Chi ha la pressione alta può mangiare il cavolo nero?

Ettore Palmieri
2025-06-24 19:10:51
Numero di risposte: 3
Devono essere presenti in una dieta ben bilanciata che è alla base della gestione della pressione arteriosa.
Tutte le parti delle piante, foglie e infiorescenze, quindi sia i cavoli sia i broccoli e i cavolfiori, sono consigliati perché hanno capacità di prevenire i tumori, di vario tipo, da quello ai polmoni a quello al colon.
Le fibre aiutano l’apparato gastrointestinale; le proprietà antinfiammatorie sono provate, così come quelle antiossidanti, che rallentano l’invecchiamento cellulare.
I cavoli contengono zolfo, calcio, selenio, magnesio, potassio, fosforo, rame, sodio, vitamine del gruppo B, tra cui l’acido folico, e vitamina C, che rende facilmente assorbibile anche la vitamina E.
Pochi glicidi, poche proteine, ma moltissime fibre, minerali, vitamine.
L’alto quantitativo di minerali però presenta anche qualche controindicazione, di cui la più nota è il tipico odore che si sprigiona durante la cottura, e che è dovuto allo zolfo.
In realtà il metodo migliore è cuocere i cavoli nel minor tempo necessario, e con le varietà con cui è possibile, consumarli direttamente crudi, poiché una cottura prolungata deteriora le vitamine che queste piante contengono, soprattutto la C.
La presenza di vitamina C in questi ortaggi è tale che ai tempi in cui lo scorbuto era una malattia molto diffusa, ad esempio tra i marinai dei primi viaggi intercontinentali, i cavoli svolgevano un’azione preventiva al pari degli agrumi.

Franco Ricci
2025-06-24 18:31:29
Numero di risposte: 5
Le verdure crucifere, come broccoli, cavoli e cavolfiori, hanno un’efficacia maggiore nell’abbassare la pressione sanguigna rispetto ad altri ortaggi, come carote o zucca.
I composti chiamati glucosinolati, che si trovano nelle verdure crucifere hanno dimostrato di abbassare la pressione.
La pressione sanguigna dei partecipanti è stata misurata continuamente per 24 ore prima e dopo entrambi i periodi di intervento e ha mostrato una differenza di 2,5 mmHg nella riduzione durante il periodo di consumo di verdure crocifere.
Questa quantità di abbassamento della pressione sanguigna può tradursi in un rischio inferiore di circa il 5% di incorrere in un infarto o un ictus.

Marieva Riva
2025-06-24 17:04:17
Numero di risposte: 5
Per loro arriva dall'Inghilterra la notizia che da oggi possono contare su un alleato in più, anzi due: cavolo e broccolo.
Bistrattati dal linguaggio comune e dai vicini di chi li adora invece cucinare, questi due ortaggi dall'inconfondibile odore e dalle infinite proprietà contribuirebbero a combattere l'ipertensione.
Merito a quanto pare dell’acido glutammico presente in alte percentuali in queste verdure, ma anche, ad esempio, nella soia e nei cereali integrali.
Lo studio ha constatato come nei soggetti che assumevano molte proteine vegetali tra qui questo aminoacido, la pressione sanguigna diminuisse notevolmente.
Nonostante la soddisfazione, tra i ricercatori regna la cautela e così, va benissimo abbuffarsi di cavoli e broccoli, ma senza sperare che fungano da “bacchetta magica” per la cura dell’ipertensione di cui, comunque, l’alimentazione sana e ricca di verdure ne rappresenta un elemento imprescindibile.

Michela Ruggiero
2025-06-24 16:51:05
Numero di risposte: 6
Il consumo di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Le crucifere comprendono broccoli, cavolo, cavoletti di Bruxelles.
I composti chiamati glucosinolati, che si trovano quasi esclusivamente nelle verdure crucifere, hanno dimostrato di abbassare la pressione sanguigna negli animali.
La pressione sanguigna dei partecipanti è stata misurata continuamente per 24 ore, prima e dopo entrambi i periodi di intervento, mostrando una differenza di 2,5 mmHg nella riduzione della pressione sanguigna per il consumo di verdure crucifere rispetto a quello di ortaggi a radice e zucca.
Questa riduzione di pressione sanguigna può tradursi in circa il 5 per cento di rischio in meno di avere un infarto o un ictus.
I ricercatori hanno sottolineato il fatto che le verdure crucifere in genere costituiscono una piccola parte dell’assunzione totale di verdure, mentre aumentando l’assunzione di questo gruppo di ortaggi, idealmente tutti i giorni della settimana, si possono ottenere più vantaggi in termini di abbassamento della pressione sanguigna e riduzione del rischio successivo di sviluppare malattie cardiache in età avanzata.
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