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Quali sono le differenze tra la cotoletta milanese e l'orecchia d'elefante?

Nadir Lombardo
Nadir Lombardo
2025-08-15 17:59:19
Numero di risposte : 20
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La cotoletta alla milanese tradizionale non è quella a orecchia di elefante. Mentre la prima è realizzata con un carrè di vitello, da cui si ricava un taglio alto due dita, tra i 2 e i 4 centimetri, la seconda più è sottile più è considerata perfetta. Per quanto riguarda la tradizione, proprio da qui che prende il nome: cotoletta deriva da “costoletta”, proprio perché ricavata dalla zona in prossimità della costola dell’animale. E sempre nella ricetta tradizionale rigorosamente mantenuto l’osso, viene poi passato nell’uovo sbattuto, impanato e cotto nel burro da entrambi i lati.
Samira Fontana
Samira Fontana
2025-08-05 21:48:31
Numero di risposte : 12
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La cotoletta alla milanese e l’orecchia di elefante non sono infatti la stessa cosa. Anzi, ordinandole al ristorante vi accorgerete ben presto che si tratta di due preparazioni ben diverse. Il taglio di carne è lo stesso per entrambe le preparazioni ed è ricavato dal carré di vitello. Nella cotoletta tradizionale c’è sempre l’osso, mentre nell’orecchia di elefante qualche volta viene tolto. La cotoletta milanese non viene battuta ed è alta quanto l’osso, mentre l’orecchia è battuta e molto sottile. La carne della cotoletta è spesso ancora rosa al centro, l’orecchia è ben cotta.
Maruska Valentini
Maruska Valentini
2025-07-26 20:47:36
Numero di risposte : 14
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La vera milanese vuole rigorosamente l’osso e deve essere alta esattamente quanto quest’ultimo. Sono già chiare le differenze con l’orecchia d’elefante, ma proseguiamo con la parte forse più importante: panatura e frittura. Molto più sottile della sua cugina milanese, l’orecchia d’elefante, da qualcuno chiamata anche cotoletta viennese, è una preparazione decisamente diversa. La carne può essere sia di bovino che di maiale, l’importante in questo caso è che non ci sia l’osso e che venga battuta con attenzione fino a ridurla a un sottile foglio. Altra differenza è la panatura, che nel caso dell’orecchia d'elefante viene preceduta da una leggera infarinatura. La frittura vera e propria poi veniva fatta in origine con lo strutto, per poi acquisire i connotati milanesi passando al burro.
Mariapia Sala
Mariapia Sala
2025-07-26 19:50:45
Numero di risposte : 19
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Pubblicità Prima di iniziare la lettura di questa ricetta e bene sapere che cotoletta alla milanese o cotoletta orecchio di elefante sono due cose completamente diverse, sia come ingredienti e sia come tecniche di preparazione. Sono entrambe ricette della cucina tipica milanese ma spesso confuse anche da alcuni ristoranti milanesi stessi. L’unica carne adatta per fare la cotoletta alla milanese originale è la costoletta di vitello che vuole rigorosamente l’osso e l’altezza della carne deve essere esattamente spessa quanto. Tornando alla cotoletta orecchio di elefante invece abbiamo due scelte di utilizzo per la carne che può essere sia bovino che suino, l’importante che il taglio sia senza osso e che venga battuta fino a ottenere uno strato sottile quasi come un foglio. Un’altra caratteristica che differenzia la cotoletta milanese dalla cotoletta orecchio di elefante è che la cotoletta alla milanese non va infarinata prima di metterla nell’uovo, mentre la seconda si ma io me ne sono dimenticato. L’unico passaggio che lega le due tecniche è la frittura che deve essere rigorosamente in abbondante burro chiarificato e non olio di qualsiasi tipo. Anche per l’ impanatura il discorso cambia ma ne parleremo un’altra volta.
Sibilla Caruso
Sibilla Caruso
2025-07-26 16:59:28
Numero di risposte : 29
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Si presenta sottile perché viene battuta. È chiamata «uregia d’elefant», orecchia di elefante: un pezzo di carne di vitello di razza piemontese che pesa due chili e mezzo per 50 centimetri di diametro. Alta quanto l’osso, impanata con uovo e pane grattugiato e cotta nel burro, come tradizione.