:

Quali sono le tradizioni campane?

Naomi Coppola
Naomi Coppola
2025-08-02 10:32:23
Numero di risposte : 25
0
La Campania è una regione estremamente ricca di fascino e di bellezze, ma anche piena di tradizioni. Così come la tradizione ludica ha in un certo modo caratterizzato e costruito parte dell’identità popolare dei campani. Giochi come lo strummolo, la pallamaglio o il carruocciolo hanno divertito intere generazioni di ragazzini, frutto della creatività e dell’inventività popolare dove si sfruttavano le uniche, poche, cose semplici che si aveva a disposizione per realizzare un passatempo da fare da soli o insieme agli amici. Non si può non citare anche il lungo elenco di giochi di carte che arrivano dalla campania, come la scopa, la briscola, il tressette e tanti altri. Non si può parlare della Campania e non citare le feste popolari, frutto della spiritualità e del sentimento di un popolo passionale. La festa di San Gennaro a Napoli del 19 settembre ad esempio, quando si ripete la tradizione del miracolo dello scioglimento del sangio del Santo dalle sue reliquie che si ripete ogni anno. E come protettore di Napoli, la liquefazione del sangue di San Gennaro è considerata di buon auspicio per la città. E così è preziosissima anche la festa di Sant’Anna a Ischia il 26 luglio, con le celebrazioni religiose e la sfilata sul mare davanti agli scogli di Ischia Ponte. Campania e cibo, un binomio inscindibile, d’altronde il clima particolare ha sempre aiutato questa terra a produrre tantissime varietà di materie prime e oggi ci ritroviamo nell’imbarazzo della scelta tra antipasti sfiziosi, primi piatti di terra o di mare, e poi i secondi, i contorni e ovviamente i deliziosi dolci. Non si può dimenticare uno dei piatti più iconici e conosciuti al mondo: la pizza, oggi diventata anche patrimonio Unesco. Ma famosissimo è anche il Casatiello, che si fa specialmente a Pasqua, una specie di pane composto da ingredienti semplici come farina, acqua e salumi misti amalgamati nel composto. Così come tradizionale a Pasqua è la pastiera, un must della tradizione dolciaria campana, con una ricetta tanto semplice quanto sfiziosa. E poi ancora le sfogliatelle ricce napoletane con una crema di ricotta arricchita dall’arancia candita. Ma anche i friarielli, la frittata di pasta, i cannelloni, pasta e patate, la tradizionale mozzarella di bufala campana, così come il babà e le zeppole.
Gianmaria Bellini
Gianmaria Bellini
2025-08-02 10:10:53
Numero di risposte : 15
0
Le tradizioni campane includono la cultura popolare arianese e il carnevale in Campania. Tra le danze tradizionali campane ci sono quelle descritte nella categoria Danze tradizionali campane. Le festività cattoliche della Campania sono una parte importante del calendario tradizionale. Il folclore della Campania è molto ricco e variegato, con molte pagine dedicate a questo argomento. Tra le pagine nella categoria "Tradizioni popolari della Campania" ci sono la 'A Chiena, il Caffè sospeso, la Festa del grano, la Festa dell'uva, la Festa di Piedigrotta, la Gara del solco, la Grande tirata, le Lampadedromie napoletane, il Libro del comando, il Maggio dei monumenti, la Pergamena bianca, Pietro Bailardo, la Regata delle Antiche Repubbiche Marinare, le Storie e leggende napoletane e gli Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti.
Vittoria Grasso
Vittoria Grasso
2025-08-02 07:16:51
Numero di risposte : 24
0
A Napoli le tradizioni pasquali proseguono per tutta la settimana santa senza mai fermarsi, sia quelli religiosi che quelli domestici. La Domenica delle Palme è il giorno in cui i fedeli ripercorrono la Passione di Cristo e benedicono dei ramoscelli di ulivo, che vengono scambiati successivamente in segno di pace come ricordo del ritorno di Gesù a Gerusalemme. Il Giovedì Santo vi è il rito dei sepolcri, dove viene celebrata l’ultima cena di Gesù, motivo per cui si decorano gli altari della reposizione delle chiese con fiori e tappeti. Il Venerdì Santo a Napoli è dedicato alle processioni, in particolar modo la Via Crucis, che ripercorre il percorso doloroso di Gesù verso il monte Calvario, preparandosi per la sua crocifissione. Il Sabato Santo è il giorno dello “struscio”, dove il termine indica il drappeggio dei vestiti lunghi sul suolo quando le donne camminano, ed è il giorno dedicato ad esibire i vestiti nuovi sulle strade principali della città. La domenica di Pasqua, un pranzo in famiglia è l’occasione giusta per celebrare questa festività, con un ricco antipasto, a base di salumi, uova sode e tanto formaggio, chiamato “fellata”, e il Casatiello, una torta salata con uova che sporgono sulla superficie e salumi e formaggi all’interno. Il dolce pasquale più famoso è la pastiera, un dolce a base di grano, ricotta e zucchero, sulla cui superficie vengono realizzati dei rombi come da tradizione. La Pasquetta è il giorno del carciofo arrostito, si cucina alla brace e viene poi condito con pepe, prezzemolo, sale e aglio, e vi è anche la variante imbottita, ripiena di pane, salumi, formaggi e uova.
Selvaggia Colombo
Selvaggia Colombo
2025-08-02 06:04:56
Numero di risposte : 22
0
Mangiare 12 chicchi d’uva la notte di Capodanno è una tradizione di Napoli, che si ricorre ad ogni mezzo per assicurarsi gioia e prosperità per l’anno nuovo. A Napoli, come nel resto d’Italia, mangiare lenticchie accompagnate dal cotechino è un rituale che si compie per ingraziarsi la buona sorte e assicurarsi un anno economicamente prospero. Il “caffè sospeso” è un caffè pagato e non consumato, ma destinato come regalo al prossimo cliente, un’usanza, che a ben ragione sottolinea la cordialità e la generosità del popolo napoletano. La festa di Piedigrotta affonda le sue radici nel culto cristiano, e in particolar modo nella festa di Santa Maria della Grotta, in cui si omaggiava la Santa con doni e si allestivano carri per la processione. Successivamente, entro questa festa furono inglobate le tradizioni pagane del Carnevale, dando vita a una vera e propria festa in maschera alternativa a quella ufficiale e tutta napoletana. Carri, maschere e menu tradizionali come la tipica parmigiana di melanzane, divennero il simbolo di una festa che arrivò a durare una intera settimana.