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Che cos'è il salame pasquale romano?

Fatima De Angelis
Fatima De Angelis
2025-09-01 09:16:28
Numero di risposte : 27
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Il salame corallina romana tradizionale è uno dei salumi più amati e rappresentativi della cucina romana, un’eccellenza gastronomica che ha conquistato il cuore di chi ama i sapori autentici e genuini del Lazio. Il salame corallina romana tradizionale è un salame tipico che si distingue per il suo gusto delicato e la sua consistenza morbida, ma allo stesso tempo saporita. Preparato con carni di maiale di alta qualità, speziato con pepe nero, aglio e aromi naturali, il salame corallina viene poi insaccato in un budello naturale e cotto lentamente per garantire una perfetta maturazione. Il risultato è un prodotto che si caratterizza per il suo sapore ricco e la sua capacità di arricchire qualsiasi piatto. Durante le festività pasquali, il salame corallina diventa un protagonista indiscusso delle tavole romane. Ogni famiglia, infatti, conserva la tradizione di preparare un piatto di salame corallina da condividere con i propri cari, accompagnato da altri piatti tipici della Pasqua. Che sia affettato sottile come antipasto, inserito in panini rustici o servito con un buon vino rosso del Lazio, il salame corallina aggiunge sempre un tocco speciale ai pranzi pasquali.
Valentina Ferri
Valentina Ferri
2025-08-28 23:43:43
Numero di risposte : 18
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Nel Centro Italia ed in particolar modo a Roma e nel Lazio la corallina è uno dei simboli della Pasqua. Un insaccata dalle pezzature particolari con pezzature da 400 o da 800 grammi e una lunghezza pari a circa 70 centimetri dal gusto morbido e corposo da accompagnare, come fanno nella Capitale, a un buon bicchiere di vino rosso. La corallina è un prodotto storico fortemente legato al territorio e alla tradizione tutto da riscoprire: soprattutto nel periodo pasquale. Il prodotto è disponibile in diversi formati per rispondere a tutte le esigenze di consumo. Il brand ha pensato anche a una versione speciale “in confezione regalo”, che vede la corallina da 400gr. L’ aroma è quello tipico di tutti i salumi norcini che alla carne magre e al lardello a cubetti unisce un pizzico di sale e il giusto mix di pepe che le conferisce un gusto deciso è inconfondibile.
Timothy Caruso
Timothy Caruso
2025-08-19 00:32:39
Numero di risposte : 22
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Il salame corallina è il salame più antico di Norcia e ancora oggi si prepara secondo la ricetta originale. Pur avendo origini umbre, il salame corallina è entrato a far parte della tradizione pasquale romana. Questo salume, infatti, non manca mai nella colazione romana nel giorno di Pasqua. Il salame corallina nasce originariamente a Norcia, ma già da tempi antichissimi si è diffuso in tutto il Lazio, tanto da essere talvolta chiamato “corallina romana”. Secondo la tradizione, il salame corallina deriva da una ricetta dell’abate Benedetto, noto per il suo contributo alla norcineria. La preparazione originale prevedeva l’uso di carne di maiale, sale, pepe ed erbe aromatiche. Il salame corallina è realizzato interamente con carne di maiale. La parte magra viene lavorata insieme a dei cubetti di lardo. All’impasto si aggiungono poi sale, pepe ed erbe aromatiche.
Anastasio Pagano
Anastasio Pagano
2025-08-11 06:27:27
Numero di risposte : 20
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Il salame casereccio emiliano-romagnolo, la corallina romana, le salsiccette passite e le salamelle piccanti, ogni regione vanta le sue tipicità. I salumi e i formaggi della colazione di Pasqua Parliamo ancora di ingredienti reperibili in campagna, come il cacio e i formaggi di cui erano fornite le dispense. Non manco nemmeno i salumi, e per questo c’è un motivo logico: salami e altri insaccati venivano riposti a stagionare a inizio inverno, dopo la macellazione del maiale, e l’avvio della primavera era il momento dell’assaggio. Specie quelli di formato più piccolo e con una percentuale di grasso bassa, dalla stagionatura più veloce. Tra il salame casereccio emiliano-romagnolo, la corallina romana, le salsiccette passite e le salamelle piccanti, ogni regione vanta le sue tipicità.
Luca Marino
Luca Marino
2025-08-11 05:42:40
Numero di risposte : 22
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Il salame pasquale romano è un prodotto tipico consumato durante le festività pasquali, una tradizione che risale al Medioevo. La macellazione dei maiali veniva effettuata a dicembre e a gennaio, il periodo di Pasqua era dunque il primo utile, dopo il digiuno quaresimale di quaranta giorni, per consumare questi prodotti che avevano nel frattempo raggiunto il perfetto grado di stagionatura. Il salame tipico di Norcia con il tempo si è indissolubilmente legato a Roma. La corallina nasce a Norcia e si diffonde in tutto il centro Italia perché i norcini si spostavano principalmente a Roma, ma anche nelle Marche, per fare le stagioni estive e portare il loro sapere nelle lavorazioni con la carne di maiale. La corallina è un salame con una peculiarità che lo caratterizza: la presenza di cubetti di grasso al suo interno. La carne utilizzata nella corallina proviene dalla spalla di maiale, una parte scelta, la più nobile, il fiocco, che ha una carne soda e magra. Per quanto riguarda il lardo all’interno, è un grasso ricavato dalla parte del lombo ed è tagliato a mano a dadini. Solo la corallina insaccata nel budello naturale, il budello gentile, si può chiamare così.
Folco Ferrari
Folco Ferrari
2025-08-11 05:19:55
Numero di risposte : 20
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Il salame di Pasqua Conoscete la corallina. E’ un salame di origine contadina, che nasce in Umbria, a Norcia e fin dal Medioevo si consuma tradizionalmente a Roma per la colazione di Pasqua, tanto che è stato soprannominato “il salame di Roma”. Il nome deriva dal “budello corallo” che solitamente si usa per contenere le carni. L’aspetto della corallina è facilmente riconoscibile dalla carne macinata finemente e da cubi grandi e bianchi di lardo. Il salume si prepara con la carne più magra del maiale, ovvero le spalle e i pancettoni, lavorata in un impasto a cui si unisce del lardo a cubetti aromatizzato con sale e pepe, e viene stagionato dai tre ai cinque mesi, in un luogo ben areato e riscaldato da una stufa a legna. La corallina è una dei prodotti protagonisti della tavola della colazione di Pasqua, è un rituale diffuso soprattutto a Roma e nel Centro Italia.
Rudy Russo
Rudy Russo
2025-08-11 03:31:49
Numero di risposte : 25
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Il salame pasquale romano non viene menzionato direttamente nell'articolo, tuttavia si parla dei salumi tipici del "brunch pasquale". In Umbria il ruolo principe è assunto dal capocollo locale, consumato con la pizza pasquale al formaggio. Messo a stagionare a Natale, è a Pasqua che si apre lo scrigno di questa bontà, quasi una “resurrezione” del palato, una perfetta e secolare coincidenza tra i ritmi della natura e quelli del calendario liturgico. Simile alla coppa emiliana nell'aspetto, il gusto è però tutt'altra cosa. La carne viene salata, pepata e successivamente aromatizzata con pepe e coriandolo: il salume viene quindi incartato nella “carta oleata” o “da macello”, oppure in un budello. Tipico per le sue marezzature, il capocollo a Pasqua viene spesso affiancato dal più magro lombetto, realizzato con i lombi, una delle parti più pregiate del suino. Rimanendo in Umbria, nella colazione pasquale il capocollo non viene mangiato con il pane, ma con la pizza di Pasqua al formaggio, molto simile alla crescia di Pasqua marchigiana. Si tratta di una sorta di pane lievitato con parmigiano, pecorino ed emmental, ottimo da gustare anche da solo, oppure con un altro salume pasquale assai diffuso tra Lazio e Umbria, ossia il salame corallina. È uno dei salami norcini per eccellenza, realizzato con magro di suino di spalla e l'aggiunta dei tipici lardelli di grasso.