavera nel Calendimaggio di Assisi e si celebra lestate nella Festa delle Acque di Piediluco.
Ai santi patroni sono dedicate secolari e appassionanti manifestazioni, come la Festa dei Ceri di Gubbio, la Corsa dellAnello di Narni o le Celebrazioni Benedettine a Norcia, mentre è legata a un evento dei primi anni dellera cristiana la Festa di San Valentino a Terni.
Dal Quattrocento i balestrieri di Gubbio gareggiano nel Palio di maggio, mentre è rinascimentale la Sfida dei Terzieri di Città della Pieve e seicentesca la gara dei cavalieri di Foligno nella Giostra della Quintana.
Rosalia Caputo
2025-08-21 15:42:47
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: 16
La festa dei Ceri a Gubbio si celebra da oltre otto secoli, si svolge alla vigilia della morte di sant'Ubaldo, cittadino vescovo e patrono di Gubbio, avvenuta il 16 maggio 1160. La sua spettacolarità e la sua carica mistica, infiammano da secoli l'animo degli Eugubini e delle migliaia di spettatori che tutti gli anni, provenienti da ogni parte del mondo, giungono a Gubbio per partecipare alla Festa, ammirando i monumentali Ceri. Foligno e la sua Quintana: Con la “ La Sfida”, che si tiene il secondo sabato di giugno e la ”Rivincita che si tiene nella seconda domenica di settembre. La quintana è sicuramente una tradizione storica che vale senza dubbio la pena vivere più da vicino.
La Corsa all’anello di Narni I festeggiamenti sono in onore di San Giovenale, patrono della città. Le prime notizie della Corsa risalgono al XIII secolo, il consolidarsi di questa tradizione cavalleresca, risale al periodo di massimo splendore della città che si colloca intorno al XIV secolo.
Il Corpus Domini a Orvieto è una manifestazione di grande importanza religiosa e storica che si svolge annualmente. Le celebrazioni iniziano con il suggestivo Corteo delle Dame, un'antica tradizione che riunisce eleganti sfilate di donne vestite con abiti d'epoca.
La città mette in scena una suggestiva rievocazione storica con l’intento di far rivivere a tutti la vita e costumi di tempi ormai lontani.
Cirino Damico
2025-08-19 17:12:43
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: 18
Nelle domeniche di carnevale, in campagna, gruppi di giovani ed anziani si mascheravano ed andavano di casa in casa. Suonavano l’organetto, il cembalo e ballavano il saltarello sull’aia. Le massaie come compenso offrivano uova, lardo, salsicce che uno della comitiva infilzava sullo spiedo.
In occasione del Sabato Santo, nelle chiesine di campagna, si benedivano le pizze, il vino, il pane, le uova e il salame.
Nel territorio di Torgiano è ancora attuale l’usanza dei “fuochi”. La notte della vigilia di San Giorgio venivano e vengono ancora accesi fuochi propiziatori in mezzo alle vigne.
Agli inizi di novembre si teneva, e si ripete tutt’ora, a Spello la “Fiera de le Fantèlle”.
Terminata la vendemmia passavano le “graspulajòle” per raccogliere qualche grappolo d’uva lasciato dal contadino.
Adriana Grassi
2025-08-13 04:12:06
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: 16
Le tradizioni popolari umbre non sono diffuse come quelle di altre regioni, oltretutto manca anche un organo che le tuteli e che ne tramandi il ricordo.
In un contesto profondamente influenzato da concetti di globalizzazione e informatizzazione, proiettato sempre più verso un continuo rinnovarsi – stiamo perdendo di vista una parte importante della nostra identità: le tradizioni che, come le radici di un albero, affondano nella memoria.
Stiamo perdendo irrimediabilmente quei legami con la nostra identità storica che per secoli sono stati il perno della società.
Fortunatamente esistono delle realtà che da anni continuano in tale direzione e si occupano di salvaguardare, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, folclorico e linguistico: i Gruppi Folkloristici che operano nell’ambito del canto, del ballo e del folklore e sono depositari di un grande patrimonio di costumi, balli e canti tradizionali.
Realtà che, mentre altrove (Marche, Lazio, Calabria, Puglia) sono supportate da leggi regionali di salvaguardia del patrimonio rappresentato dalla cultura popolare, in Umbria non possono contare su analoghi strumenti.
Aaron Sorrentino
2025-07-30 12:37:00
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Folclore umbro
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Calendimaggio
Il Conto di Corciano e di Perugia
Festa dei Ceri
Infiorata del Corpus Domini
Infiorate di Spello
Sega la vecchia
Serpente regolo