Quali sono le tradizioni di Natale in Sardegna?
Costanzo Martino
2025-08-12 22:14:08
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: 14
Sfavillanti decorazioni artistiche, villaggi di bancarelle colorate, profumi e sapori di dolci tradizionali, classiche sinfonie natalizie.
Casette artigianali, specialità gastronomiche, colori e melodie animano i mercatini del Sulcis-Iglesiente, a Carbonia, Domusnovas e Masainas, il villaggio natalizio a Sant’Antioco e quello di Babbo Natale a Tratalias, nel quale le case medievali diventano i laboratori degli elfi.
Nell’Oristanese troverai eventi e mercatini a Marrubiu, Narbolia, Terralba con la decima edizione de ‘Le vie del Natale’ e in piazza Othoca a Santa Giusta, animata dal ‘Natale in Laguna’.
Mentre, a Oristano le casette di legno del mercatino sono ospitate in piazza Eleonora.
Il clima natalizio nel Medio Campidano si respira a Senorbì, dove risplendono le decine di migliaia di luci della ‘casa di Natale’, a Villacidro, a Samassi e a Serramanna, che ripropone le Passilladas de Paschixedda.
Quasi omonimo l’evento di Esterzili, nella Barbagia di Seulo: Donus de Paschixedda è il tradizionale mercatino nel ‘paese dei presepi’.
La neve contribuisce all’atmosfera in Barbagia, con appuntamenti a Dorgali, Sarule, Tonara e a Bitti, dove aprono le Cortes de Natale.
Costanzo Silvestri
2025-08-06 05:54:52
Numero di risposte
: 24
Il Natale in Sardegna è un viaggio nel cuore di tradizioni millenarie, sapori autentici e un’atmosfera di calorosa accoglienza.
Le festività natalizie in Sardegna non sono solo un momento di celebrazione, di ritrovarsi, ma un viaggio attraverso il tempo, in cui i riti cristiani si mescolano con le antiche tradizioni precristiane.
Un momento molto sentito è la notte della Vigilia, durante la quale le famiglie sarde si riuniscono per una cena ricca di significato e di sapori autentici.
Dopo il pasto, è consuetudine partecipare alla Messa di Mezzanotte (Sa Missa 'e Puddu), per la nascita di Cristo.
La musica è una parte essenziale del Natale sardo.
Cori polifonici intonano antichi Canti in lingua sarda che creano un’atmosfera suggestiva, come il famoso Deus ti Salvet Maria.
Si organizzano anche danze tradizionali, come il Ballu Tundu, eseguito attorno ai falò.
In molte comunità rurali, permangono riti legati alla fertilità e alla prosperità.
Un esempio è Su Nenniri, una tradizione che affonda le sue radici nei culti agrari della Sardegna paleocristiana.
Durante l’Avvento, si seminano chicchi di grano o lenticchie in piccoli recipienti di terracotta.
I germogli che nascono, simbolo di rinascita, vengono posti vicino al presepe o portati in chiesa come offerta durante le celebrazioni natalizie.
I falò di Natale, spesso accompagnati da canti e danze tradizionali, accesi in molte piazze dell’isola, rappresentano simbolicamente la luce che illumina le tenebre e uniscono la comunità in un momento di condivisione e festa.
Il presepe è una delle decorazioni più amate in Sardegna.
In molti borghi, le statuine in abiti tradizionali sardi e sono spesso realizzate a mano da artigiani locali.
Tra i presepi più spettacolari dell’isola, c’è quello vivente di Aggius, in Gallura, dove l’intero paese si trasforma nella Natività.
Il Natale è anche il momento in cui la cucina tradizionale sarda dà il suo meglio.
I dolci di Natale preparati in Gallura sono tradizionalmente fatti di ingredienti semplici e genuini.
Ecco alcuni tra i più rappresentativi: Papassini, Acciuleddi, Cucciuleddi e Meli, Le Seadas, Tiliccas, Mustazzoli, Pistiddu.
Visitare i borghi della Sardegna durante il Natale è un’esperienza indimenticabile.
Le stradine si riempiono di luci, bancarelle e presepi artigianali.
Tra i borghi più affascinanti da visitare durante le festività ci sono: Castelsardo, Orgosolo, Bosa.
Felicia Greco
2025-07-29 18:34:50
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: 14
In Sardegna, il Natale – o Paschixedda in lingua sarda – è un periodo di celebrazione, unione familiare e grande cura nella preparazione di piatti tradizionali. Durante il periodo natalizio, era consuetudine riunirsi in famiglia intorno a grandi tavoli, dedicandosi alla preparazione di dolci che avrebbero impreziosito le feste. Ogni territorio dell’isola portava in tavola le proprie varianti, creando una ricca diversità di sapori che ancora oggi caratterizza la cucina sarda. Il Natale in Sardegna è un momento per celebrare le tradizioni culinarie che raccontano la storia di questa terra. Preparare e gustare i dolci tipici come il pan’e saba, i papassini o il torrone significa portare in tavola un pezzo di cultura sarda, rendendo ogni pasto festivo un’esperienza indimenticabile. Tra questi dolci tradizionali vi sono su pan’e saba, i papassini, il torrone di Aritzo e Tonara, i mostaccioli e su gattò de mendula.
Jelena Monti
2025-07-18 01:47:58
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: 16
Alla scoperta della magia del Natale sardo tra antichi riti e usanze.
Sa Notte 'e Xena – La notte della cena è quella del 24 dicembre, vigilia di Natale.
Un momento speciale non solo perché prelude al Natale vero e proprio e non solo perché è l’occasione per gustare prelibatezze.
L’importanza della notte della Vigilia, nella tradizione, risiede sopratutto nel fatto che era l’occasione per rinsaldare i rapporti familiari e riabbracciare i parenti rimasti lontani per lungo tempo e tornati a casa proprio per rivedere i propri cari, condividendo con loro buon cibo, il calore del focolare, nuove storie e leggende antiche.
Su Truncu 'e Xena- La sera del 24 dicembre veniva anche acceso Su Truncu ‘e Xena, ovvero un grosso pezzo di legno, scelto appositamente nei giorni precedenti, da far ardere piano piano nei camini delle abitazioni, e così per tutta la durata delle Feste, fino all’Epifania.
Sa Miss'e Puddu – La notte tra il 24 e il 25 dicembre naturalmente era – ed è – occasione di fede e devozione, con la partecipazione dei fedeli a Sa Miss'e Puddu, così chiamata perché, iniziando la funzione a tarda ora ed essendo particolarmente lunga, le famiglie rientravano a casa quasi al canto del gallo del giorno di Natale.
I giochi tradizionali in occasione del Natale – Riunirsi con la famiglia per Natale era non solo l’occasione per rivedere i parenti e desinare tutti assieme, ma anche per divertirsi e soprattutto far divertire i bambini.
Il 24 e il 25 dicembre gli anziani erano soliti raccontare ai più piccoli le tante storie e leggende della tradizione sarda, ad esempio.
Oppure ci si sfidava a sa murra, a su barralliccu oppure a sa tombùla.
I sapori della cucina sarda a Natale – Sulle tavole di Natale delle famiglie sarde erano – e sono – ovviamente obbligatorie le più prelibate specialità della tradizione.
Tra le altre: pan’e saba, pabassinos, mustatzolos, sa tunda e gli immancabili agnello, maialetto, culurgiones e malloreddus.