Perché si chiama fegato?
Danilo Silvestri
2025-07-30 21:47:36
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: 22
Di una persona coraggiosa si dice normalmente che ha fegato.
Il fegato infatti ha sempre rappresentato un simbolo di coraggio e di forza fisica.
Per gli antichi greci era la sede della forza, della caparbietà e delle passioni, particolarmente dell'amore sensuale e dell'ira.
Sull'argomento esiste anche un mito, quello del titano Prometeo che coraggiosamente rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini.
Manfredi Bruno
2025-07-23 02:13:15
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: 17
Il termine “fegato” è più probabilmente stato inventato da cuochi e camerieri delle tabernae che pullulavano a Roma e in molte parti dell’impero. “Fegato” è infatti la trasposizione abbreviata del più completo jecur ficàtum, termine con cui i latini indicavano una pietanza a base di “fegato (jecur) di animale ingrassato coi fichi (ficàtum)”. Per risparmiar tempo, è verosimile che cuochi e camerieri abbreviassero jecur ficàtum nel più snello ficàtum. Col tempo, jecur è caduto in disuso e ficàtum è stato adottato anche in ambito medico-scientifico. Il passaggio da ficàtum a fégato è un tipico esempio di ritrazione dell’accento, fenomeno ben noto a chi studia etimologia e linguistica.
Tosca Moretti
2025-07-12 12:36:49
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: 22
Il fegato è una ghiandola fondamentale per il metabolismo umano, la più grande del nostro corpo.
È collegata all’apparato digerente e svolge numerose funzioni non solo utili alla digestione degli alimenti, ma anche alla difesa dell’organismo e all’eliminazione delle sostanze tossiche.
Il fegato è una ghiandola di grandi dimensioni connessa all’apparato digerente e composta da quattro lobi.
Il fegato è una ghiandola e fa parte quindi del sistema endocrino, che sovrintende alla produzione degli ormoni, sostanze essenziali a diverse funzioni.
In particolare, il fegato produce la bile, essenziale alla digestione dei grassi.
Italo Costa
2025-07-12 12:31:13
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: 21
Il nome ‘fegato’ significa letteralmente qualcosa come ‘ficàto’ (ficatum), e in effetti descriveva una sorta di foie gras che i Romani copiarono dai Greci, presso i quali aveva il nome di sykotón (sŷkon è ‘fico’): fegato di oche ingrassate a fichi, che pare fosse una delle grandi delizie dell’antichità.
L’esito è sorprendente: tanto celebre diventa il ficatum in età imperiale da finire per scalzare completamente, e in tutta la vasta area delle lingue neolatine, il precedente latino iecur, che aveva onorevolmente servito la lingua indicando per secoli il fegato, a partire da una radice indoeuropea.
Da un lato l’italiano è una lingua che di carisma culinario ne sa qualcosa, e quindi per sprezzatura non dovremmo alzare un sopracciglio, dall’altro non possiamo fingere che non sia quasi incredibile — come se di qui a pochi secoli i nostri discendenti andando dal medico potessero chiedere un antiacido perché hanno male al lampredotto.
In questo paragrafo si può evincere che il fegato chiamato così perché Romani e Greci mangiavano il fegato di oche tratta dagli allevamenti. (Peraltro la spiegazione del passaggio fonetico da ficàtum a fégato è tutt’altro che liscia, e ha affaticato molti linguisti).
Il nome ‘fegato’ deriva dal latino (iecur) ficàtum ‘(fegato) ficato, ingrassato coi fichi’, modellato sull’omologo greco hêpar sykotón.
Paola Parisi
2025-07-12 10:01:13
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: 26
Il termine jecor ficatum, cioè fegato coi fichi, attraversando tempo e trasformazioni linguistiche, divenne fegato.
Proprio dai fichi sembrerebbe aver tra l’altro tratto il nome giunto ai giorni nostri.
Già nell’antica Roma il fegato era servito con i fichi, lo stesso accadeva nella cucina bizantina.
Giacobbe De rosa
2025-07-12 09:48:15
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: 17
Il più grosso organo ghiandolare annesso all’intestino, presente nei vertebrati e disposto, nell’uomo, trasversalmente nella parte superiore dell’addome.
ha colorito rosso bruno, pesa circa 1500 g nell’adulto, e ha molteplici funzioni indispensabili alla vita: produce la bile; determina importanti modificazioni metaboliche intervenendo nel metabolismo dei grassi, degli zuccheri, delle proteine e nel ricambio di molti ormoni; sintetizza alcune delle proteine del plasma sanguigno tra cui il fibrinogeno e la protrombina; svolge inoltre un’importante attività disintossicante.
fegato fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento].
Il fegato d’animale macellato: un chilo, un piatto di f.; f. arrosto; f. di vitello, di maiale; f. alla veneziana; f. alla cacciatora; pasticcio di f. d’oca
fegato fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»;
il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento].
In origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi».
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