Perché il carpaccio si chiama carpaccio?
Marcella Milani
2025-07-18 16:19:34
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: 28
Pare che il nome “carpaccio” sia stato coniato da un barista, tal Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia. La stessa logica lo portò a battezzare con il nome di Vittore Carpaccio, pittore veneziano del quindicesimo secolo, il piatto di carne tagliata a fette sottili e condita con maionese leggera sgocciolata sulla superficie. Il contrasto tra il rosso della carne e il giallo chiaro, quasi bianco, della maionese ricordarono al fantasioso barista le tele di questo pittore e gliene affibiò il nome. Correva l’anno 1950, quando l’albese venne così rivisitata e ribattezzata e da allora il suo nuovo nome è divenuto familiare.
Nunzia Martini
2025-07-10 15:54:01
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: 20
Il nome del piatto si deve Giuseppe Cipriani, proprietario dell'Harry's Bar di Venezia, che un giorno del 1963 preparò il piatto, a base di carne cruda, appositamente per un'amica, la contessa Amalia Nani Mocenigo, quando seppe che i medici le avevano vietato la carne cotta. Il nome venne dato in onore del pittore Vittore Carpaccio, poiché a Cipriani il colore della carne cruda ricordava i colori intensi dei quadri del pittore, delle cui opere si teneva in quel periodo una mostra nel Palazzo Ducale di Venezia. Secondo alcuni il quadro del Carpaccio che avrebbe ispirato Cipriani sarebbe la Predica di santo Stefano. Se voi sfilettate della carne cruda, naturalmente freschissima e tagliata in fettine leggere come fosse un prosciutto, eccovi il carpaccio. Come è nato il carpaccio? Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima. Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile. La carne da sola era un po’ insipida; ma c’era una salsa molto semplice che chiamo universale per la sua adattabilità alla carne e al pesce. Ne misi una spruzzatina sul filetto e, in onore del pittore di cui quell’anno a Venezia si faceva un gran parlare per via della mostra e anche perché il colore del piatto ricordava certi colori dell’artista, lo chiamai carpaccio. Il 1963 è indicato anche in Alessandro Marzo Magno, Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo, Milano, Garzanti, 2015, p. 325.
Sue ellen Ricci
2025-07-10 15:51:02
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: 22
L’origine del carpaccio risale al 1950, quando Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, inventò, per particolari esigenze alimentari, un piatto per la contessa Amalia Nani Mocenigo, sua amica.
E il nome?
Giuseppe Cipriani l’ha scelto in onore del celebre pittore Vittore Carpaccio (1455-1526), che in quel periodo era protagonista di una mostra al Palazzo Ducale di Venezia.
Pare infatti che al proprietario dell’Harry’s Bar, il colore della carne cruda ricordasse proprio i toni intensi dei quadri del pittore.
Come è nato il carpaccio?
Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima.
Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile.
La carne da sola era un po’ insipida; ma c’era una salsa molto semplice che chiamo “universale” per la sua adattabilità alla carne e al pesce.
Ne misi una spruzzatina sul filetto e, in onore del pittore di cui quell’anno a Venezia si faceva un gran parlare per via della mostra e anche perché il colore del piatto ricordava certi colori dell’artista, lo chiamai carpaccio.
Marieva Riva
2025-07-10 14:32:48
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: 19
Il carpaccio è stato creato all’Harry’s Bar di Venezia dal fondatore del locale, Giuseppe Cipriani. Era il 1950 e una fedele cliente, la contessa Amalia Nani Mocenigo, aveva fatto una richiesta particolare: niente carne cotta, che il medico le aveva vietato di mangiare. Cipriani ebbe così l’idea di proporle un filetto di manzo tagliato a fettine sottilissime, come un prosciutto. In quel periodo a Palazzo Ducale, poco distante dall’Harry’s Bar, era in corso la mostra di Vittorio Carpaccio. Dato che il piatto di Cipriani, con il rosso della carne e il giallo della salsa, ricordava i colori delle opere del pittore rinascimentale, il patron dell’Harry’s Bar decise di chiamarlo come lui: carpaccio.
Baldassarre Leone
2025-07-10 13:54:17
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: 20
Il carpaccio è stato ideato in occasione di una mostra dedicata al pittore V. Carpaccio nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia.
Vocabolario on linecategoriecarpaccio carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia].
Noemi Greco
2025-07-10 13:41:15
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: 21
Il carpaccio di manzo è nato all’Harry’s Bar di Venezia, per accontentare una richiesta di sangue blu. Come nasce il nome del carpaccio Da amante dell’arte, Giuseppe Cipriani sceglie di dare alla ricetta il nome di Carpaccio, in omaggio al pittore Vittorio, da cui si lascia ispirare anche per la costruzione del piatto. Il rosso della carne, condito con gocce di salsa, vuole ricordare le tinte usate nei quadri del Carpaccio. Ogni volta che mangiamo un carpaccio quindi ricordiamoci di ringraziare Giuseppe Cipriani, la contessa Amalia Nani Mocenigo e un po’ anche Vittorio Carpaccio. La storia fa risalire la nascita del carpaccio al 1950. Mentre nel Palazzo Ducale di Venezia è in corso la mostra del talentuoso pittore rinascimentale Vittorio Carpaccio, all’Harry’s Bar viene creato il carpaccio, per accontentare le richieste di una fedele cliente del ristorante, la contessa Amalia Nani Mocenigo, a cui il medico ha prescritto di non mangiare carne cotta.
Giordano Fontana
2025-07-10 12:27:46
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: 23
Il carpaccio è un piatto a base di carne cruda inventato da Giuseppe Cipriani, fondatore, nel 1931, dell´Harry´s bar, un locale storico di Venezia.
Il carpaccio, come ha raccontato Arrigo Cipriani, figlio di Giuseppe, nel libro “Il mio Harry´s bar”, è nato perché alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano imposto una dieta che le vietava la carne cotta.
Così Cipriani senior pensò di affettare sottilissimo un filetto da mangiare crudo con una salsina.
In quei giorni a Venezia c’era una mostra di Carpaccio, e il piatto ricordava i colori del pittore.
La ricetta prese il suo nome: Carpaccio.
Giordano Conti
2025-07-10 11:33:44
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: 17
Carpaccio, un po' di storia
Nato a Venezia circa a metà del Novecento all'Harry's Bar da un'idea del fondatore del locale di Venezia, Giuseppe Cipriani, il carpaccio divenne in breve tempo l'ordinazione preferita di personaggi come Orson Welles o Ernst Hemingway.
Il carpaccio è un piatto freddo di carne cruda tagliata sottilissima e servita su un piatto con condimento di olio e limone per “cuocerla” ed insaporirla un po’.
Nel tempo, il termine carpaccio si è esteso non solo ai piatti di carne, ma a tutte quelle pietanze che venissero servite con un taglio sottile non superiore ai 3 o 4 mm di spessore.
Ma quanti conoscono la storia del carpaccio, tutte le sue versioni alternative e le curiosità che circondano questo piatto simbolo della cucina italiana.
Ecco cinque cose che forse non sapevate sul carpaccio.