Come usare la santoreggia?

Marino Lombardo
2025-07-30 11:03:43
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: 13
La santoreggia è ottima per raffinare patate, verdure alla griglia o piatti di funghi, è possibile usarla anche sulle insalate e per la preparazione di insaccati.
La santoreggia ha un sapore davvero molto intenso, quindi è bene evitare di usarne troppa.
Inoltre, solo durante la cottura essa sprigiona tutto il suo gusto e profumo.
Fa inoltre coppia perfetta con i fagioli.
Basta far bollire un paio di cucchiaini di santoreggia, lasciare riposare per almeno 5 minuti e il gioco è fatto.

Sarah De luca
2025-07-30 10:52:43
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: 11
Ottima per dare sapore a carni bianche, pesci e verdure grigliate, la santoreggia può essere utilizzata per creare un olio aromatico molto profumato, basta lasciarla marinare in un buon olio extra vergine di oliva e poi usarlo a crudo per condire. Il consiglio del nostro chef: la santoreggia si sposa molto bene per esaltare il gusto di funghi porcini e legumi, usandola fresca e da cruda, sminuzzata. La santoreggia vanta anche proprietà benefiche: contiene vitamina A, C e alcune vitamine del gruppo B, rame, ferro, zinco, magnesio ed è utile per il suo potere antinfiammatorio e antibatterico. Iniziamo preparando la salsa balsamica: in un pentolino, versare l'aceto balsamico e lo zucchero, portare tutto a ebollizione finché il liquido non si sarà ridotto del 50%, ottenendo così una salsa. Per il tortino: in una padella far scaldare del buon olio extra vergine di oliva, aggiungere la cipolla tagliata a cubetti e farla imbiondire, quindi unire i funghi porcini e far rosolare tutto insieme. Una volta cotti, frullarli aggiungendo la santoreggia per fargli prendere il profumo. Per la fonduta di parmigiano: mentre il tortino sta terminando la sua cottura, iniziamo a preparare la fonduta. Il consiglio dello chef: per la salsa balsamica, meglio usare un dosatore con beccuccio per un effetto finale perfetto.

David Palmieri
2025-07-30 10:22:22
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: 13
La santoreggia si può usare sia fresca che essiccata e, in entrambi i casi, ha un piacevole sapore che si avvicina a quello del timo, della maggiorana e del limone. Puoi aggiungerla quindi nella cottura delle tue zuppe invernali, ma anche quando salti in padella ceci, fagioli, fagiolini o lenticchie. Un ottimo abbinamento è anche quello tra santoreggia e carne rossa, soprattutto si sposa bene con carni dal sapore spiccato che necessitano di intingoli e cotture prolungate. La santoreggia fresca è ottima nelle insalate fredde, soprattutto quelle che coinvolgono i legumi, scegliendo le foglie più giovani e tenere, ma è ideale anche per saltare in padella verdure e, di nuovo, legumi di ogni tipo. Da essiccata, invece, c’è solo l’imbarazzo della scelta su come utilizzarla: la puoi aggiungere ai ragù e agli stufati, ma anche a minestre, passati e zuppe per rendere il piatto più balsamico e saporito. Devi prestare solo attenzione al dosaggio: la santoreggia, soprattutto essiccata, ha un sapore davvero molto intenso, quindi usane pochissima per volta e, in caso, aumenta il dosaggio gradualmente se vuoi sentirne maggiormente le note. Puoi usare la santoreggia anche per insaporire sughi e creare salse, sia di accompagno per la pasta sia per carne o contorni come i funghi.

Ethan Vitali
2025-07-30 09:48:35
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: 11
La santoreggia ha un aroma tipicamente mediterraneo.
Può essere utilizzata per molti piatti: antipasti, condimenti per insalate, bruschette, focacce, pizze, torte salate, pasta, pollame, ragù bianchi, melanzane, peperoni, zucchini, fave, lenticchie, ceci.

Concetta Donati
2025-07-30 06:24:53
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: 12
La santoreggia si abbina molto bene a piatti di carni rosse dal sapore spiccato e che necessitano di intingoli e cotture prolungate. Si può usare come erba aromatica negli arrosti, come insaporitore negli stufati e negli spezzatini. Alle carni bianche, più delicate, dona un sapore fresco e balsamico. Il suo aroma limonoso si abbina bene anche a pesce e crostacei.
Insieme alle uova, ai formaggi, permette di dare quel sentore balsamico e fresco, tutto mediterraneo. Un altro uso classico della santoreggia è quello di abbinarla ai legumi. Ceci, fagioli, fagiolini, lenticchie: provate a cuocerli in acqua e poi farli semplicemente passare in poco olio con della santoreggia fresca. Potete anche impiegarla in insalate fredde di legumi, scegliendo le foglie più giovani e tenere.
In inverno, potete aggiungerla ai ragù e agli stufati di legumi, si può impiegare secca per la preparazione di minestre, passati e zuppe. In estate si può usare nelle torte salate, nelle insalate di verdure. Aggiungetela alla vostra pasta crudista o al poke, sia in versione classica, quindi con il pesce crudo, sia in versione vegana.
Provate la santoreggia da sola o insieme ad altre erbe aromatiche: abbinatela a salvia e rosmarino nelle grigliate estive, oppure alla lavanda per dare un tocco provenzale alle pietanze, o ancora alla menta per insaporire le verdure cotte. In una miscela, o anche sola, potete usarla per insaporire il tofu, oppure nella preparazione dei formaggi vegetali, come il caprino di anacardi.
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