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Come riconoscere il Prosciutto San Daniele?

Fiorenzo Esposito
Fiorenzo Esposito
2025-08-21 12:16:06
Numero di risposte : 25
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L’aspetto chiave più importante ed evidente per poter identificare un autentico prosciutto San Daniele è il marchio a fuoco del consorzio, che rappresenta un segno distintivo di garanzia di qualità e controllo. Il marchio a fuoco permette anche di conoscere la data di inizio della stagionatura. Inoltre, il prosciutto di San Daniele è certificato DOP, poiché può essere prodotto solo in una determinata zona geografica. Il territorio di produzione nel caso del San Daniele la zona geografica di produzione è molto ristretta, infatti include solamente il comune di San Daniele. Il prosciutto San Daniele DOP si riconosce grazie alle sue caratteristiche uniche, che è possibile apprezzare con tutti e cinque i sensi, dal gusto, all’olfatto e alla consistenza. Forma e dimensioni questo prosciutto si distingue da qualsiasi altro prosciutto crudo perché viene mantenuta la zampa per intero. La tipica forma a chitarra che lo contraddistingue è ottenuta attraverso il procedimento della pressatura. Colore e consistenza il colore della fetta di prosciutto varia dal rosa al rosso, mentre il grasso è bianco o leggermente rosato. Per quanto riguarda la consistenza, con una corretta stagionatura mantiene l’elasticità, ma anche la compattezza. Il gusto il prosciutto di San Daniele DOP intorno al tredicesimo mese di stagionatura raggiunge il bouquet aromatico che lo caratterizza. Dunque, se un prosciutto non ha la zampa non si tratta di un San Daniele DOP.
Luigi Cattaneo
Luigi Cattaneo
2025-08-10 15:58:16
Numero di risposte : 28
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Un vero San Daniele DOP lo si riconosce facilmente perché presenta l’inconfondibile zampino. La parte finale della coscia viene infatti mantenuta intatta. Il motivo è che grazie allo zampino si favorisce il drenaggio dell’umidità e di conseguenza si garantisce un’ottima stagionatura del prodotto. Il Prosciutto di San Daniele deve rigorosamente presentare il marchio. Solamente le cosce che superano i rigorosi test previsti durante l’iter produttivo vengono marchiate a fuoco.
Davide Battaglia
Davide Battaglia
2025-08-10 13:52:05
Numero di risposte : 16
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A colpire l’occhio è innanzitutto la tipica forma a chitarra, ottenuta attraverso il procedimento della pressatura. Elemento unico nel suo genere è lo zampino, che riveste una funzione molto importante durante la l’affinamento. Dopodiché la cotenna, che protegge la carne interna preservandola da agenti esterni, lo stucco, che la rende morbida ed evita che si secchi, l’anchetta e il gambetto (o stinchetto) rappresentano altrettanti tratti distintivi del San Daniele, che contribuiscono a renderlo un prodotto d’eccellenza del Made in Italy. Infine il marchio, impresso a fuoco solo sui prosciutti che rispettano tutti i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento DOP. Una volta uscita dai saloni di stagionatura dopo almeno 400 giorni e giunta al termine del ciclo produttivo, ciascuna coscia presenta dunque alcuni segni caratteristici, che ne certificano l’autenticità e la qualità. Dalla forma al colore, fino al suo inconfondibile sapore, ecco una breve guida per riconoscere il vero Prosciutto di San Daniele DOP.
Luca Marino
Luca Marino
2025-08-10 13:39:28
Numero di risposte : 22
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Prima di poter parlare del sapore, ovvero l’elemento di differenza principale tra il San Daniele e il resto dei prosciutti crudi, è utile porre l’attenzione sull’aspetto visivo. Esso si presenta infatti a forma di “chitarra”, in virtù del processo di drenaggio dei liquidi, ma l’elemento cardine che permette a questo salume di essere facilmente riconosciuto è indubbiamente lo zampino, cioè la parte finale della coscia. Questo infatti viene mantenuto intatto in quanto favorisce il drenaggio dell’umidità, consentendo al prodotto di stagionare nel miglior modo possibile. Il prosciutto San Daniele è quindi un prodotto facilmente riconoscibile da ogni consumatore, in quanto è davvero facile coglierne le caratteristiche, dopo una breve ricerca. Tra i fattori che determinano la qualità del San Daniele rientrano ovviamente anche le razze di suini attentamente selezionate per dar vita al prodotto, ovvero Landrace, Duroc e Large White. Inoltre il peso dell’animale non deve mai superare i 160 kg, e quello delle sue cosce può oscillare tra i 12,5 e i 17,5 kg. Uno schema preciso e ben calibrato che serve ad elevare questo salume costantemente ai massimi livelli per la sua qualità.