Quali sono i piatti tipici della tradizione napoletana per la Pasqua?
Monica Gallo
2025-08-24 13:43:21
Numero di risposte
: 17
Non può mancare la Fellata, la classica tagliata con vari salumi e, naturalmente, il Casatiello e la Pastiera. Il pranzo di Pasqua da tradizione inizia con un antipasto a base di Salumi con anche formaggi ed uova sode, accompagnato dal buon pane “cafone” ed un ottimo vino rosso. Il piatto di antipasti viene chiamato fellata perché tutti i salumi sono serviti già affettati, così come le uova servite a spicchi. Un’altra specialità che non manca mai a Pasqua sulle tavole napoletane è il casatiello salato: una torta rustica molto corposa e ricca di ingredienti con sopra, bene in vista, le uova sode disposte a raggiera. La pastiera napoletana è il dolce tipico della Pasqua a Napoli. Anche le fave del Vesuvio solo sempre protagoniste della tavola di Pasqua a Napoli. Consumate fresche sono tra i cibi più attesi della Quaresima. A Pasqua si mangia il carciofo Violetto detto anche di Schito, perché prodotto a Castellammare di Stabia, nella frazione di Schito. La zuppa di cozze piccante è la pietanza tipica della cena del Giovedì Santo a Napoli, quando si celebra la Messa in Cena Domini. Il piatto è molto semplice e si prepara con le cozze e il polipo verace ma c’è chi ci mette anche i maruzzielli o lumachine di mare.
Erminia Moretti
2025-08-20 10:09:32
Numero di risposte
: 22
La Pasqua è una festività profondamente radicata nella cultura italiana, ricca di tradizioni culinarie tramandate di generazione in generazione.
Le ricette di Pasqua tipiche napoletane sono un tripudio di sapori autentici e piatti ricchi di storia, che celebrano l’importanza della famiglia, della condivisione e della tradizione.
Il pranzo di Pasqua a Napoli inizia con una serie di antipasti che deliziano il palato e aprono l’appetito per i piatti principali.
Tra i piatti più iconici troviamo la Pizza Rustica, una torta salata farcita con salumi, formaggi e uova, che simboleggia la rinascita e l’abbondanza della primavera.
Accanto alla pizza rustica, non può mancare il Casatiello, un pane rustico arricchito con formaggi e salumi, decorato con uova sode che rappresentano la vita e la fertilità.
Dopo gli antipasti, i primi piatti napoletani della Pasqua portano in tavola sapori autentici e ricchi di storia.
Tra le ricette più amate c’è la Minestra Maritata, una zuppa densa e saporita a base di carne mista, verdure e pasta, che simboleggia l’unione e l’armonia familiare.
I secondi piatti napoletani per la Pasqua sono un trionfo di carne e pesce, preparati con maestria e amore per la tradizione.
Tra i piatti più celebri c’è l’Agnello al Forno, una gustosa preparazione di agnello cotto lentamente in forno con aromi mediterranei, che rappresenta il sacrificio e la redenzione.
Per concludere il pasto pasquale a Napoli, non possono mancare i dolci tradizionali che deliziano il palato e portano gioia al tavolo.
Tra i dolci più iconici c’è la Pastiera Napoletana, una torta rustica a base di ricotta, grano cotto, canditi e fiori d’arancio, che simboleggia la rinascita e la gioia della Pasqua.
Rosa Sartori
2025-08-10 04:08:24
Numero di risposte
: 23
A Napoli, durante il periodo della Settimana Santa, si fanno processioni e sontuosi banchetti, segnati da benedizioni e rituali che mescolano elementi sacri e profani.
E il pranzo di Pasqua a Napoli rappresenta l'apice di tali celebrazioni.
Ogni famiglia adotta le proprie ritualità e il proprio menù, ma ci sono piatti imprescindibili che adornano la tavola nella domenica della Resurrezione.
Ad aprire le danze è la fellata napoletana, ovvero un antipasto di affettati misti, tra cui soppressata e capocollo, uova sode e formaggi, in genere ricotta salata.
In molti la identificano come piatto tipico del Natale, ma tradizione vuole che la minestra maritata preparata anche per il pranzo di Pasqua napoletano.
Anche a Napoli per Pasqua vale la tradizione di consumare l’agnello, che deriva dalla Pesach o Pasqua ebraica.
E per finire, beato chi avrà ancora un po' di spazio per il dessert, perché a Napoli a Pasqua si serve la pastiera.
La pastiera napoletana è un’istituzione.
Tradizionale delle feste pasquali in Campania, il casatiello napoletano è un lievitato a forma di ciambella con formaggi, salumi e uova sode.
Mario Conte
2025-08-01 09:31:05
Numero di risposte
: 20
La fellata napoletana è un vero e proprio simbolo della tradizione pasquale, tradizione immancabile e prima portata del pranzo di Pasqua.
Deve il suo nome particolare perché i salumi presenti sono presentati tagliati a “felle”, fette, disposte su un tagliere o su un grande piatto da portata, ed è conosciuto come "piatto benedetto" perché, prima di iniziare il pasto e rompere così il digiuno quaresimale, il membro più anziano della famiglia benedice i presenti e la tavola, con l'immancabile ramoscello di ulivo.
Tra gli affettati presenti si trovano soppressata, pancetta e capocollo, accompagnati da formaggi come provolone del monaco e ricotta salata, da uova sode e, al posto del pane, il casatiello e il tortano.
Non esiste fellata senza casatiello e tortano, i due rustici lievitati iconici della Pasqua napoletana.
Sono simili ma non uguali, con il casatiello che si differenzia per le uova sode poste in superficie e ingabbiate da una croce di impasto e il tortano che, invece, le contiene tagliate a pezzetti e inglobate all’interno dell’impasto.
La pizza chiena (“piena”) è un altro rustico tipico del periodo pasquale che di solito si prepara il Venerdì Santo per essere poi consumata a Pasqua ma anche a Pasquetta.
Si chiama “chiena” per via del suo ricco ripieno a base di primosale, salame, ricotta, uova e pecorino grattugiato e, a differenza di casatiello e tortano, è un piatto da servire rigorosamente freddo.
‘O ruot o furno è il protagonista indiscusso del pranzo di Pasqua napoletano: è il capretto al forno, una ricetta tradizionale gustosa, profumata e saporita in cui la carne si accompagna immancabilmente con patate e piselli.
Nonostante si parli di capretto (cucciolo di capra macellato non oltre i 2 mesi di vita) spesso la ricetta viene preparata con l’agnello,simbolo per eccellenza della Pasqua cristiana legato alla liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana e alla resurrezione di Gesù.
La zuppa di cozze è una preparazione tipica dei pranzi o delle cene del Giovedì Santo.
La tradizione di consumarla in questa specifica occasione risale alla famiglia reale dei Borbone, in particolare a Ferdinando I che, per ovviare al divieto di mangiare carne nel periodo quaresimale, ordinò ai monzù di trovare un escamotage a dir poco gustoso.
Nell’immaginario comune la minestra maritata è un piatto natalizio, ma in realtà in Campania è tradizione prepararla anche in occasione del pranzo della domenica di Pasqua.
Scarola, verza, cicoria e radicchio si "maritano" (si sposano) con cotenna, salsiccia e costine di maiale: un matrimonio di gusto e sapore per un piatto gustoso e avvolgente, nato dalla necessità di riciclare i tagli di maiale meno pregiati o di scarto.
Ortaggio simbolo della primavera, il carciofo non manca anche sulle tavole pasquali napoletane: a Napoli si chiamano carcioffole arrustute e sono semplicemente i carciofi arrostiti, rigorosamente cotti sulla fornacella a carbone e mangiati con le mani, foglia dopo foglia.
Uno scrigno fragrante di pasta frolla con un ripieno cremoso a base di ricotta e grano cotto arricchito con uova, zucchero, latte, fiori d'arancio e canditi: non ha bisogno di presentazioni la pastiera, un mito della pasticceria partenopea tipico della Pasqua napoletana.
Servita a conclusione del pranzo domenicale, la pastiera è un vero e proprio rito, risultato di gesta sapienti e segreti gelosamente custoditi: ogni famiglia, come spesso accade, rivendica la propria ricetta, l'importante è che abbia rigorosamente sette strisce, un particolare ricco di storie, leggende e curiosità.