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Perché si mangiano gli gnocchi il giovedì?

Clea Piras
Clea Piras
2025-08-31 08:55:39
Numero di risposte : 24
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L’uso comune di preparare gli gnocchi di giovedì era dovuto alla necessità di mangiare un piatto sostanzioso e calorico in vista del giorno successivo, il venerdì, che da tradizione cattolica è “di magro”, ovvero di digiuno o astensione dal consumo di carne. Il detto nacque per l’esigenza delle classi più povere di razionare il cibo e ottimizzarlo al meglio scandendo così i pasti della settimana. Sicuramente il costume di cucinare gli gnocchi di giovedì entrò poi a far parte della cultura gastronomica italiana durante il dopoguerra, quando le provviste ancora scarseggiavano ed era necessario riuscire a sfamare tutta la famiglia al meglio, cercando di spendere il meno possibile. Ricordiamoci anche che un tempo la maggior parte delle persone faceva lavori di fatica e quindi l’alimentazione doveva essere nutriente e calorica, a differenza di oggi. Quindi gli gnocchi erano preferiti proprio per essere un piatto abbondante ed energetico, che potesse “riempire” il più possibile.
Joseph Parisi
Joseph Parisi
2025-08-31 07:33:30
Numero di risposte : 18
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Gli gnocchi sono un piatto davvero squisito, presente in tante cucine regionali con i condimenti più vari, ma da dove viene questo detto e perché gli gnocchi dovrebbero essere legati proprio al giorno del giovedì? Tutto deriva da un detto popolare più ampio che recita “giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa” e che fa parte della cultura popolare romana. In un periodo di carenza di materie prime e di ristrettezze, infatti, le classi più povere dovevano razionare il cibo e ottimizzarlo, ordinando i pasti della settimana in base alle necessità ma anche alle tradizioni religiose. Ecco che quindi, nei quartieri del popolo come Trastevere, nacque l’espressione “giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa”. Racconta esattamente l’uso comune di preparate un piatto ricco e calorico come gli gnocchi il giovedì, in previsione di un venerdì di “magra” come richiesto dalla tradizione cattolica, ovvero digiuno o comunque astensione dalla carne. Il modo di dire si diffuso presto ben oltre i confini di Roma, diventando un detto molto popolare senza che però spesso se ne conosca l’origine. Eppure ancora oggi le osterie più tradizionali della città eterna seguono quest’antica tradizione che racconta una cucina povera e razionata, e propongono gnocchi il giovedì, il baccalà con ceci il venerdì, e la trippa il sabato. A Roma, però, gli gnocchi del famoso detto non solo quelli classici con patate, uova e farina. Esistono infatti i particolari gnocchi alla romana, preparati con semolino, latte, uova, burro e parmigiano, a forma di disco e gratinati in forno, una preparazione ancora più ricca e sostanziosa che bilanciava alla perfezione il più magro e leggero previsto del giorno successivo.
Radio De Santis
Radio De Santis
2025-08-31 07:25:59
Numero di risposte : 23
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Il giovedì, collocandosi dopo i giorni di magro del mercoledì e prima del venerdì, diventava l’occasione per consumare un piatto sostanzioso ma economico, come appunto gli gnocchi, che sono preparati principalmente con patate e farina. La tradizione di consumare gnocchi il giovedì affonda le sue radici in una serie di pratiche e credenze popolari italiane che si intrecciano con la storia religiosa e sociale del paese. Originariamente, questa usanza è legata al ciclo settimanale della cucina povera e alla necessità di rispettare i giorni di magro imposti dalla Chiesa Cattolica. In alcune zone, la tradizione degli gnocchi al giovedì è legata anche a festività e celebrazioni specifiche, arricchendo il significato di questa abitudine.
Liliana Romano
Liliana Romano
2025-08-31 06:54:48
Numero di risposte : 14
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Il detto popolare completo è: ‘Giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa’ e arriva direttamente dalla cultura gastronomica romana, anzi per l’esattezza trasteverina. Siamo nel secondo dopoguerra, le famiglie più povere dovevano cercare di razionare il cibo per riuscire a sfamare tutta la famiglia, visto che i generi alimentari ancora scarseggiavano. Così preparare di giovedì gli gnocchi, intendiamo gli gnocchi di patate, era dovuto alla necessità di mangiare un piatto sostanzioso ed energetico, che ‘riempisse’ lo stomaco il più possibile in vista del giorno successivo, il venerdì, che per la tradizione cattolica è “di magro”, cioè prevede il digiuno o almeno l’astensione dal consumo della carne. E a Roma infatti il venerdì si mangiavano piatti a base di pesce, come ceci e baccalà, che ancora oggi troviamo in molte trattorie romane ed è un’altra prelibatezza da provare, appena tornerete a Roma. Il sabato invece si macellava la carne e chi non si poteva permettere di comprare i tagli più nobili come filetti, cosce o bistecche, comprava il “quinto quarto”, ovvero gli scarti dell’animale come le interiora e la trippa, che grazie alle sapienti mani delle donne di casa e alla loro inventiva venivano cucinati e trasformati in piatti così prelibati da entrare a far parte, a tutti gli effetti, della tradizione culinaria romana doc!
Amos Costa
Amos Costa
2025-08-31 06:20:56
Numero di risposte : 23
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Gli gnocchi quindi, preparati con patate, acqua e farina e, a Roma, conditi col sugo di pomodoro, un piatto economico e allo stesso tempo sostanzioso, venivano preparati di giovedì, giorno a metà settimana che precede il digiuno del venerdì, giornata in cui era consentito consumare solo pesce e legumi. L’origine di questa espressione risale al Dopoguerra, quando le risorse scarseggiavano e c’era la necessità di razionare le provviste, per avere un’alimentazione equilibrata nel corso della settimana. Allo stesso tempo, questa usanza di cadenzare le pietanze consentiva anche di rispettare la tradizione cristiana dei “giorni di magro” — ovvero senza carne — in occasione del venerdì. Si tratta di un modo di dire tipicamente romano, che per la verità recita “Giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa“.
Felicia Vitali
Felicia Vitali
2025-08-31 05:43:01
Numero di risposte : 20
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Giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa ha origine a Trastevere – un quartiere di Roma – dal bisogno delle classi più povere di organizzare al meglio i pasti settimanali. Il detto popolare suggerisce una regola per razionare il cibo nel rispetto della tradizione religiosa cattolica. Giovedì gnocchi perché erano un pasto ricco ed economico, calorico e abbondante, che permetteva di “riempire la pancia” e affrontare “il venerdì di magro”, di digiuno, in cui ci si doveva astenere dal consumo di carne. Durante il dopoguerra, la scarsità di provviste e la necessità di risparmiare, rafforzò questa scansione dei pasti.
Lidia Bianchi
Lidia Bianchi
2025-08-31 04:54:05
Numero di risposte : 22
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Giovedì gnocchi è un detto popolare che ha origine nel dopoguerra italiano, quando le massaie offrivano un piatto sostanzioso in vista del digiuno del venerdì. L'espressione "Giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa" risale al primo dopoguerra e si fa riferimento a quanto le massaie si dovevano ingegnare per ottimizzare ciò che "passava il convento". Gli gnocchi del giovedì infatti erano un piatto sostanzioso e calorico indispensabile per affrontare il menu del giorno seguente che di norma era nettamente più scarso e leggero, vedremo più avanti perché. Gli gnocchi erano preparati con patate bollite, farina e, se disponibili, le uova; il condimento era semplice: sugo di pomodoro fatto in casa. Insomma questa suddivisione del menù settimanale, antesignana del meal prep di oggi, era pensata per offrire il giovedì un piatto nutriente e calorico alla famiglia che il giorno successivo avrebbe dovuto mangiare poco o comunque piatti poco sostanzioni per questioni religiose.