Che tipo di vino è il Marsala?

Iacopo Piras
2025-07-26 14:10:06
Numero di risposte
: 18
Il Marsala è classificato come vino liquoroso, ovvero ottenuto con l'aggiunta di alcol per elevarne la gradazione e favorirne la stabilità.
Il Marsala "Vergine" viene prodotto senza utilizzo di "concia", gli altri due tipi sono invece "conciati".
L'innalzamento del grado alcolico della base è ciò che fa del Marsala un vino liquoroso, ciò avviene con l'addizione di semplice alcol etilico.
Con l'aggiunta di alcol, mosto cotto e mistella, che insieme formano appunto la "concia", si ottiene la produzione del Marsala "fine" e del "superiore".
Le specifiche uve utilizzate e la diversa composizione della concia determinano il colore, che può essere "oro" o "ambra", in relazione all'aggiunta di mosto caramellizzato, o "rubino" nel caso in cui siano state usate uve rosse.
Il grado zuccherino può essere "secco", quando gli zuccheri sono inferiori a 40 g/litro, "semisecco" per valori tra 40 e 100 g/litro, e "dolce" per valori maggiori di 100 g/litro.

Ione Testa
2025-07-26 11:22:04
Numero di risposte
: 13
Il Marsala è un vino liquoroso generalmente prodotto con un metodo di affinamento simile al solera dello Sherry.
Può essere secco, semisecco o dolce.
La prima tipologia è quella classica, asciutta, senza compromessi, per veri intenditori, con decise note tostate, ossidative, eteree, specialmente nella variante Vergine, che è priva di mistelle aggiunte e riposa in cantina almeno 6 anni.
Semisecco e dolce sono i vini Marsala più morbidi, per tutti, più caramellati, vellutati, di buona pungenza ma carezzevoli, canditi e agrumati, con note ossidative e tostate evidenti ma smussate.
Dal paglierino all'ambrato a seconda dell'affinamento e della conciatura, i vitigni utilizzati in prevalenza per il Marsala sono a bacca bianca come il Grillo e il Catarratto, mentre più raro è il ricorso a uve rosse come il Nero d'Avola e il Perricone, che regalano un prodotto granato o aranciato.

Tristano Moretti
2025-07-26 10:08:56
Numero di risposte
: 10
Il Marsala è un vino liquoroso che deve la sua notorietà a due mercanti inglesi, i fratelli Woodhouse, che nel 1770, durante un viaggio in Sicilia per affari, scoprirono questo vino che ricordava gli Sherry, i Porto, i Madera e che avrebbe potuto trovare mercato in madrepatria.
La prima distinzione da fare riguarda la colorazione: viene prodotto nei colori Oro, Ambra e Rubino.
Per le prime due varietà vengono usati i vitigni Grillo, Catarratto, Inzolia, Damaschino e Nero d’Avola; per la varietà Rubino vengono impiegate principalmente Perricone, Calabrese e Nerello Mascalese.
Il Marsala è classificato in base al colore, alle caratteristiche e al tipo di invecchiamento e anche in base al contenuto zuccherino.
Rubino: ha colore rosso rubino che con l’invecchiamento acquisisce riflessi ambrati;
Oro: è dotato di colore dorato più o meno intenso;
Ambra: ha colore giallo ambrato più o meno intenso.
Secco: con zuccheri riduttori inferiori a 40 g/l;
Semisecco: con zuccheri compresi tra 40 e 100 g/l;
Dolce: con zuccheri superiori a 100 g/l.
Leggi anche
- Chi ha inventato il Marsala in Sicilia?
- Quando si beve il Marsala?
- Come si degusta il Marsala?
- Perché Marsala è famosa?
- Quale città siciliana ha dato nome a un vino?
- Perché Marsala si chiama così?
- Che cos'è il Marsala Vecchio Florio?
- Dove si usa il Marsala in cucina?
- Come si può utilizzare il vino marsalato in cucina?