Quanti tipi di robiola ci sono?
Ausonio Caputo
2025-09-06 16:03:17
Numero di risposte
: 8
Con il nome robiola si indicano varietà di formaggi abbastanza diversi tra loro. Le due principali regioni produttrici di robiola sono Piemonte e Lombardia. La robiola piemontese ha invece forma rotonda. Per i lombardi la robiola è un formaggio crudo, a pasta molle, tipico della zona delle Prealpi. La tipica robiola lombarda ha una forma a mattonella quadrata oppure rettangolare. In Lombardia esistono anche robiole piccanti, come quelle maturate nelle grotte percorse da correnti d’aria di Introbio e della Valsassina. Le diverse varietà di robiola richiedono un tipo di conservazione diversa: le robiole fresche vanno servite poco prima di essere consumate, mentre quelle piccanti danno il meglio di sé a temperatura ambiente.
Ettore Negri
2025-09-01 06:22:48
Numero di risposte
: 18
La Robiola Nonno Nanni è un formaggio fresco estremamente facile da spalmare e dal sapore intenso e gradevole.
Robiola Nonno Nanni è disponibile al banco gastronomia, al banco frigo nella pratica vaschetta da 100g o bipack da 100gX2.
Da provare anche nelle versioni senza lattosio e con latte di capra.
Quarto De Santis
2025-08-29 22:29:38
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: 15
Con il termine robiola si indica un complesso di formaggi, tipici delle zone del Piemonte e della Lombardia, che si differenziano per il tipo di latte usato, per la stagionatura e la maturazione della crosta. Tra le robiole più note ci sono quella di Roccaverano, in Piemonte, che viene prodotta con latte di vacca, capra e pecora, e gode del marchio Denominazione di Origine Protetta (DOP) e quella del Beck, che è un tipo di caprino fresco prodotto solo nei mesi di ottobre e novembre, periodo in cui le capre si preparano all’accoppiamento. Il latte viene unito al caglio di origine animale e ai fermenti lattici e viene lasciato a riposo per alcune ore. Questo formaggio è a pasta molle e viene ottenuto dall’elaborazione del latte vaccino, ovino, caprino o misto. La robiola, rispetto ad altre tipologie di formaggi ben stagionati, è meno calorica. La cremosità e il gusto unico della robiola sono frutto di un processo di lavorazione specifico. La robiola infatti può essere consumata da sola, accompagnata da un contorno di verdure fresche e un po’ di pane integrale per un pranzo leggero, ma può anche essere inserita in ricette dolci e salate più elaborate.
Gianmarco Morelli
2025-08-18 15:39:56
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: 21
Non ci sono informazioni sufficienti per determinare quanti tipi di robiola ci sono.
Franco Morelli
2025-08-09 09:14:02
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: 24
Il nome robiola deriva dalla parola latina robium, riferendosi al colore rosato-rossiccio che la parte esterna del formaggio assume durante la stagionatura.
Formaggio fresco dalla pasta bianca e cruda, priva di crosta, la Robiola di Roccaverano ha un contenuto di grassi che si aggira sul 55% (per il prodotto secco): la componente diminuisce nella produzione estiva ed aumenta in quella dell'inverno e dell'autunno.
Infatti la robiola viene prodotta durante tutto l'anno.
È l'unico formaggio italiano DOP italiano prodotto utilizzando tre diversi tipi di latte (ovino, caprino e vaccino).
Originariamente si utilizzava quasi soltanto latte di capra, mentre al giorno d'oggi si usa latte di capra (la percentuale minima è il 50% del latte totale impiegato), con l'aggiunta di quantità di latte di pecora e di vacca (massimo il 50%).
Tuttavia, molte casearie continuano a produrre la Robiola di Roccaverano utilizzando per la maggior parte il latte di capra (alcune impiegano per la produzione esclusivamente questo tipo di latte).
Emanuel Giuliani
2025-08-09 06:29:37
Numero di risposte
: 19
C'è anche un tipo di robiola con sapore più deciso, che mostra una crosta spazzolata e stagionata per circa tre settimane.
La Robiola di Roccaverano è considerata stagionata a partire dal decimo giorno dalla messa negli stampi.
È considerata secca quando ha raggiunto una maturazione di almeno trenta giorni dalla messa negli stampi.
La Robiola di Roccaverano può essere consumata sia fresca che leggermente matura.
Il tipo stagionato invece si accompagna bene con vini passiti.
Il prodotto si riconosce dalla carta che avvolge le forme di Robiola su cui è apposto il logo del consorzio di tutela.
È l’unico formaggio DOP italiano che può essere prodotto: esclusivamente con latte caprino, con latte caprino e vaccino, con latte caprino e ovino.
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