Chi è il re degli zingari?
Assia Battaglia
2025-07-24 05:25:39
Numero di risposte
: 21
Ion Cioabă è stato re dei Rom dal 5 maggio 1992 al 27 febbraio 1997, incoronato l'8 settembre nel monastero rumeno di Bistrița.
Gli succedette il figlio Florin.
Il monastero di Bistrița Villa-castello a Sibiu
La famiglia Cioabă, titolare di una monarchia non sovrana e sub-nazionale all'interno di uno Stato repubblicano che tollera la sua presenza in quanto onorata da 600.000 individui in Romania e 12 milioni nel mondo, regge da molte generazioni i Roma.
In tal modo Ion da bulibascha (capo) assunse il rango di re internazionale dei Roma (regele international al Rromilor) con il trattamento di A Majeatatilor (Sua Maestà).
La corona d'oro, adornata da rubini e smeraldi, pesava cinque kg ed era stata realizzata da valenti orafi italiani: benedetta dal pope dell'insigne cenobio sarà poi custodita in una banca di Sibiu.
Il re aveva trascorso, durante il secondo conflitto mondiale, un'infanzia difficile, deportato, in quanto rom, con la famiglia in un campo di concentramento nella Transnistria.
La sua ambizione e le consuetudini del popolo facevano sì che fosse sempre ornato d'oro, facendolo giudicare all'estero solo un personaggio pittoresco.
Venne tumulato nel cimitero di Sibiu e gli subentrò il figlio Florin.
Ion Cioabă è stato re dei Rom.
Tosca Monti
2025-07-24 05:09:39
Numero di risposte
: 18
Florin Cioaba è stato un politico, pastore protestante pentecostale rumeno di etnia rom, proclamatosi re internazionale dei Rom alla morte del padre Ion, avvenuta il 27 febbraio 1997.
Era figlio di Ion Cioabă, un sopravvissuto della persecuzione nazista in Romania a opera di Ion Antonescu e uomo molto rispettato all'interno della comunità rom romena, cui era stata conferita la carica di bulibasha, poi di re, titolo in seguito ereditato da Florin, e si era impegnato a battersi per i diritti degli zingari.
Uno degli uomini più ricchi della Romania, Florin Cioabă aveva assunto il rango di re internazionale dei Rom, adoperandosi per cercare di migliorare le loro condizioni di vita e tutelarne i diritti.
I Rom erano, come i Maori, gli Zulu o i Balobedu, un popolo dotato di una monarchia non sovrana e sub-nazionale, assai rispettata e influente all'interno della repubblica romena.
Anche Florin fu incoronato nel monastero di Bistrița con la corona del padre: uno spettacolo colorito che, però, celava propositi profondi e responsabili.
Gli succedette il primogenito Dorin, coadiuvato dal fratello Daniel.
Sarah Cattaneo
2025-07-24 01:37:51
Numero di risposte
: 19
Florin Cioaba non era un rom qualunque, ma l'autoproclamato «re di tutti gli zingari».
Il «monarca» era succeduto nel 1997 al padre, Ion Cioaba, leggendario capo dei rom deportato dai filo nazisti romeni.
In realtà gli zingari hanno anche un altro re, Ilie Badea Stanescu, bollato come usurpatore dalla dinastia originaria.
Dalla sua villa kitsch con piscina il re scriveva all'Onu e alla Commissione europea per i diritti della sua gente.
Il figlio maggiore Dorin eredita corona, medaglione e scettro diventando il nuovo «re di tutti i rom».
Addirittura un'imperatore dei rom, Iulian Radulescu, cugino dello scomparso Florin.
Akira Amato
2025-07-24 01:32:03
Numero di risposte
: 19
Czorny venne adottato dal leader del gruppo, Michai, ne sposò la figlia Lada, e nel 1946, alla morte del padre adottivo, ne assunse le funzioni.
Venne eletto re dei rom della Polonia meridionale nel 1958.
Sì, io mi considero ebreo, prego a Shabbat e digiuno a Yom Kippur.
Ma sono anche rom, sebbene, credetemi, essere tutte e due le cose insieme non è certo un letto di rose.
Però questo è il mio destino e non lo voglio cambiare.
Questo è il popolo che mi ha salvato e non lo abbandonerò.
Salutatemi mio zio, reb Chaim Czorny, a Gerusalemme.
But baxt ta sastipè!
Che in lingua rom significa: “Che voi possiate essere sani e fortunati.
Shalom!
Roberta Leone
2025-07-24 00:46:54
Numero di risposte
: 24
L’autoproclamato “Re dei Rom di tutto il Mondo”, Florin Cioaba, è morto a 58 anni, dopo una vita trascorsa a cercare di migliorare le condizioni di vita e a promuovere la tutela dei diritti dei 12 milioni di persone della nazione Rom dispersa in Europa e marginalizzata.
Aveva ereditato il titolo di “Bulibasha” (capo) dal padre, Ion Cioaba, che sopravvisse alla persecuzione nazista in Romania e alla deportazione nell’allora Transdniestr ad opera del dittatore alleato del Reich hitleriano, il maresciallo Ion Antonescu.
Alla morte del padre, nel 1997, Florin si è autoproclamato re della nazione Rom.
Diverse foto “ufficiali” lo ritraggono nella sua villa con scettro e corona d’oro.
Da quando Bucarest è entrata nell’Unione europea, il primo gennaio 2007, “Re” Cioaba ha sperato di dare visibilità europea alla nazione Rom, perseguitata e sterminata dai nazisti al pari degli ebrei e ancora today discriminata nella vita quotidiana praticamente ovunque.
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