Chi ha il colesterolo alto può mangiare l'Asiago?
Violante Romano
2025-07-17 21:38:24
Numero di risposte
: 26
L'Asiago dop appartiene al gruppo fondamentale dei latticini e dei relativi derivati.
La sua funzione dietetica è quella di apportare principalmente le proteine ad alto valore biologico, ricche di amminoacidi essenziali, oltre a calcio, fosforo e vitamina B2.
Essendo un formaggio di latte vaccino intero o parzialmente scremato, contiene una quantità di lipidi abbastanza elevata, ed è da questi che provengono soprattutto le calorie, oltre ai peptidi e piccole quantità di glucidi.
Gli acidi grassi contenuti sono principalmente saturi, e i carboidrati sono semplici.
L'Asiago dop ha un valore elevato di colesterolo, per questo non è indicato a chi soffre di ipercolesterolemia.
Quando la stagionatura è elevata, il formaggio è più ricco di sodio, dunque non è indicato per chi soffre di ipertensione arteriosa.
Non essendoci tracce di glutine, può invece rientrare nell'alimentazione dei celiaci.
Diamante Villa
2025-07-17 21:16:57
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: 22
Nonostante molti enti autorevoli come la SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, abbiano più volte sottolineato l’importanza d’includerli nella nostra dieta, sono ancora molti coloro che continuano a vedere nei formaggi una grave minaccia per la propria forma fisica e per il controllo del colesterolo.
I formaggi contengono anche elementi non proprio benefici per il nostro organismo come grassi, sodio, colesterolo e Kcal in abbondanza.
Ciò che conta però, ai fini di seguire un’alimentazione che non innalzi i livelli di colesterolo, non è rimuovere i formaggi, ma bensì consumarli nelle giuste quantità.
Pochi sanno infatti, che 100 g di formaggio apportano mediamente 70 mg di colesterolo, cioè lo stesso quantitativo contenuto in 100 g di bresaola, o in 100 g di petto di pollo, uno degli alimenti considerati più light al mondo.
Sono quelli realizzati tramite una stagionatura della durata di un minimo di 30 giorni.
I formaggi stagionati più famosi sono: Parmigiano Pecorino Gorgonzola Scamorza Provola Asiago Fontina Taleggio Caciocavallo.
Sono più grassi e contengono più colesterolo dei formaggi freschi, ma sono nettamente più nutrienti e soprattutto sono praticamente senza lattosio.
Secondo le Linee guida per una sana alimentazione italiana, a cura del Ministero delle Politiche agricole e forestali, è opportuno mangiare formaggi per un massimo di 2/3 volte a settimana, nel quantitativo di 50 g a porzione per i formaggi stagionati e 100 g a porzione per i formaggi freschi.
Ora che sappiamo perché affermare: “chi ha il colesterolo alto non può mangiare formaggio”, sia una bufala, possiamo metterci a tavola e gustarci a cuor leggero, ma con giudizio, i nostri deliziosi prodotti caseari.
Carlo Ruggiero
2025-07-17 20:58:08
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: 14
L’Asiago è ricco di calcio, proteine e vitamine, essenziali per la salute delle ossa, il mantenimento della massa muscolare e il supporto del sistema immunitario. Contiene anche grassi saturi e colesterolo, motivo per cui il suo consumo deve essere monitorato, specialmente in diete ipocaloriche o per chi ha particolari condizioni di salute. Le linee guida dietetiche suggeriscono di limitare il consumo di grassi saturi e colesterolo, presenti nell’Asiago. Tuttavia, ciò non significa eliminare completamente il formaggio dalla dieta. È consigliabile scegliere versioni a basso contenuto di grassi quando possibile e consumare l’Asiago come parte di un pasto equilibrato, accompagnato da verdure e cereali integrali, per bilanciare l’apporto nutrizionale. Una porzione di Asiago dovrebbe essere di circa 30 grammi, che fornisce una buona quantità di calcio e proteine senza eccedere in calorie o grassi saturi. È importante considerare questo formaggio come parte del limite giornaliero di grassi saturi, integrandolo in modo intelligente all’interno del proprio piano alimentare. L’Asiago può essere facilmente integrato in una dieta equilibrata attraverso l’uso moderato in insalate, come condimento per piatti a base di verdure o cereali, o come spuntino abbinato a frutta fresca.
Demis Bianchi
2025-07-17 20:45:34
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: 14
I formaggi e le ricotte contengono quantità rilevanti di grassi saturi e colesterolo.
La quantità di colesterolo presente nei formaggi dipende soprattutto da: Animale di provenienza del latte utilizzato
Eventuale livello di scrematura
Concentrazione di acqua libera.
Tutti i formaggi contengono grassi e colesterolo in maniera proporzionale alla stagionatura, poiché riducendo lo stato d'idratazione dell'alimento avviene la concentrazione di TUTTI i nutrienti del latte.
Rispetto a quelli stagionati, i formaggi freschi sono quindi più poveri in grassi saturi e colesterolo.
Dalle tabelle nutrizionali riferite ai formaggi emerge che il contenuto in colesterolo oscilla tra i 60 - 100 milligrammi per 100 grammi di parte edibile, un quantitativo importante ma non eccessivo.
La presenza di grassi saturi è decisamente cospicua, quest'ultimo parametro, associato al ragguardevole contenuto in colesterolo, conferisce ai formaggi e alle ricotte grasse caratteristiche di frequenza di consumo moderata e, nei soggetti ipercolesterolemici e/o vasculopatici, addirittura saltuaria.
Il loro consumo nella dieta dovrebbe limitarsi ad un paio di pietanze la settimana.
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