Cosa si mangia per Pasqua in Sardegna?

Joshua De Angelis
2025-07-15 20:46:18
Numero di risposte
: 18
Il cibo rappresenta il territorio e quello della Sardegna descrive un luogo incantevole, selvaggio e verace con mille sfumature diverse tutte da scoprire. Gli antipasti sardi sono immancabili nei pranzi delle feste e variano in base alla zona e al gusto ricercato. Non possano mancare i carciofini sott’olio, le olive a scabecciu, gli asparagi sott’olio, salumi e formaggi tipici della Sardegna. Tutto questo accompagnato dal pane carasau, tostato e croccante. Un primo antipasto tipico sardo ha come protagoniste le melanzane arrostite e condite con olio, basilico, aglio e pomodoro tagliato a pezzetti. Ottime anche la padellata di carciofi e patate e le zucchine ripiene con poca cipolla, olio, sale, pepe e pangrattato. Più lunga la preparazione della panada, tipico piatto della Sardegna perfetto per il pranzo di Pasqua. Ha un gusto croccante fuori e un morbido ripieno all’interno. Tagliata a pezzetti sarà un antipasto perfetto da completare con gli insaccati sardi – prosciutto, guanciale, coppa o pancetta e la tipica limba bestia in budda. E oltre i salumi immancabili i formaggi, dal pecorino stagionato al casizolu fino al forte caglio di capretto. Se preferite gli antipasti di mare niente paura, ci sono tantissime ricette da gustare. Le cozze si prestano a svariate preparazioni. Alla marinara, gratinate, al pomodoro, al sugo piccante, allo zafferano o fritte. Tipiche anche le arselle al vermentino, in verde o in tegame. L’insalata di mare è una vera delizia e quasi mai possono mancare i gamberi fritti, con pomodori, in padella piccanti.

Franca D'angelo
2025-07-03 01:24:01
Numero di risposte
: 20
I dolci e i pani preparati durante la Settimana Santa sono squisiti e particolarissimi.
Durante la Pasqua, tradizionalmente le donne erano abituate a cucinare piatti tipici locali, ma soprattutto a preparare pani e dolci da mangiare in famiglia e durante le celebrazioni e gli eventi della Settimana Santa.
Un ingrediente che non manca mai e, come anche in altre parti di Italia, rappresenta per eccellenza la Pasqua è l'uovo, simbolo di rinascita, quindi molto significativo e molto utilizzato nelle ricette delle festività Pasquali.
Sulle tavole e nelle case della Sardegna in tempo di Pasqua non possono mancare i tanti dolci tipicamente pasquali e alcuni pani tradizionali.
I dolci della Pasqua in Sardegna Pardulas – Conosciute anche con altri nomi, sono delle piccole crostatine ripiene di ricotta, uvetta e aromi vari.
Pabassinas – Uno dei dolci pasquali più classici della Sardegna, sono delle paste che assomigliano a grossi biscotti, i principali ingredienti sono farina, strutto, uova, uvetta, mandorle grattugiate o talvolta anche noci.
Tra i dolci tipici della Pasqua sarda vanno ricordati il torrone e i buonissimi amaretti, molto diversi dagli amaretti del nord Italia, sono morbidi, grandi e in alcune località piatti.
I pani della Pasqua in Sardegna Sa pippia – Un pane dal sapore magico, ha la forma di una piccola bambola, con sette gambe, ognuna delle quali rappresenta un giorno della Settimana Santa.
Una vacanza in Sardegna a Pasqua, non deluderà neanche dal punto di vista gastronomico, Oltre alle meraviglie naturalistiche, alle processioni molto sentite e tipiche in tutta la Sardegna anche il palato avrà la sua soddisfazione, mangiando i buonissimi dolci e pani sardi.

Olimpia Bruno
2025-07-03 01:22:00
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: 11
In Sardegna per Pasqua si mangia la panada, un piatto in cui il pane la fa da padrone, è un secondo che si presenta come un contenitore di pane riempito di carne di anguilla, agnello o maiale. Un nome ostico che, in realtà, nasconde un buonissimo pane di semola che mani pazienti trasformano in bellissimi “cestini” decorati con un uovo al centro, si tratta dei coccoi cun s’ou. Se vogliamo pensare a un primo, oltre ai classici e famosissimi culurgiones, possiamo preparare i malloreddus, conchiglie rigate che si possono condire con molti sughi e tanta fantasia. Chiamato dagli isolani “s’angioni arrustu”, l’agnello arrosto è il protagonista assoluto delle tavole pasquali in tutta Italia. Si tratta infatti di un dolce tipico con un cestino di pasta riempito di formaggio – solitamente ricotta – e poi aromatizzata, si tratta della pardula. Questa ricetta raggiunge la perfezione con la cottura sul camino ma preferiamo pensare alla variante in forno per essere riproducibile da tutti i nostri lettori.

Silverio Ferri
2025-07-02 22:40:45
Numero di risposte
: 19
Nel pranzo tipico pasquale sardo non possono mancare i caratteristici pani con l’uovo sodo, simbolo di rinascita, le pardulas, deliziose tartellette dolci come dessert, e in mezzo, come secondi piatti l’agnello, cotto come si preferisce, sua maestà il maialetto sardo, accompagnati da verdure fresche, sottoli, e un antipasto con salumi e formaggi sardi.
La pastasciutta, regina dei primi piatti, è sovente rappresentata da ravioli o culurgiones, conditi con semplice olio novello evo sardo e una spolverata di formaggio pecorino, piuttosto che con un denso sugo di pomodoro, sempre accompagnato da pecorino grattugiato o pecorino romano.
Si comincia servendo a tavola coccoi con s’ou, si tratta di pani con una o più uova sode, simbolo beneaugurale, deliziosi da vedere e ottimi da mangiare.
Dopo gli antipasti e la tradizionale pastasciutta si servono i secondi piatti, maialino da latte arrosto e agnello arrosto o cucinato secondo due antiche ricette.
Come dessert si consumano le pardulas, che contengono formaggio o ricotta fresche, zafferano, zucchero.
Un’alternativa alle pardulas è costituita da un antico dolce algherese il menjar blanc, mangiar bianco, di origine catalana.

Ercole Basile
2025-07-02 20:42:55
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: 14
Paese che vai, usanza che trovi.
Valga anche per la Pasqua e valga anche per la Sardegna, dove i piatti tradizionali della ricorrenza cristiana cambiano non solo tra coste e centro, ma talvolta anche di paese in paese.
Alcuni sono ormai diventati piatti consumati tutto l’anno, grazie alla facile reperibilità degli ingredienti e al loro gusto molto apprezzato, ma affondano le radici in usanze del passato strettamente legate alla ricorrenza pasquale.
Così, nonostante il crescente consumo di colomba e uova di Pasqua, ci sono alcuni piatti che non possono mancare nelle tavole dei sardi.
Il dolce al formaggio: la pardula o casadina.
Ricotta o formaggio, limone e zafferano.
Ormai nell’isola le formaggelle, come sono spesso conosciute fuori dall’isola, si trovano tutto l’anno, preparate sia dalle pasticcerie che nelle case, ma si tratta di un dolce pasquale.
Il classico: agnello arrosto.
È un grande classico della cucina italiana durante le ricorrenze pasquali.
In Sardegna, isola con una cultura agropastorale e che conta più di 3milioni di capi di ovini, l’agnello arrosto è simbolo della Pasqua ma anche di altre importanti ricorrenze.
Le frattaglie: sa tratalia.
Sempre agnello, ma questa volta in un piatto all’apparenza semplice, che richiama fortemente il senso di famiglia e condivisione: sa tratalia.
Incavagnettu carlofortino.
Il pane ripieno: sa panada.
La panada è un cestino di pane all’interno del quale gli ingredienti cucinano come fosse una pentola.
La più conosciuta è quella asseminese, a base di anguilla e patate, e quella di Oschiri, con carne di maiale.
Per Pasqua, invece, si prepara la panada con agnello e carciofi.
Il pane decorato: su coccoi cun s’ou e sa pippia cun s’ou.
L’antropologo Giovanni Lilliu definiva le maestre panificatrici delle “sacerdotesse di una religione della natura” tanto meravigliosa era ed è ancora oggi l’arte della panificazione nell’isola.
Su coccoi è una tipologia di pane di varie forme e grandezze.
Preparato con semola di grano duro e rifinito con preziose decorazioni, quello pasquale si caratterizza per la presenza dell’uovo.

Arcibaldo Sala
2025-07-02 20:36:29
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: 17
La cucina di Pasqua in Sardegna è ricca di piatti tradizionali che variano da zona a zona, ma tutti hanno in comune la preparazione di squisiti antipasti a base di salumi e formaggi, di pastasciutte della tradizione e di secondi piatti a base di agnello. Gli antipasti pasquali sono spesso a base di formaggi, salumi e prodotti da forno tradizionali. A tavola sono una gioia per occhi e palato casizolu e pecorino sardo. La pasta fresca e le minestre tradizionali sono protagoniste della Pasqua. Il piatto principale è quasi sempre a base di agnello o capretto, o anche anguille per chi non vuole rinunciare alla cucina di mare. I dolci pasquali sardi sono legati alla tradizione e alla simbologia della festività. Il dolce, a base di pasticceria tipica, viene accompagnato immancabilmente da un bicchierino di mirto.

Alighiero Lombardi
2025-07-02 20:18:23
Numero di risposte
: 14
Dai pani rituali, al classico agnello fino agli immancabili dolci, ecco alcune delle bontà che non possono mancare per l’occasione sulle tavole dei sardi. Partiamo dall’alimento essenziale, il pane: fiore all’occhiello della Sardegna è l’arte della panificazione e la preparazione di pani legati a specifiche ricorrenze. In occasione della Pasqua, ecco allora Su coccoi, pane di semola di grano duro di varie grandezze e forme, rifinito con preziose decorazioni e un uovo al centro. Un altro grande classico è la Panada, un cestino di pane al cui interno gli alimenti vengono cucinati come in una pentola. Per la Pasqua, la “Panada” si prepara con agnello e carciofi: l’agnello si cucina in umido mentre, a parte, si tagliano i carciofi a listarelle per poi farli saltare in padella con prezzemolo, aglio e una spruzzata di vino bianco. Tra le carni tipiche del periodo pasquale troviamo il capretto, fatto cuocere arrosto nel camino oppure allo spiedo, e l’agnello sardo IGP, simbolo della Pasqua, preparato secondo gustose idee culinarie: in umido, in umido con aglio, prezzemolo e cardi selvatici, cotto al forno con patate o con formaggio fresco di pecora. Infine, tra i dolci spiccano le Casadinas o Pardulas, ovvero le “Formagelle”, preparate in tutta l’isola, con varianti locali. Altre prelibatezze sono il croccante di mandorle, i Piricchitus, semplici dolci al limone, i Papassinas, dall’impasto di farina, uova, uva passa, strutto, noci tritate e/o mandorle, e, in Gallura e nel Logudoro, le Tiliccas, dolci dalle varie forme ripieni di mosto.