Qual è la storia dello zampone?
Oretta Sala
2025-07-28 03:32:10
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: 28
Lo zampone è una leggenda fin dalla nascita. Si racconta che risalga al 1511, durante l’assedio delle truppe di papa Giulio II Della Rovere al castello di Mirandola, vicino a Modena. Gli assediati furono costretti ad uccidere numerosi suini per non farli cadere nelle mani nemiche. Bisognava quindi escogitare un sistema per conservare queste grandi e preziose quantità di carne. L’idea di uno dei cuochi di Pico Della Mirandola fu quella di insaccarle nelle zampe dei maiali, creando così l’antenato dell’attuale zampone. È proprio nel XIX secolo che il nome del prodotto, fino a quel momento chiamato Zampetto, vira su Zampone, e forse a coniarlo è il ghiotto musicista Gioacchino Rossini in una lettera del 1838 a un salumiere modenese, in cui chiede sei cappelli da prete, quattro zamponi e quattro cotechini, il tutto della più delicata qualità.
Vittoria Grasso
2025-07-17 11:47:59
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: 29
La sua nascita viene fatta risalire all’inverno tra il 1510 e il 1511, nel corso dell’assedio portato da un papa guerriero, Giulio II della Rovere, alla cittadella di Mirandola.
Leggenda vuole che i cuochi della fortezza, resisi conto della imminente sconfitta, per evitare che i loro maiali cadessero nelle mani dei papalini, decisero di infilarne la carne all’interno delle zampe disossate degli animali stessi.
Lo Zampone è un insaccato tipico della provincia di Modena, antica cittadina situata nella regione italiana dell’Emilia-Romagna.
La specialità nacque, orientativamente, nel ‘500.
Durante i secoli conobbe un crescente successo, fino ad ottenere, nel 1999, un riconoscimento ufficiale da parte della Comunità Europea che si sostanziò nell’assegnazione del Marchio IGP.
Nel 1999 l’Unione Europea ha assegnato allo Zampone Modena il marchio di origine IGP, riconoscendo legalmente le specifiche caratteristiche della specialità, il suo legame con una determinata zona di produzione e, in definitiva, l’unicità del suo valore.
Anna Galli
2025-07-17 10:23:42
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: 24
La storia dello zampone è abilmente impastata con la leggenda.
Come spesso accade quando non si hanno notizie certe, la nascita dello zampone viene concordemente fatta risalire al 1511.
In quel tempo le truppe di Papa Giulio II Della Rovere assediano Mirandola, presso Modena: la patria di Giovanni Pico della Mirandola, alleata fedele della Francia.
Verso la fine dell’assedio i mirandolesi erano stremati dalla fame, restavano loro soltanto i maiali.
Non macellarli era un peccato: significava regalarli al nemico, ormai prossimo ad entrare in città.
L’idea giusta non venne a Pico della Mirandola, ma venne a un suo cuoco: “Macelliamo gli animali, e infiliamo la carne condita in un involucro formato dalla pelle delle sue zampe, così non marcirà, e la potremo conservare e cuocerla più avanti”.
Il 20 gennaio del 1511 i mirandolesi capitolarono, ed il primo zampone venne mangiato in gran parte dalle truppe papali.
Mentre sull’involucro dello zampone, così come sulla sua storia, non ci sono dubbi (il sacco è sempre stato costituito dalla pelle della zampa anteriore del maiale), la ricetta dell’impasto ha subito nel tempo parecchie modifiche.
Annalisa Sanna
2025-07-17 07:09:52
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: 24
Le origini dello zampone risalgono al 1511.
Secondo la tradizione nasce durante l’assedio di Mirandola (Modena) da parte delle truppe di Papa Giulio II: ai mirandolesi, stremati dalla fame e ormai prossimi all’invasione, restavano solo i maiali e piuttosto che regalarli al nemico, decisero di macellarli tutti e di conservare le carni nelle zampe e nella cotenna degli animali.
Si dice che l’idea sia venuta al filosofo Pico della Mirandola.
Il legame tra Zampone, feste di Natale e Capodanno deriva dall’usanza contadina di macellare il maiale a partire dal giorno di Santa Lucia (13 dicembre).
Tra i prodotti del maiale che non necessitano di un processo di stagionatura, lo Zampone è sempre stato considerato un prodotto particolarmente pregiato.
Veniva quindi riservato proprio per le feste, accompagnato dalle altrettanto pregiate lenticchie.
Cirino Pagano
2025-07-17 06:14:25
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: 23
Un’antica tradizione racconta che i cittadini di Mirandola, in previsione dell’annunciato ed imminente assedio minacciato da Papa Giulio I della Rovere, avessero trasferito all’interno delle mura cittadine tutti i capi suini del territorio per evitare che le preziose carni di maiale finissero nelle mani dei futuri assalitori.
Il cuoco di corte dei Pico, forse dietro suggerimento di Francesca Trivulzio, da poco tempo nominata Reggente della Signoria, ebbe un’idea meravigliosa: perché non riempire le zampe anteriori dei maiali, ovviamente private delle ossa e delle cartilagini, con le carni migliori, adeguatamente condite con sale e spezie, dei tanti maiali sacrificati per motivi bellici?
L’idea piacque a tutti e fu attuata: da quel giorno, almeno nel mirandolese, gli zampetti anteriori dei maiali divennero i “contenitori” di quello che in seguito sarà chiamato lo “zampone”, che forse, a quei tempi, non portava questo nome.
E così, sempre secondo l’antica tradizione, nacquero alla Mirandola i primi zamponi e lo stesso Papa Giulio I, dopo essere entrato vittorioso nella città di Mirandola attraverso una vistosa breccia nelle mura, ebbe l’opportunità e la fortuna di assaggiare, come diremmo oggi, in anteprima mondiale, il celebre zampone mirandolese.
Ma è certo che se anche la storia non risponde alla realtà dei fatti, ai mirandolesi la tradizione piace e tutti non esitano a dire che il vero zampone è davvero nato alla Mirandola per merito di una Contessa, di un cuoco intelligente e di un Papa molto guerriero e un po’ goloso.
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