Qual è il prosciutto più sano?

Lia Donati
2025-08-10 18:04:58
Numero di risposte
: 18
La bresaola è considerato il salume più leggero e più magro proprio in virtù del suo ridotto contenuto di grassi, mentre il prosciutto crudo ha una maggiore percentuale di lipidi.
La Bresaola della Valtellina IGP contiene mediamente 151 kcal per 100 grammi di prodotto, mentre il prosciutto crudo nazionale arriva a 235 kcal/100 g, che possono scendere a 169 kcal se privato del grasso.
Le proteine della Bresaola della Valtellina IGP sono infatti pari a 33,1 g per 100 g di prodotto, mentre il prosciutto crudo nazionale arriva a quota 30 g solo se sgrassato.
La bresaola contiene in grandi quantità la vitamina B12 considerata la vitamina dei salumi: 0,77 mg in 100 g di prodotto, mentre il prosciutto crudo si ferma a 0,38 mg.
I grassi contenuti in 100 g di Bresaola IGP sono solo 2 g, mentre quelli del prosciutto crudo non sgrassato arrivano fino a 13,7 g.
In definitiva, mangiare bresaola o prosciutto crudo non fa sostanzialmente differenza a livello di quota proteica.

Pacifico Lombardi
2025-08-10 17:40:06
Numero di risposte
: 16
Il prosciutto crudo non è “crudo” nel senso che viene consumato senza subire un processo di lavorazione.
Il prosciutto crudo viene infatti sottoposto a processi di salatura e stagionatura che preservano il prosciutto e ne sviluppano il suo gusto unico.
Per cui non si tratta di “carne cruda”.
In termini di gusto, il prosciutto cotto ha un sapore più delicato rispetto al prosciutto crudo che ha un gusto più deciso e salato.
In termini di nutrizione, il prosciutto cotto contiene meno SALE rispetto al prosciutto crudo.
Tuttavia, il prosciutto crudo contiene più proteine ED è anche più ricco di vitamine del gruppo B rispetto al prosciutto cotto.

Loretta Conti
2025-08-10 17:09:07
Numero di risposte
: 20
Ognuno di essi offre un'esperienza gustativa unica, che riflette l'arte e la passione con cui vengono prodotti.
Dalla dolcezza del Prosciutto di San Daniele al sapore deciso del Prosciutto Toscano, ogni varietà riflette le tradizioni culinarie e il territorio di provenienza.
La scelta del prosciutto crudo ideale dipende dalle preferenze individuali, ma un fatto è certo: ognuno di questi affettati ha delle sue caratteristiche peculiari ed è un’opera d’arte culinaria.
Per noi lo sono tutti!

Assunta Martino
2025-08-10 16:16:12
Numero di risposte
: 23
Il prosciutto crudo ha meno grassi ed è più ricco di proteine rispetto al cotto.
Questo succede perché, durante la lavorazione, il prosciutto cotto conserva una parte dei grassi.
Considera, poi, che il crudo ha un quantitativo maggiore di proteine e che garantisce un buon apporto di vitamine e di sali minerali.
In caso di colesterolo alto, meglio il crudo che, a differenza del cotto, contiene i grassi “buoni”.
Ci riferiamo all’acido oleico del Prosciutto di Parma DOP che, fra i suoi pregi, ha pure quello di ridurre il colesterolo nel nostro organismo.
Se soffri di pressione alta, fra i due scegli sempre il prosciutto cotto, il crudo contiene troppo sale.
Il consiglio è di non abusarne, una porzione standard di 50 g a settimana, vale a dire 3-4 fette medie di prosciutto.

Gianriccardo Grasso
2025-08-10 15:49:08
Numero di risposte
: 23
Il prosciutto più sano è il prosciutto del maiale nero, siciliano e più precisamente dei Nebrodi.
La Sapienza University di Roma lo ha eletto come il miglior salume sano in Italia.
Il prosciutto più sano in Italia è prodotto a Mirto, un piccolo paese sui Nebrodi, a metà strada tra la Sicilia occidentale e quella orientale.
La carne del maiale nero dei Nebrodi contiene una quantità di acidi grassi polinsaturi simile per quantità e qualità all'olio d'oliva più che ad altri grassi animali come il burro e lo strutto.
Si è dimostrato che questo tipo particolare di carne ha effetti benefici sulla salute perché è paragonabile ai cosiddetti grassi buoni che aiutano a combattere il colesterolo.
Il prosciutto del maiale nero dei Nebrodi è una delizia da mangiare con moderazione, che fa bene alla salute ma anche al palato.
La lavorazione delle cosce di prosciutto non è una tecnica storicamente nota ai allevatori siciliani e sull'isola la norcineria tradizionale è limitata alla produzione di salsicce secche e più rustiche.
Paisanella Agostino, la prima azienda in Sicilia a produrre prosciutto con maiali neri dei Nebrodi, ha imparato questo nobile processo grazie a un progetto speciale della Regione Sicilia che ha previsto una collaborazione attiva tra le aziende del territorio siciliano e l'Università delle Scienze e delle Tecnologie Agro-Alimentari di Parma.
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