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Quali tipi di salame ci sono?

Nestore Ferraro
Nestore Ferraro
2025-08-11 09:13:39
Numero di risposte : 21
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Tra i tipi di salame ci sono il Salame nobile del Giarolo, Salamini italiani alla cacciatora, Salame di Varzi, Salame piacentino, Salame Brianza, Salame mantovano, Sopressa Vicentina, Salame d'oca di Mortara, Salame Sant'Angelo di Brolo, Salame di Felino, Salame Cremona e Salame di Sant'Olcese. Inoltre ci sono il Ciauscolo, Salame di Fabriano, Salame toscano, Salame Milano, Salame calabrese, Salame gentile, Strolghino, Salame suino nero dei Nebrodi, Salame al pistacchio dell'Etna, Salame siciliano al finocchietto selvatico, Salame siracusano e Salame S. Angelo. Inoltre esistono anche il Chorizo, la Longaniza, la Sobrassada, il Salame di Sibiu, il Salame ungherese, il Kabanos, lo Skilandis, il Falukorv, il Cachir, il Salsiccione nocerino, la Soppressata di Decollatura, la Soppressata calabrese, il Salame crudo di Albidona, il Salame di Crotone, il Salame Napoli, il Salame di Mugnano, il Salame nocerino e il Salsiccione nocerino.
Assia Riva
Assia Riva
2025-08-11 07:08:53
Numero di risposte : 13
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Ci piacerebbe fare una panoramica fra le varie tipologie di salame prodotte in Italia: abbiamo salami dolci e piccanti, a grana grossa e a grana fine, piccoli e grandi, profumati da spezie o erbe, da assaporare in fette belle spesse oppure sottilissime; abbiamo, inoltre, salami preparati solo con carne di maiale, altri in mix con altre carni. Salame Brianza DOP Salame di Cramona IGP Salame ecumenico di Mortara Salame di Varzi DOP Salame Milano Mariola Salame Felino IGP Salame Piacentino DOP Strolghino Finocchiona Salame di Cinghiale Corallina di Norcia Salame Piemonte IGP Salame Sant’Angelo IGP Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
Nicoletta Damico
Nicoletta Damico
2025-08-11 07:05:57
Numero di risposte : 26
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Esistono tanti tipi di salame in Italia, paese ricchissimo dal punto di vista della tradizione gastronomica. Ogni regione ha le sue specialità, preparate secondo la propria tradizione. Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha riconosciuto ben 114 varietà di salami come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), confermando il loro legame con territori e tradizioni secolari. Inoltre, numerosi salami italiani godono di riconoscimenti di qualità come le denominazioni DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), che ne garantiscono l’autenticità e l’eccellenza. Il salame è una delle specialità più rappresentative della tradizione italiana, con oltre cento varietà d’eccellenza diffuse in tutto il Paese. L’Emilia-Romagna, patria dei salumi, vanta il Salame di Felino che prende il nome da un piccolo borgo in provincia di Parma e si distingue per la sua grana fine e il sapore delicato. In Toscana, la protagonista è la Finocchiona, un salame particolare che profuma di semi di finocchio e di vino. In Calabria troviamo la famosissima Soppressata, un simbolo dei sapori decisi tipici di questa terra. In Lombardia e Veneto troviamo il Salame d’oca, nato nelle comunità ebraiche per rispettare le regole alimentari kosher. Accanto a queste specialità regionali, ci sono altri tipi di salame affettato che hanno conquistato un posto d’onore nelle cucine di tutta Italia, come i famosi salami Milano e Ungherese, celebri per la loro grana finissima e il sapore equilibrato.
Nadia Pellegrino
Nadia Pellegrino
2025-08-11 05:59:53
Numero di risposte : 19
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Il mondo dei salami è un universo estremamente ricco e variegato, che comprende al proprio interno una miriade di prodotti insaccati a base di carne principalmente di maiale. Ogni regione d’Italia può vantare una o più varietà di salame tradizionale, e oltre a quelli di produzione industriale ormai oggi codificati bisogna considerare anche un grandissimo numero di salami artigianali di origine locale. Insomma, dire salame è troppo generico. Il salame ungherese è notoriamente conosciuto con il nome che lo lega al Paese magiaro, ma recentemente sono emersi indizi storici che riporterebbero la primogenitura dell’insaccato in Italia, più precisamente in Friuli. Il salame cacciatore è la denominazione popolare e più comune per definire un salame a marchio DOP che oggi è codificato come Salamini italiani alla cacciatora. Il salame felino si chiama così perché è originario del paese di Felino in provincia di Parma, una terra con una ricca tradizione di salumi. Il salame di macina fine con una leggerissima affumicatura a freddo è notoriamente conosciuto con il nome che lo lega al Paese magiaro. Salamini stagionati di piccole dimensioni che solitamente si presentano legati in filza e sono chiamati anche con il diminutivo di cacciatorini. Il nome cacciatore per questo salame deriva proprio dalla figura dei cacciatori dell’antichità. La denominazione salame di Felino è spesso abbreviata e da qui nasce il possibile dubbio, ma l’unico animale che ha a che vedere con questo insaccato è il suino. Per realizzare il salame felino si utilizza infatti un taglio particolare di carne suina, ovvero il sottospalla, la cui qualità è il segreto del sapore delicato del salume.