Chi ha inventato il carpaccio?
Erminia Rossetti
2025-08-30 23:34:56
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: 19
Il carpaccio è stato creato all’Harry’s Bar di Venezia dal fondatore del locale, Giuseppe Cipriani.
Era il 1950 e una fedele cliente, la contessa Amalia Nani Mocenigo, aveva fatto una richiesta particolare: niente carne cotta, che il medico le aveva vietato di mangiare.
Cipriani ebbe così l’idea di proporle un filetto di manzo tagliato a fettine sottilissime, come un prosciutto.
In quel periodo a Palazzo Ducale, poco distante dall’Harry’s Bar, era in corso la mostra di Vittorio Carpaccio.
Dato che il piatto di Cipriani, con il rosso della carne e il giallo della salsa, ricordava i colori delle opere del pittore rinascimentale, il patron dell’Harry’s Bar decise di chiamarlo come lui: carpaccio.
Oreste Caruso
2025-08-20 04:24:42
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: 28
Un dubbio forse ce l’ho… Sarà perchè è stato inventato per mia nonna Amalia?
Questo nome si deve a Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s bar.
Un giorno del 1950 preparò il piatto appositamente per un’amica quando seppe che i medici le avevano vietato di mangiare carne cotta.
Quell’amica era la contessa Amalia Nani Mocenigo, ossia mia nonna, la mamma di mia mamma.
In 1950 a Contessa named Amalia Nani Mocenigo visited the famous Harry’s Bar in Venice.
Having been advised by her doctor that she should avoid cooked meat, she asked the chef at Harry’s to come up with something she could eat.
Carpaccio was one of the most celebrated Venetian artists of the Quattrocento – or 15th Century – and he was particularly renowned for his vivid use of colour, and particularly reds.
Il colore della carne cruda ricordava i colori intensi dei quadri del pittore quindi fu facile decidere il nome per il nuovo piatto.
Antonina Russo
2025-08-15 05:24:50
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: 21
Nato a Venezia circa a metà del Novecento all'Harry's Bar da un'idea del fondatore del locale di Venezia, Giuseppe Cipriani, il carpaccio divenne in breve tempo l'ordinazione preferita di personaggi come Orson Welles o Ernst Hemingway.
Giuseppe Cipriani fu colui che inventò questo piatto.
Il termine carpaccio si è esteso non solo ai piatti di carne, ma a tutte quelle pietanze che venissero servite con un taglio sottile non superiore ai 3 o 4 mm di spessore.
Il carpaccio non è solo di carne.
Possiamo avere il carpaccio di pesce, il carpaccio di verdure, per esempio, di barbabietole, e il carpaccio di frutta, quando su un piatto disponiamo fettine di frutta fresca magari condite con limone e zucchero.
Claudia Palmieri
2025-08-06 06:55:52
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: 16
Il successo si raggiunga con le proprie opere, però appare quasi scontato: non a caso, la fama per alcuni pittori è arrivata in tutt’altro modo, legandosi guarda un po’ alla cucina.
Prendiamo di Vittore Carpaccio, pittore veneziano che deve la sua notorietà ad un piatto a lui intitolato, il “carpaccio’ appunto, creato a Venezia dal fondatore dell’ Harry’s Bar Giuseppe Cipriani.
Personaggio eclettico, dotato di grande intuizione e perspicacia, ha inventato un cocktail diffuso in tutto il mondo, il Bellini a base di prosecco e pesche bianche, ed un piatto che oggi ha assunto un significato che va oltre l’originale, segno inequivocabile di una fama riconosciuta.
Dopo un periodo iniziale, in cui questa pietanza a base di carne cruda ebbe un’accoglienza tiepida da parte dei clienti del suo ristorante, il successo fu tale che ben presto la ricetta fu copiata dai locali di tutto il mondo.
Essa consisteva in delle fettine sottili di manzo crude, accompagnate da una salsa maionese insaporita con Worcestershire sauce, limone e poco altro.
Interessante come l’amore dell’arte fosse testimoniata dal modo di versare la salsa sulla carne, definita dallo stesso Cipriani alla “Kandinsky”, ricordando uno degli esponenti della pittura astratta.
Elga Costa
2025-07-29 07:12:35
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: 23
Il carpaccio alla Cipriani è un secondo piatto fresco e aromatico della tradizione culinaria veneta.
Questa specialità è stata ideata da Giuseppe Cipriani, ristoratore e fondatore del celebre Harry’s Bar a Venezia.
Fu proprio a Venezia, nel 1950, in occasione di una mostra pittorica sull’artista veneziano Vittore Carpaccio che Cipriani realizzò per la prima volta questa ricetta, dedicandola al pittore stesso.
Pare che Cipriani inventò il carpaccio per andare incontro alle esigenze della contessa Amalia Nani Mocenigo, sua amica e cliente, alla quale i medici vietarono l’assunzione di carne cotta.
Da quel momento il termine carpaccio fu usato per indicare qualsiasi pietanza a base di fettine di carne o pesce crudi, diventando così una stuzzicante ispirazione per molti piatti gustosi come il carpaccio di manzo con rucola e grana o il carpaccio di pesce spada al pepe verde e rosa.
David Palmieri
2025-07-29 05:22:45
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: 24
Il carpaccio di manzo è nato all’Harry’s Bar di Venezia, per accontentare una richiesta di sangue blu. La storia fa risalire la nascita del carpaccio al 1950. Mentre nel Palazzo Ducale di Venezia è in corso la mostra del talentuoso pittore rinascimentale Vittorio Carpaccio, all’Harry’s Bar viene creato il carpaccio, per accontentare le richieste di una fedele cliente del ristorante, la contessa Amalia Nani Mocenigo, a cui il medico ha prescritto di non mangiare carne cotta. Il fondatore e patron di un luogo di culto, come l’Harry’s Bar di Venezia, non ha dubbi quando nel libro L’Angolo dell’Harry’s Bar, a proposito del suo carpaccio, scrive. Il suo segreto è nell’essere interamente svelato, nudo come mamma l’ha fatto.
Ogni volta che mangiamo un carpaccio quindi ricordiamoci di ringraziare Giuseppe Cipriani, la contessa Amalia Nani Mocenigo e un po’ anche Vittorio Carpaccio.
Donato Pellegrino
2025-07-29 04:57:09
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: 22
Il carpaccio è nato nel 1950 e la sua origine si attribuisce a Giuseppe Cipriani, imprenditore e proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, oggi storico bar divenuto patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.
Giuseppe Cipriani inventò un piatto per la contessa e sua amica Amalia Nani Mocenigo, la quale, sotto consiglio medico, non poteva mangiare carne cotta.
L’amico allora decise di inventare per lei un piatto a base di carne cruda arricchito con salse e altri ingredienti in grado di coprire in modo equilibrato il sapore della carne cruda.
Rita Marchetti
2025-07-29 04:27:55
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: 16
Anno 1950, località Venezia Harry’s Bar.
La leggenda narra che Giuseppe Cipriani per stupire la contessa Amalia Nani Mocenigo propone un piatto a base di carne cruda.
Fu subito un successo poiché la proposta iniziava con un’accurata scelta delle materie prime, mancava solo il nome.
In quel periodo Venezia era inondata da una mostra particolare del pittore Vittore Carpaccio e il tratto comune dell'esposizione era un colore intenso, audace, a tratti egoista.
Insomma, le stesse identiche caratteristiche del piatto.
Cipriani sceglie di raccontare il carpaccio con una massima perfetta capace di sottolineare il forte carattere.
Maristella Pellegrini
2025-07-29 03:32:24
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: 23
L’origine del carpaccio risale al 1950, quando Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, inventò, per particolari esigenze alimentari, un piatto per la contessa Amalia Nani Mocenigo, sua amica. Come è nato il carpaccio? Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima. Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile. La carne da sola era un po’ insipida; ma c’era una salsa molto semplice che chiamo “universale” per la sua adattabilità alla carne e al pesce. Ne misi una spruzzatina sul filetto e, in onore del pittore di cui quell’anno a Venezia si faceva un gran parlare per via della mostra e anche perché il colore del piatto ricordava certi colori dell’artista, lo chiamai carpaccio.
Claudio Cattaneo
2025-07-29 02:54:14
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: 19
La ricetta venne inventata nel 1963 da Giuseppe Cipriani, proprietario dell'Harry's Bar di Venezia.
Il nome del piatto si deve Giuseppe Cipriani, proprietario dell'Harry's Bar di Venezia,
che un giorno del 1963 preparò il piatto, a base di carne cruda, appositamente per un'amica, la contessa Amalia Nani Mocenigo,
quando seppe che i medici le avevano vietato la carne cotta.
Come è nato il carpaccio?
Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima.
Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile.