:

Quali sono le regole per il suono delle campane in diocesi?

Sibilla Gentile
Sibilla Gentile
2025-08-20 19:08:58
Numero di risposte : 22
0
Il suono delle campane consentito solo per i seguenti scopi: indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare. Il suono delle campane, per gli scopi sopra indicati, consentito: nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 22.00, nei festivi dalle ore 7.30 alle ore 22.00. Gli orari indicati nel suono delle campane devono essere rispettati anche per gli eventuali rintocchi dell’orologio campanario. La durata del suono per l’avviso delle celebrazioni liturgiche non deve mai superare i 2 minuti, con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà superare la durata di 5 minuti. L’intensità del suono deve essere regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto inserito, le campane mantengano la funzione di segno, ma non siano fonte di disturbo. Le presenti disposizioni si applicano, per quanto possibile, anche quando il suono riprodotto mediante strumenti meccanici o elettronici. In base all’intensità del suono, se ne regoli la durata, facendo attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, in modo che le campane mantengano la funzione di segno, ma non superino i limiti della normale tollerabilità.
Karim Martinelli
Karim Martinelli
2025-08-14 07:20:30
Numero di risposte : 29
0
Il significato del suono delle campane è delineato dalle Premesse al “Rito della Benedizione delle campane”, contenuto nel Rituale Romano. Risale all’antichità l’uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane esprime dunque, in certo qual modo, i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.
Bruna Greco
Bruna Greco
2025-08-10 09:14:17
Numero di risposte : 24
0
I rintocchi sono consentiti solo per indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e pietà popolare, essere il segno che accompagna le suddette celebrazioni in particolari circostanze, scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana e richiamare al mattino, a mezzogiorno e alla sera il saluto a Maria. Altri utilizzi potranno essere richiesti e consentiti in via eccezionale da parte dell’ordinario del luogo. Per gli scopi sopra indicati il suono delle campane è consentito nei giorni feriali dalle ore 7:30 alle ore 21 e nei festivi dalle 9 alle 21. Gli orari devono essere rispettati anche per gli eventuali rintocchi dell’orologio campanario, qualora il suo utilizzo sia di competenza della parrocchia o altro ente ecclesiastico a cui spetta l’ufficiatura dell’edificio di culto. I rintocchi dovranno essere limitati alle ore o al più alle mezz’ore e non essere ripetuti. La durata del suono per l’avviso delle celebrazioni non deve mai superare 1 minuto e 30 secondi, con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà superare i 2 minuti. La durata per altri scopi non deve sforare quella tradizionale e deve essere ispirata a criteri di moderazione. L’intensità deve essere, se possibile, regolata in modo tale che, con attenzione al contesto in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano la funzione di segno ma non siano fonte di disturbo. Tutte le disposizioni si applicano, per quanto possibile, anche quando il suono è riprodotto mediante strumenti meccanici o elettronici.
Fatima Vitale
Fatima Vitale
2025-07-29 13:44:28
Numero di risposte : 27
0
Il suono delle campane è consentito solo per i seguenti scopi: – indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare; – essere segno, in particolari circostanze, che accompagna le suddette celebrazioni; – scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana (feste, lutti, ecc.); – richiamare al mattino, a mezzogiorno e alla sera il saluto a Maria. Il suono delle campane, per gli scopi sopra indicati, è consentito dalle ore 07.00 alle ore 21.00. La durata del suono per l’avviso delle celebrazioni liturgiche non deve mai superare i 3 minuti, con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà però superare la durata di 5 minuti. L’intensità del suono deve essere, se possibile, regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano la funzione di segno, ma non siano fonte di disturbo. Le presenti disposizioni si applicano, per quanto possibile, anche quando il suono è riprodotto mediante strumenti meccanici o elettronici.
Nestore Mazza
Nestore Mazza
2025-07-21 05:29:53
Numero di risposte : 16
0
Risale all’antichità l’uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.