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Quando non mangiare pistacchio?

Leone Romano
Leone Romano
2025-08-12 04:18:05
Numero di risposte : 22
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Non risulta che il consumo di pistacchi possa interagire con l'assunzione di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico. L'allergia ai pistacchi non è frequente. Per condurre un'alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.
Penelope Conti
Penelope Conti
2025-08-05 07:37:44
Numero di risposte : 18
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I pistacchi sono alimenti nutrienti e ricchi di benefici per la salute, ma il loro consumo potrebbe comportare alcune controindicazioni in determinate circostanze. Di seguito analizziamo i principali aspetti legati ai potenziali effetti avversi dei pistacchi.
Matteo De luca
Matteo De luca
2025-07-25 19:41:29
Numero di risposte : 21
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Non risultano condizioni in cui il consumo di pistacchi potrebbe interferire con farmaci o altre sostanze. L’allergia ai pistacchi non è frequente. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.
Elena Bianchi
Elena Bianchi
2025-07-24 01:53:56
Numero di risposte : 18
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Non bisognerebbe esserne allergici, altrimenti si potranno verificare episodi come: orticaria; gonfiore; problemi respiratori; eruzioni cutanee. Ai soggetti che soffrono di ipertensione arteriosa e di ritenzione idrica è sconsigliato il consumo del pistacchio salato e si suggerisce il consumo del pistacchio senza sale. La prima regola, che vale un po' per tutto, è quella di non abusare. Bisognerebbe tenere a mente la quantità raccomandata dall'OMS che suggerisce un massimo di 30 grammi di pistacchio al giorno, una 50ina di pistacchi circa, non tutti insieme, ma da consumarsi come spuntino a metà della mattinata o come snack nel pomeriggio. Questo è particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche, dove si assumono meno calorie di quelle che si consumano.
Harry Costa
Harry Costa
2025-07-10 04:44:06
Numero di risposte : 23
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I pistacchi si consumano freschi o tostati e sono comunemente utilizzati in prodotti quali baklava, alvah, gelati e numerosi altri dessert. I pistacchi inoltre vengono impiegati per conferire la tipica colorazione giallo-verde ad alcuni prodotti confezionati. I seguenti prodotti possono contenere frutta a guscio e semi: prodotti da forno, preparati da forno, salsa barbecue e pesto, cereali, cioccolatini, praline, cracker, condimenti, salse, caffè aromatizzato, semifreddi, muesli, torrone, pollo alle mandorle, pad thai, trota alle mandorle e peperoncino, gianduia, marzapane, latte di mandorle, latte di frutta a guscio, oli di frutta a guscio, creme spalmabili, piatti vegetariani, curry indiani, piatti asiatici, pasta, liquori, aromi naturali ed estratti, insalate, miscele di frutta secca assortita e snack. Si noti inoltre che i termini "aromi naturali" e "aromi vegetali" possono indicare la presenza di frutta a guscio. Anche mangiare in ristoranti asiatici potrebbe comportare un problema per i soggetti allergici poiché spesso la loro cucina è costituita da piatti che includono frutta secca e semi. Inoltre le padelle potrebbero essere utilizzate per più preparazioni alimentari, rappresentando un rischio intrinseco di contaminazione crociata.
Maristella Neri
Maristella Neri
2025-07-10 03:59:11
Numero di risposte : 23
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I pistacchi, come anticipato, se consumati in maniera moderata, non portano alcun disturbo, e possono essere inseriti in qualsiasi regime alimentare. Certo, avendo un alto potere calorico è meglio assumerli lontano dai pasti, durante gli spuntini e consumarli molto sporadicamente in caso di obesità o sovrappeso. Devono tassativamente consumarli con moderazione coloro che soffrono di obesità e, se ipertesi, è meglio assumere pistacchi non salati. Non hanno controindicazioni nella nutrizione clinica delle patologie metaboliche. I pistacchi in gravidanza non hanno particolari controindicazioni, anche se è meglio consumarli al naturale, o comunque non salati, in quanto il sale, se troppo, può portare a un innalzamento della pressione e a conseguente ipertensione.