Dove nasce il piatto la trippa?
Giorgio Pellegrini
2025-09-17 20:09:36
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: 20
La trippa ha origini antiche, risalenti alla cucina povera, quando ogni parte dell’animale veniva utilizzata.
Marianita Bianco
2025-09-05 00:47:46
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: 19
La trippa fa parte da secoli della cultura gastronomica italiana e ogni regione tramanda la propria ricetta tradizionale.
Le origini della trippa risalgono ai tempi degli antichi greci e romani: i primi la cucinavano alla brace, mentre i secondi la utilizzavano per preparare le salsicce.
In Toscana nel Quattrocento era un piatto unico a base di frattaglie e aromi, ma è a Roma che è nato il detto "non c’è trippa per gatti".
Radio Damico
2025-08-29 15:20:56
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: 12
La trippa è grande protagonista della cucina povera italiana.
La sua storia risale ai tempi dei greci e dei romani e negli ultimi anni è stata oggetto di grande rivalutazione: non più semplice piatto povero, ma vera e propria prelibatezza gastronomica.
La trippa è composta da tre cavità, poste tra l’esofago e lo stomaco.
Il rumine, la parte più voluminosa e grassa, ha la forma di un sacco rigonfio e occupa circa il 75% dello stomaco bovino.
Il reticolo, il più piccolo dei tre, ha una forma che ricorda una rete, da qui il nome.
L’omaso prende anche il nome di libro, perché la mucosa che lo tappezza internamente forma una gran numero di lamine che gli conferiscono l’aspetto di un libro.
Spesso viene usata anche la prima parte dell’intestino tenue, l’abomaso, il vero e proprio stomaco del bovino.
Quest’ultimo viene spesso utilizzato per preparare il famoso lampredotto.
La trippa è un piatto tipico che possiamo trovare da Nord a Sud, da Est a Ovest, con il sugo o con i fagioli, aromatizzata con la cannella o con il rosmarino.
La trippa milanese, detta anche busecca, veniva cucinata durante le festività e consumata tradizionalmente durante la vigilia di Natale.
La busecca è una delle pietanze rappresentative della cucina milanese.
La trippa alla fiorentina è uno tra i piatti toscani più famosi e antichi.
A Napoli, invece, si mangia la zuppa ‘e carnacotta.
Famoso è il detto “Non c’è trippa per gatti”, che ha curiose origini romane.
Sarita Gallo
2025-08-27 14:25:58
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: 18
La trippa è un piatto povero della nostra tradizione tornato in auge in questi ultimi anni.
Possiamo però affermare che in Toscana, in particolare nella nostra zona, la trippa non è mai passata di moda.
Per quanto riguarda la trippa in toscana, fino al ‘4oo era cucinata solo con spezie.
E’ dopo la scoperta dell’America e l’introduzione dei pomodori in Italia che la trippa si colora di rosso.
Esistono molte versioni di questa ricetta, diverse in tutto il territorio italiano.
Ovviamente noi ci concentreremo sulla nostra trippa, quella che mangiamo solitamente in inverno, dal sapore semplice e deciso, che si accompagna volentieri, perché no?, con un buon bicchiere di vino rosso.
Le origini del consumo di questo taglio di carne risalgono al passato più remoto.
Si sa che gli antichi greci la consumavano cotta sulla brace, mentre i romani la utilizzavano per preparare delle salsicce.
La trippa fa parte tradizionalmente dei piatti poveri e popolari essendo essa stessa un taglio di carne considerato povero.
Si ricava da diverse parti dello stomaco dei bovini – talvolta anche stomaco di suino.
Joshua De Angelis
2025-08-15 09:55:22
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: 20
La trippa è un alimento che caratterizza la cucina di molte regioni d’Italia che custodiscono e tramandano la propria ricetta tradizionale.
Basti pensare alla trippa alla romana, alla trippa trevigiana, alla trippa alla fiorentina, alla zuppa di trippe di Napoli, alla Busecca lombarda, alla trippa alla marchigiana o al Lampredotto.
La trippa fa parte del quinto quarto dell’animale, viene ricavata dalle diverse parti dello stomaco dei bovini e dei suini e nello specifico rientra nel gruppo delle frattaglie.
La trippa è un taglio economico ed estremamente versatile, oltre ad essere nutriente.
Proposta soprattutto dalle taverne e dalle osterie, la trippa è un alimento che può essere preparato in diverse modalità.
La trippa alla trevigiana è una ricetta tipica del Veneto, semplice da preparare ma gustosa e saporita.
Fulvio Santoro
2025-08-10 03:10:50
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La trippa è un piatto che nasce dalla tradizione povera laziale, la quale era solita prendere le parti meno nobili dell’animale, le frattaglie, per poi trasformarle in piatti ricercati e dai sapori unici.
La trippa, nota ed amata in tutta Italia, occupa sicuramente un posto d’onore tra i piatti più amati della cucina della tradizione romana.
Proprio per questo, negli anni sono nate molteplici interpretazioni da diverse località italiane, come la trippa alla milanese, la trippa alla fiorentina o la trippa alla messinese.
La trippa è il piatto perfetto per chi vuole esplorare la cucina tradizionale romana senza perdere l’occasione di provare un piatto rinomato e di qualità.
Le parti della trippa che vengono solitamente utilizzate nella preparazione del piatto sono il rumine, il reticolo e, occasionalmente, l’omaso.
Inutile dire che qui da Pistamentuccia, noi prepariamo solo la sua versione originale, piena di gusto e amore per gli ingredienti più freschi.
Orfeo Damico
2025-07-31 18:29:37
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: 27
La trippa alla romana è un piatto tipico della cucina romana.
Il piatto viene preparato con trippa, cipolle bianche, pomodori pelati, carote, vino bianco, pecorino romano e foglie di menta romana.
La trippa alla romana è un piatto tipico della cucina romana.
Luogo d'origine Italia
Regione Lazio.
Yago De Angelis
2025-07-31 13:31:44
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: 27
La trippa è un piatto importante, da sempre fa parte della tradizione fin da quando nella Roma papalina le massaie aspettavano il sabato, giorno della macellazione, per accaparrarsi gli ‘scarti’ (il celebre quinto quarto) da qui anche l'origine del noto detto "sabato trippa".
Il Rumine (detta anche Ciapa, Croce, Larga, Panzone) è la parte più grande dello "stomaco" è anche quella più spessa e grassa.
Il Reticolo la parte più importante (detta anche Beretta, Cuffia, Nido d'ape) è la parte più spugnosa.
Omaso (Centupezzi, Foiolo, Libretto, Millefogli, Centopelli) che ha una struttura lamellare con pieghe bianche
Abomaso (Caglio, Francese, Frezza, Lampredotto, Quaglietto, Ricciolotta) il vero e proprio stomaco del bovino la parte obbligatoria per fare il famoso Lampredotto.
Purtroppo a Roma non è facile trovare questa parte della trippa, (infatti la foto è stata presa da qui) ma so che non è difficile invece trovarla a Firenze.
Ma tra le ricette che celebrano la trippa non c'è solo il famoso piatto toscano (ormai sdoganato anche come street food).
Anche la ricetta alla "romana" (preparata mista con cuffia e centopelli) con il sugo di pomodoro la mentuccia e pecorino è entrato nell'immaginario collettivo quando si parla di trippa.
Ma non c'è solo Roma e la toscana, la trippa è apprezzata anche in altre regioni d'Italia : alla bresciana, alla milanese (detta busecca) all'olivetana in sicilia, alla carbonara in calabria, alla fiorentina, la già citata romana con variante "trasteverina", trippa con le patate nel leccese o con le verze nel Polesine.
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