:

La soppressata fa male alla salute?

Demi Orlando
Demi Orlando
2025-08-10 08:04:33
Numero di risposte : 16
0
La sopressata come gli altri insaccati è stata messa sotto accusa dall'OMS. Secondo l'esperimento condotto su 500 studenti, le sostanze grasse e di laboriosa digestione sono cibi non solo particolarmente appetibili ma anche quelli che creano maggiore dipendenza. Dai questionari si è visto come ad esempio la pizza, in cima al gradimento degli studenti, sia un cibo che possa facilmente diventare come una droga. Ciò sarebbe da imputare proprio alla presenza di mozzarella o formaggio, ingredienti tipici della farcitura. Secondo gli esperti l’effetto droga del formaggio sarebbe da imputare alla presenza della caseina, proteina tipica del latte vaccino, che nel corso della digestione rilascia le caseomorfine, che agiscono sui recettori celebrali proprio come degli oppiacei.
Hector Ruggiero
Hector Ruggiero
2025-08-10 05:53:11
Numero di risposte : 21
0
È chiaro che il consumo di salame, così come quello di qualsiasi altro insaccato o affettato, deve avvenire all’interno di una dieta bilanciata e rispettando le giuste dosi quotidiane anche in relazione al fabbisogno giornaliero del nostro corpo. Non bisogna demonizzare il salame che è invece un alimento in grado di apportare benefici all’organismo. Non esistono infatti prove scientifiche di correlazioni tra il consumo regolare di salumi e l’insorgere di patologie cardiovascolari o problemi epatici, quindi possiamo escludere che mangiare salame faccia male al cuore o al fegato. Il salame è un’ottima fonte di zinco, minerale molto importante per la salute di ossa, pelle e muscoli, mentre la vitamina B12 o Cobalamina previene l’anemia perniciosa e regola la produzione dei globuli rossi. Una porzione di salame contiene meno calorie di una di grissini o di noci, mentre il contenuto di grassi saturi del salame è inferiore a quelli di burro e cioccolato al latte.
Alighieri Vitali
Alighieri Vitali
2025-08-10 04:30:36
Numero di risposte : 23
0
La IARC decide di includere le carni rosse e le carni rosse lavorate rispettivamente nella classe 2A e nella classe 1 delle sostanze cancerogene. Ciò non significa che i salumi siano più malsani della carne rossa. La IARC afferma che bastano 50 g di carne processata al giorno per incrementare il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto del 18%. Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro dice di limitare le carni rosse e di evitare i salumi. Nel contesto di un’alimentazione sana anche i salumi possono essere inseriti purché in quantità e frequenza molto limitata. Se per una volta si è tentati da due fette di salame o di prosciutto il rischio non è così tremendo come asserito da molti.