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Cosa significa il suono delle campane alle 20?

Matteo Rossetti
Matteo Rossetti
2025-07-15 17:34:30
Numero di risposte : 22
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Cosa rappresenti e quali siano le origini di questo primo scampanio della giornata, che ancora resiste nelle consuetudini devozionali della Chiesa. In origine, con questo suono, si voleva segnalare ai fedeli lontani, per renderli partecipi, il momento del canto del Benedictus nelle Lodi del mattino che doveva corrispondere al sorgere del sole. Successivamente il significato da dare a questo scampanio, realizzato con campane a distesa, venne parzialmente modificato per rendere più accessibili questi momenti alla partecipazione di tutti i fedeli: divennero i tre momenti giornalieri dell’Angelus con l’invito a recitare l’Ave Maria. Il suono delle ore, delle mezze e dei quarti, che continua tuttora anche se soltanto per le ore diurne. Un conoscente che abita nella mia stessa via, lamentava di essere disturbato ogni mattina verso le 7 dalle campane della vicina chiesa che cominciano a suonare. Non mi lamento di questa situazione dato che, come tutti gli anziani, dormo poco, ma vi garantisco che preferirei la dolce sonorità della campana dell’Angelus al lancinante rumore di un’Ape 50. C’era un suono, ora andato in disuso, che veniva diffuso subito dopo l’Angelus della sera ed era il cosiddetto “Bèen dèi mòort”, suonato al momento del “Nunc dimittis” nell’Ora di Notte dell’Ufficio Divino, quando Simeone dice a Dio “Lascia che il tuo servo vada in pace perché i miei occhi han visto la salvezza”. Il sabato e le vigilie di festa, l’Angelus di mezzogiorno veniva e viene suonato da tutte le campane a distesa, mentre nelle grandi vigilie, Natale e Pasqua, si usa il carillon ad indicare il massimo della gioia festiva. Il rintocco della campana è sempre un evento sonoro carico di contenuti simbolici, è il linguaggio sociale della nostra cultura, il linguaggio degli affetti, delle emozioni e della memoria.
Renata Ruggiero
Renata Ruggiero
2025-07-15 15:27:02
Numero di risposte : 24
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Ogni sera alle 20:00 abbiamo appena riscoperto il suono di una campana piccola come saluto al tramonto del giorno. È la campana dell’Ave Maria detta anche “un’ora de note” proprio per indicare la sera. Sono voci che ci invitano ad una preghiera veloce, con un pensiero a Maria.
Romeo Bruno
Romeo Bruno
2025-07-15 14:06:05
Numero di risposte : 21
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Il suono delle campane esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore. Il suono delle campane è consentito solo per i seguenti scopi: – indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare;- essere segno, in particolari circostanze, che accompagna le suddette celebrazioni;- scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana (feste, lutti, ecc.);- richiamare al mattino, a mezzogiorno e alla sera il saluto a Maria. Il suono delle campane, per gli scopi sopra indicati, è consentito dalle ore 07.00 alle ore 21.00. Costituiscono eccezione la Veglia pasquale e la Notte di Natale. Gli orari indicati nel n. 2 devono essere rispettati anche per gli eventuali rintocchi dell’orologio campanario, qualora il suo utilizzo sia di competenza della parrocchia o di altro ente ecclesiastico a cui spetta l’ufficiatura dell’edificio di culto. La durata del suono per l’avviso delle celebrazioni liturgiche non deve mai superare i 3 minuti, con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà però superare la durata di 5 minuti. L’intensità del suono deve essere, se possibile, regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano la funzione di segno, ma non siano fonte di disturbo.