¿La carbonara es italiana o americana?

Elena Testa
2025-07-26 22:39:56
Numero di risposte
: 14
La carbonara è americana, ormai è risaputo, ma ora questa teoria è confermata anche dall'Università della cucina italiana.
Un emblema della cucina italiana, un simbolo di Roma famoso in tutto il mondo, che in realtà è marchiato dalle stelle e dalle strisce.
Specifichiamo comunque che per "americana" si intende comunque una ricetta fatta in Italia da un cuoco italiano, solo che il committente è lo "Zio Sam" e non la classica nonna super chef che metterebbe a sedere Cracco o chi per esso che tutti dicono di avere.
La formula "tradizionale" (guanciale, uova, pecorino, niente panna) è apparsa solo alla fine degli anni Sessanta.
Il racconto di Renato Gualandi, giovane cuoco bolognese incaricato dall'esercito americano di occuparsi di un pranzo a Riccione, non è mai stato smentito e che questa ricetta lo avrebbe seguito a Roma, dove avrebbe lavorato tanti anni, e che la "carbonara" sarebbe stata poi nominata per la prima volta solo in un film di Giorgio Pastina del 1951, "Cameriera bella presenza offresi".
La prima ricetta scritta appare solo nel 1952 in una guida ai migliori ristoranti di Chicago, quindi in America, e solo due anni dopo arriva nel nostro Paese: spaghetti, uova, pancetta, gruviera e aglio, scritta sulla rivista "La Cucina Italiana".
Nessuno ha mai creato un piatto dal nulla, ma è sempre partito da qualcosa di preesistente, applicando a esso variazioni e miglioramenti.
Studiare la cucina che ci ha preceduto amplia il bagaglio culturale di un cuoco, come lo farebbe l'incontro con la gastronomia di un altro paese e gli permette di avere più riferimenti per le proprie creazioni.

Gian Battaglia
2025-07-26 22:08:08
Numero di risposte
: 10
La carbonara è finita spesso al centro di fenomeni di costume, come la recente manifestazione degli “attivisti della pastasciutta” alla Fontana di Trevi a Roma, in un clima di “indignazione” culinaria seguito da una mobilitazione social, per difendere la “tradizione italiana” e romana del prelibato piatto.
Secondo un racconto mai smentito, fu Renato Gualandi, giovane cuoco bolognese, a inventare un piatto di pasta con uova, bacon, panna e formaggio, per gli ufficiali degli eserciti americano e inglese, nella Riccione appena liberata nel 1944.
La prima formulazione della ricetta appare nel 1952 in un libro americano, una guida ai ristoranti del quartiere North Side di Chicago, nella recensione del ristorante Armando’s.
Ma cosa accadrebbe se scoprissimo che la presunta italianissima pietanza condivide una storia con gli Stati Uniti e che la formula “tradizionale” (guanciale, uova, pecorino, niente panna) è apparsa solo alla fine degli anni Sessanta.
Studiare le origini di una ricetta e la storia dei piatti è un passaggio fondamentale per un giovane cuoco che si avvicina a questa professione.
Pertanto, riconoscere l’origine americana della carbonara non rappresenta un “tradimento”, ma una presa di coscienza della nostra cultura.

Pasquale Grasso
2025-07-26 22:01:31
Numero di risposte
: 11
La carbonara, una ricetta famosa e amata, ha guadagnato nel corso degli anni una popolarità senza precedenti. È diventata quasi un emblema identitario della cultura culinaria italiana, ma cosa succederebbe se venissimo a scoprire che questa presunta italianissima pietanza ha una storia condivisa con gli Stati Uniti? Sorprendentemente, la pasta alla carbonara ha legami con l’America, una rivelazione che potrebbe sconvolgere le convinzioni tradizionali. La formula “tradizionale” che comprende guanciale, uova, pecorino e niente panna è emersa solo alla fine degli anni Sessanta, mettendo in discussione la sua autentica origine italiana.
Per Luca Cesari, autore del libro “Storia della pasta in dieci piatti. Dai tortellini alla carbonara”, da una lettura approfondita delle radici della cucina italiana emerge che fu Renato Gualandi, giovane cuoco bolognese, a inventare un piatto di pasta con uova, bacon, panna e formaggio per gli ufficiali degli eserciti americano e inglese, nella Riccione (Rn) appena liberata nel 1944. La prima formulazione della ricetta appare nel 1952 in un libro americano, una guida ai ristoranti del quartiere North Side di Chicago, nella recensione del ristorante Armando’s e solo due anni dopo compare per iscritto nel nostro Paese, nella rivista “La Cucina Italiana”.
Guido Mori ha dichiarato che studiare le origini di una ricetta e la storia dei piatti è un passaggio fondamentale per un giovane cuoco che si avvicina a questa professione e ha aggiunto: «A parte i curiosi episodi di “colore” restituiti dalle cronache, la cucina italiana si basa su una continua innovazione e sulla sintesi di quanto meglio esiste nelle culture del mondo. Pertanto, riconoscere l’origine americana della carbonara non rappresenta un ‘tradimento’, ma una presa di coscienza della nostra cultura.
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