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Chi ha inventato il salame?

Silvio Farina
Silvio Farina
2025-08-09 23:54:43
Numero di risposte : 17
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Il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale invece al 1436, quando Niccolò Piccinino, condottiero al soldo del duca di Milano, ordinò che gli si procurassero ‘porchos viginti a carnibus pro sallamine’, ovvero venti maiali per fare salami. Le origini della produzione di salame risalgono addirittura all’Età del Bronzo (3400 a.C.- 600 a. C.), una longevità che fa del salame uno dei prodotti alimentari più antichi della nostra tradizione. Nel Battistero di Parma è possibile osservare una riproduzione artistica del salame di Felino, risalente al XIII secolo. Benedetto Antelami (1150-1230), scultore e architetto molto attivo a Parma, scelse di raffigurare il salame in un suo bassorilievo, coincidente col segno zodiacale dell’Acquario.
Timothy Martinelli
Timothy Martinelli
2025-08-09 22:14:25
Numero di risposte : 25
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Nel 1581 il salame compare in un manuale di cucina di Vincenzo Cervio, che lavorava alla Corte dei Farnese. Si riferiva a un insaccato costituito da carne e grasso di maiale, condito con sale e pepe in grani, insaccato in un budello e poi messo a stagionare. Nel 1583 vengono pubblicati a Cremona gli Annales di Cavitelli, in cui si parla di un tipo di salsiccia di carne suina o bovina, tagliata a pezzettini, macinata e mescolata a polvere di pepe o zenzero, cinnamomo, cannella e altri aromi e infilata negli intestini degli animali e legata e subito cotta al fuoco in acqua oppure arrostita, imbandita sulle mense e mangiata dai convitati. Sulle mense dei Farnese, dei Borboni, e della duchessa Maria Luigia d’Austria era presente il salame. Del resto la stessa Maria Luigia nel 1822, con Sovrana risoluzione, istituisce il mercato di Felino dove si fa lo spaccio anche di buoni salati. Sovrana illuminata e lungimirante.
Nunzia Martino
Nunzia Martino
2025-08-09 22:10:40
Numero di risposte : 21
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Il salame è un tipo di salume insaccato, crudo e stagionato, ottenuto a partire da una miscela di macinato di carne e grasso. Il nome deriva dall'operazione di salatura che si rende necessaria per assicurarne la conservazione. Un esempio di salame italiano: Salame genovese di Sant'Olcese. La carne maggiormente utilizzata è tradizionalmente quella di maiale, considerata per quest'uso di maggior pregio, tanto che la normativa italiana vigente impone al produttore di dichiarare sull'etichetta che accompagna il prodotto il tipo di carne impiegata, se solo suino o misto suino. Il grasso è sempre suino, per motivi organolettici e di conservazione. Nei prodotti non casalinghi vengono aggiunti anche destrosio, nitriti e nitrati.