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Qual è il miglior prosciutto di San Daniele?

Sonia Costa
Sonia Costa
2025-08-10 14:21:54
Numero di risposte : 19
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Il prosciutto di San Daniele DOP è un altro gioiello dell’arte salumiera italiana. Il prosciutto di San Daniele si caratterizza per un sapore più dolce rispetto ad altre varietà, con note di frutta secca e una leggera speziatura. L’aria fresca e umida della zona di San Daniele favorisce una stagionatura ideale, donando all’affettato una morbidezza e un gusto unici. Dalla dolcezza del Prosciutto di San Daniele al sapore deciso del Prosciutto Toscano, ogni varietà riflette le tradizioni culinarie e il territorio di provenienza. La scelta del prosciutto crudo ideale dipende dalle preferenze individuali, ma un fatto è certo: ognuno di questi affettati ha delle sue caratteristiche peculiari ed è un’opera d’arte culinaria. Per noi lo sono tutti!
Nunzia Sartori
Nunzia Sartori
2025-08-10 14:21:03
Numero di risposte : 24
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Il prosciutto di San Daniele è un prosciutto crudo DOP riconosciuto dalla UE dal 1996. La Denominazione d’origine protetta implica l’esistenza di un disciplinare di produzione, che prescrive le regole riguardanti l’origine delle materie prime e le fasi di lavorazione del prosciutto. Il marchio San Daniele DOP è riconosciuto soltanto ai prosciutti di suini nati, allevati e macellati in Italia e trasformati all’interno dei confini del comune di San Daniele del Friuli. Un prosciutto crudo DOP friulano con carni italiane: ecco, di conseguenza, la definizione più corretta per il prosciutto di San Daniele. La zona di produzione del San Daniele è geograficamente limitata, una zona collinare in provincia di Udine dove si sviluppano condizioni climatiche uniche per la stagionatura del prosciutto grazie ai venti che dalle Alpi Carniche soffiano verso il mar Adriatico: questo, di conseguenza, riduce il numero delle aziende produttrici del prosciutto San Daniele DOP a poco più di 30. Le caratteristiche peculiari che aiutano a riconoscere il prosciutto San Daniele sono la sua forma allungata a chitarra, la presenza dello zampino dell’animale che migliora la stagionatura e drena l’umidità, il colore rosa della parte magra. Ma ci sono differenze tra San Daniele e crudo di Parma anche nella lavorazione: la salatura del prosciutto San Daniele è infatti esclusivamente a secco, la pressatura è prevista nel disciplinare e la stagionatura del San Daniele non è mai inferiore a 13 mesi. Il Prosciutto Crudo di Parma DOP è un prosciutto di eccellenza a Denominazione d’origine protetta che ne tutela l’origine, la produzione e la diffusione in Italia e nel mondo. Gli ingredienti del crudo di Parma sono gli stessi del suo principale competitor: cosce di suini 100% italiani e sale marino, senza alcuna aggiunta di conservanti o additivi. L’origine della materia prima è quindi la medesima, poiché anche il disciplinare del prosciutto di Parma DOP prevede che le carni provengano dalle stesse regioni del nord e centro Italia (fino a Umbria, Lazio e Molise), ma le differenze tra crudo di Parma e San Daniele si trovano già a partire dalle prime fasi della lavorazione. La salatura del Crudo di Parma impiega sia il sale a secco sia il sale umido, in particolare per salare le parti più esterne della coscia. Inoltre, per far penetrare il sale all’interno delle carni si utilizza soltanto il massaggio delle cosce suine senza operazioni di pressatura, a cui invece il San Daniele ricorre. Infine, il periodo di stagionatura del prosciutto di Parma DOP è più breve e il peso delle cosce pre-stagionatura inferiore: minimo 10 mesi se il prosciutto pesa meno di 9 kg, che diventa un anno se il peso supera la soglia dei 9 kg. Oltre alla forma caratteristica del prosciutto, più tondeggiante, il Crudo di Parma DOP si caratterizza anche per un luogo di produzione più ampio: la zona di lavorazione è infatti quella in provincia di Parma compresa tra la via Emilia e i fiumi Enza e Stirone, all’interno della quale operano circa 150 aziende produttrici di prosciutti tra cui anche il nostro Salumificio Menatti di Felino.
Gianriccardo D'amico
Gianriccardo D'amico
2025-08-10 10:49:53
Numero di risposte : 18
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Il Nebrodok è un crescendo wagneriano di coinvolgente e convincente sensorialità, complesso come pochi, animalesco e gentile al tempo stesso. Un trionfo di sensazioni racchiuse in un antico prodotto, dalla speziatura ai sentori caseari, fino alle brezze boschive e alle note di crema pasticcera e tarallo napoletano. Un salume raro a trovarsi così completo e bello. Il prosciutto di San Daniele Dop 18 mesi è eccellente grazie a un crescendo di sensazioni in grande equilibrio. Il prosciutto fumato con osso è un gran risultato, con note sensoriali al posto giusto e una splendida masticabilità. Tutte appartengono all’elenco delle migliori gastronomie per acquisti Doc e, dunque, per noi essere eccellenza tra i migliori è motivo di ulteriore soddisfazione. Il prosciutto di San Daniele Dop 18 mesi è definito «salume perfetto, di grande impatto gustativo» con tre fette. Nebrodok, il prosciutto crudo di suino nero dei Monti Nebrodi prodotto da Dok Dall’Ava di San Daniele del Friuli.
Danuta Rizzi
Danuta Rizzi
2025-08-10 10:30:21
Numero di risposte : 18
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La prestigiosa rivista il Gambero Rosso ci premia con l'eccellenza per quanto riguarda il nostro San Daniele DOP stagionato 20 mesi. Siamo orgogliosi di essere l'unica azienda premiata con l'eccellenza per quanto riguarda il comparto San Daniele DOP. L'asterisco messo a fianco le tre fette che sono il massimo punteggio sono il riconoscimento per un prosciutto che supera il 100% del punteggio. Un prosciutto capace di emozionare, così lo descrivono e addirittura lo paragonano a un dolce di pasticceria.