Qual è la leggenda della Campania?

Arcibaldo Valentini
2025-08-02 07:16:53
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La nascita stessa della città di Napoli è legata, secondo la tradizione, ad una creatura mitologica, la Sirena Partenope, la cui storia è giunta a noi grazie al dodicesimo canto dell’Odissea.
Omero ci racconta infatti che Ulisse, spinto dalla sua proverbiale curiosità ad ascoltare il canto ammaliante delle pericolose sirene, riuscì a resistergli facendosi legare all’albero maestro della sua nave.
Mortalmente offese, le creature si uccisero lanciandosi tra gli scogli, e tra loro vi era anche Partenope, le cui spoglie viaggiarono fino all’isolotto di Megaride, dove oggi sorge il Castel dell’Ovo.
Rinvenuto e venerato dai pescatori, il corpo di Partenope infine si dissolse, dando così forma a Napoli.
In onore della sirena vennero anche istituite, nel V secolo a.C., delle competizioni sportive: le Lampadedromie Napoletane.
Dall’antica epoca greca proviene un’altra celebre leggenda connessa al territorio campano, vale a dire quella del Lago d’Averno, specchio d’acqua di origine vulcanica nei pressi del comune di Pozzuoli, non lontano dal sito archeologico di Cuma.
Secondo la tradizione, l’Averno era infatti un accesso al Regno dell’Oltretomba, una fascinazione immortale poi ripresa da grandi autori come Virgilio e Dante.
Anche la credenza negli spettri è molto sentita nella cultura napoletana e campana in generale, come testimoniato, ad esempio, dalle leggende del Munaciello, spirito dispettoso che indossa un saio da monaco, e della Bella ‘Mbriana, l’essenza benevola che lo contrasta.
Secondo le leggende, il Munaciello era in origine un gestore dei pozzi cittadini che si introduceva nelle case per rubare, o, in alternativa, il figlio di Caterinella Frezza, una ricca nobildonna che si unì, contro il volere del padre, ad un umile garzone, partorendo poi un bimbo deforme.
Si dice invece che la Bella ‘Mbriana fosse una bellissima principessa che morì dopo aver perso il suo amore, divenendo poi uno spirito protettore della casa che si manifesta anche in forma di geco, animale considerato portatore di buona sorte.
La Provincia di Benevento è anch’essa patria di una celebre leggenda legata alle forze oscure, quella delle Janare, vale a dire delle terribili streghe che si riunivano intorno ad un antico albero di noce per officiare dei sabba.