Qual è il miglior Prosciutto di Parma?

Baldassarre Galli
2025-08-10 13:03:26
Numero di risposte
: 18
Il miglior Prosciutto di Parma è un Pelizziari 08-10-2024
Non siamo noi a dirlo, ma il riconoscimento delle “tre fette” con eccellenza nell’edizione 2023 della Guida "Grandi Salumi" del Gambero Rosso.
A ricevere l'onore, il 18 dicembre presso il Roma Convention, è stato il prosciutto di Parma Dop Al Naturel, un prodotto di eccellenza dell’azienda Fratelli Pelizziari di Traversetolo.
Considerato l'ambasciatore della tradizione salumiera italiana, il prosciutto crudo dei Fratelli Pelizziari è “un Salume da Re”, essendo stato protagonista di due edizioni del rinomato “Speciale Salumi da Re” con due ricette “mare e monti”.
L’eccellente produzione è il risultato di decenni di esperienza e della profonda conoscenza del territorio parmense, che fornisce le condizioni climatiche ideali per una stagionatura naturale.
Non a caso, il prosciutto dolce dei Fratelli Pelizziari ha ricevuto il prestigioso riconoscimento delle "tre fette" del Gambero Rosso.

Ermes Donati
2025-08-10 10:27:35
Numero di risposte
: 22
Il Prosciutto di Parma è celebre in tutto il mondo e si contraddistingue oltre per le peculiarità nutrizionali anche per la “corona”, il marchio che viene impresso a fuoco solo sull’originale.
Mese ed anno della stagionatura sono riportati a rilievo insieme alla sigla C.P.P. (Consorzio del Prosciutto di Parma) nel sigillo metallico costituito da una corona circolare.
La degustazione vera e propria inizia con un esame olfattivo: il profumo di un buon prosciutto deve essere fragrante, delicato, armonioso, tipico della carne stagionata.
In bocca l’intensità del sapore deve essere dolce, leggermente salato, fresco ed armonioso.
Il Prosciutto di Parma è una carne conservata.
La caratteristica peculiare di questo eccelso prodotto risiede nell’elevato contenuto proteico e raggiunge il 29,1% se tolto il grasso esterno.
Consigliato per le diete a basso contenuto di grasso, la presenza di aminoacidi liberi e l’alta digeribilità proteica.
Per apprezzarlo davvero bisogna mangiarlo da solo accompagnato da burro e pane tostato e con melone, fichi profumati, frutti esotici cosi da gustare un piatto unico ed inimitabile.
I vini che si accompagnano al prosciutto di parma sono sia bianchi che rossi, un lambrusco fruttato, una malvasia secca, una fortana dei colli parmensi e piacentini sono consorti ideali per il prosciutto di parma.
Ma in qualunque regione d’Italia e del mondo si sposa meravigliosamente con vini locali.

Ivana Martino
2025-08-10 09:49:30
Numero di risposte
: 11
Il Miglior Prosciutto di Parma: Un Pelizziari
Non siamo noi a dirlo, ma i numerosi premi e riconoscimenti conquistati dal Prosciutto di Parma più buono, Al Naturel.
Questo capolavoro gastronomico è stato già celebrato nell’edizione 2023 della Guida “Grandi Salumi” del Gambero Rosso per la sua dolcezza e sapidità equilibrate, arricchite da profumi freschi e complessi che spaziano dalla frutta candita alla pasticceria.
La sua texture, succosa e scioglievole, è il risultato di una lavorazione artigianale e di una stagionatura naturale, resa possibile dal microclima unico del territorio parmense.
Gli stabilimenti dei Fratelli Pelizziari, situati a Langhirano e Traversetolo, utilizzano tecniche tradizionali per garantire la qualità in ogni fase della produzione.
Qui, nelle cantine dove i salumi vengono appesi su scalere in legno, nascono i prosciutti di lunga stagionatura che hanno reso famosa l'azienda.
Il Prosciutto di Parma Al Naturel non è solo un salume d’eccellenza, ma anche un ambasciatore della tradizione salumiera italiana.
Con la premiazione nella Guida “Top Italian Food” 2025, i Fratelli Pelizziari si confermano tra i protagonisti della gastronomia italiana.
Questo riconoscimento è un tributo non solo alla qualità del prodotto, ma anche alla passione e alla dedizione che l'azienda mette nel rappresentare il meglio del Made in Italy.

Ugo Ricci
2025-08-10 09:43:00
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: 16
Il Sant’Ilario è considerato uno dei prosciutti più buoni in assoluto.
Il più dolce, fresco e delicato, per merito della salatura estremamente dosata, dell’abbondante presenza di grasso e della stagionatura lenta e naturale.
Le cosce del maiale vengono adagiate distese su panche d’acciaio, in modo che perdano velocemente tutta l’acqua in eccesso: in questo modo il prosciutto si affina e assume una forma più snella, favorendo la penetrazione al suo interno del sale, che per questo motivo può essere utilizzato in minore quantità.
Il Sant’Ilario, la cui fetta presenta una parte magra color rosso intenso, avvolta da un abbondante strato di grasso bianco, da il meglio di sé con un lungo affinamento, nel corso del quale acquista un sapore e un aroma davvero unici, riconoscibili a occhi chiusi.
Il Prosciutto Sant’Ilario è un’eccellenza gastronomica indissolubilmente legata al suo territorio e a specifici metodi di lavorazione.
Prodotto eccezionale, il Sant’Ilario non delude mai.
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