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Come si chiama la cicoria in siciliano?

Manuela Serra
Manuela Serra
2025-07-31 19:55:48
Numero di risposte : 9
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In Sicilia ognuno li chiama come vuole: caliceddi, quaricelli, britti. In italiano, forse, “cavolicelli”. Un’eroina che sopravvive a un clima violento per poi sprigionare la sua potenza sulle nostre tavole. Come ogni cibo raro, i caluzzi hanno quel fascino misterioso che li contraddistingue: guardandoli assomigliano moltissimo ai fratelli già elencati, infatti non mi aspettavo nulla di più, ma una volta assaggiati capisci che sono un ortaggio a sé stante, qualcosa di nuovo e allo stesso tempo di antico. Questa verdura ha bisogno di essere lavata con molta cura perché la terra si infila in ogni anfratto, perciò è necessario abbondare d’acqua corrente per evitare strane sorprese. Ha un sapore differente: succoso, amarognolo, molto intenso. I caluzzi hanno un sapore vero. Mentre li mangi assapori la natura incontaminata, la distingui dalle verdure trattate, è un altro livello. Un peccato, ma anche un tesoro, la loro rarità: si trovano in pochissimi luoghi mediterranei, e solo i fortunati come me possono trarne beneficio. Non disperate e metteteli in cima alla lista dei desideri enogastronomici siciliani. Alla vostra prossima visita in Trinacria, andate a caccia di un talento: i caluzzi non sono famosi, stanno dietro le quinte. È un piatto molto semplice sia in fatto di ingredienti che di preparazione, ma quasi nessuno ne parla. La maggior parte delle persone non sa neanche che esistano. Gli indigeni più radicati, i veri locals, però, li amano. Ne vanno ghiotti e vorranno condividere con voi il segreto di tanta bontà.
Donato Caruso
Donato Caruso
2025-07-31 19:15:00
Numero di risposte : 13
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Il dente di leone è anche conosciuto come tarassaco, cicoria selvatica, cardella o soffione. La pianta ha tante proprietà benefiche e per questo viene utilizzata per i trattamenti di bellezza della pelle, per il benessere del fegato, per alleviare diversi tipi di disturbi, tra i quali quelli digestivi grazie al gusto amaro delle sue foglie. Il dente di leone è un potente diuretico e da qui deriva il nome nella tradizione contadina e cioè “piscialetto”. Tra questi i più frequenti sono tarassaco, cicoria selvatica, cardella o soffione. Il dente di leone è un ottimo ingrediente per risotti, contorni, antipasti, preparazione di zuppe e torte salate. Ingredienti:1 kg di cardella (o altre verdure quali cicoria,biete, ecc) 200 g Ricotta Fresca 2 Uova 50 g Grana Padano Grattugiato 50 g Semola Di Grano Duro Rimacinata Sale q.b. Olio Di Semi di Arachide