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Perché si chiama caponata siciliana?

Ermes Bruno
Ermes Bruno
2025-07-24 21:17:56
Numero di risposte : 26
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Sia che derivi dalla salsetta utilizzata per conservare per poco tempo la cacciagione, fra cui il cappone, ingrediente che definiva tutte quelle preparazioni capponate, sia che si riferisca all’agro-dolce che condiva la lampuga tagliata a pezzi, pesce che in dialetto chiamiamo capone, da qui si spiegherebbe il nesso capone-caponata. Il “capone” citato poc’anzi, era un pesce della famiglia dei tonni ricercato per sue carni pregiate, che veniva servito con salsa agrodolce sulle tavole degli aristocratici. I contadini, non potendosi permettere un piatto così costoso, avrebbero sostituito il pesce con le melanzane, molto più economiche.
Vincenzo Caruso
Vincenzo Caruso
2025-07-11 13:11:02
Numero di risposte : 19
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La combinazione di melanzane fritte, sedano, cipolla, pomodoro, olive e capperi è senz’altro debitrice agli arabi per quel che riguarda la salsa agrodolce. Furono loro a introdurre la canna da zucchero e a mischiare il condimento con aceto o succo di agrumi per sfruttarne il potenziale di conservazione. Tra i protagonisti di questa storia ci sono anche i regnanti spagnoli, già soliti preparare combinazioni di intingoli e ingredienti spezzettati, tra i quali una buona dose di pesce, con polpi e — appunto — “caponi”, una varietà oggi chiamata lampuga. È il caso di considerare anche la galletta secca dei marinai, quel “capon” che in Liguria è base della quasi omonima capponadda e che potrebbe essere stata usata in alcune prime ricette. Ippolito Cavalcanti nel suo Cucina Teorica-Pratica chiama caponata una combinazione di “pane biscottato” ammollato in olio e aceto, con verdure ma ancora alici, oppure cefali, merluzzo o sgombro. La versione prevalente si è poi confermata quella vegetariana, con un ricettario regionale che conta fino a 37 varianti. Denominatore comune è la frittura separata delle melanzane, che con la loro bella consistenza sono protagoniste. E anche sul servizio a temperatura ambiente, che lo rende un piatto ideale anche col gran caldo, nonché sulla miscela di aceto e zucchero che dà la tipica sferzata.
Marianita Verdi
Marianita Verdi
2025-07-11 11:46:44
Numero di risposte : 22
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La storia della caponata è una storia tutta siciliana, tra profumi, ingredienti e tradizioni diverse da città a città, da famiglia in famiglia. Per alcuni il termine caponata deriverebbe da “capone”, termine dialettale per indicare la lampuga, un pesce che abbondava sulle tavole degli aristocratici, servito con la salsa in agrodolce tipica della caponata. La gente del popolo, non potendo permettersi un cibo così costoso, lo avrebbe sostituito con le melanzane, sicuramente più a buon mercato. Quando si parla di caponata, si parla di Sicilia.
Piersilvio Milani
Piersilvio Milani
2025-07-11 11:43:49
Numero di risposte : 22
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Il nome di questo piatto delizioso deriva da una salsa agrodolce che anticamente accompagnava il pesce “capone“, in italiano chiamato lampuga, consumato dagli aristocratici. Il popolo che non poteva permettersi l’acquisto del pregiato pesce, ha allora modificato la ricetta, sostituendo la proteina con la più economica melanzana, da qui le origini del famoso piatto. La caponata siciliana originale è rigorosamente FRITTA. La caponata un piatto facile, economico, ma dal sapore intenso e avvolgente.
Ileana De luca
Ileana De luca
2025-07-11 11:16:43
Numero di risposte : 21
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L’origine del nome caponata è avvolta in un alone di mistero e leggenda, ma ci sono diverse teorie che cercano di spiegare la sua etimologia. Una delle spiegazioni più accreditate risale all’epoca in cui la Sicilia era sotto il dominio spagnolo. Infatti, si ritiene che il termine "caponata" derivi dalla parola spagnola "caponada", che indicava un piatto a base di pesce, solitamente capone (lampuga), condito con una salsa agrodolce. Con il passare del tempo, e con l’influenza delle tradizioni culinarie locali, il pesce venne sostituito con le melanzane, che oggi rappresentano l’ingrediente principale della caponata. Un’altra teoria interessante collega il nome caponata alla parola latina "caupona", che indicava una taverna o una locanda dove si servivano pasti semplici ma gustosi. Questo potrebbe suggerire che la caponata fosse originariamente un piatto popolare servito nelle taverne siciliane, un cibo rustico e saporito che soddisfaceva il palato dei viaggiatori e degli abitanti locali. Inoltre, c’è chi sostiene che il nome possa derivare dal termine "capone", un tipo di pesce molto apprezzato nella cucina siciliana. In passato, il capone veniva spesso preparato con una salsa agrodolce simile a quella utilizzata per la caponata di melanzane. Questo piatto di pesce avrebbe poi dato il nome alla versione vegetariana che conosciamo oggi. Insomma, come abbiamo visto, le origini del nome caponata sono molteplici e affascinanti, riflettendo la ricchezza della storia e delle influenze culturali che hanno plasmato la cucina siciliana.
Marianita Grassi
Marianita Grassi
2025-07-11 09:09:20
Numero di risposte : 25
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Il nome caponata deriva probabilmente dal termine latino caupona, che indicava una taverna o un luogo dove si servivano pasti semplici. La caponata siciliana ha origini antiche e complesse, che riflettono la storia e le influenze culturali dell’isola. Le prime tracce della caponata risalgono all’epoca della dominazione araba in Sicilia, tra il IX e l’XI secolo. La caponata è dunque un piatto che ha saputo evolversi nel tempo, assorbendo le influenze delle diverse culture che hanno attraversato la Sicilia. La caponata siciliana è un piatto che racconta la storia e le tradizioni di un’intera regione. È un esempio perfetto di come la cucina possa essere un veicolo di memoria e identità culturale.
Ortensia Monti
Ortensia Monti
2025-07-11 08:49:19
Numero di risposte : 28
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La caponata è uno dei piatti siciliani più famosi e replicati al mondo. Il suo nome comparve per la prima volta in un testo stampato a Messina nel 1759 dove viene definito come ‘piatto composto da varie cose’. Tuttavia, come riportato su DeliciousItaly.com, si dovrebbe parlare di capponata, con 2 p, perché era il sugo usato dai Monsù di Palermo per conservare fagiani, lepri e altra selvaggina. La capponata veniva poi ridotta a caponata (con una sola p) dai poveri che tendevano ad affogare i cubetti di melanzane fritte in un’antichissima ricetta detta ‘agrodolce’ insieme a capperi e olive verdi perché non potevano permettersi gli altri ingredienti. Secondo, poi, Giuseppe Coria, autore di un tomo sulla cucina siciliana, la parola deriverebbe dal latino caupo (taverna) dove si serviva la cauponae, cioè il cibo da osteria per i viandanti. Un’altra fonte sostiene che la caponata sia di origine spagnola, che derivi dalla parola catalana caponada che significa: “qualcosa legato insieme come le viti” e si può riferire anche a un recinto in cui gli animali vengono ingrassati per la macellazione.