Qual è la pasta 100% italiana?

Vincenza Vitale
2025-08-16 05:15:20
Numero di risposte
: 17
Pasta 100% italiana significa che ogni suo passaggio – dalla produzione di materia prima, alla lavorazione, allo stoccaggio – viene effettuato su suolo italiano.
Riportare questa dicitura in etichetta è un bell’impegno per l’azienda, che si traduce in impegno di ricerca di un semolificio affidabile, lavoro per il controllo qualità e lavoro per chi deve posizionare questo prodotto sul mercato.
Le probabili diciture che possiamo trovare in etichetta sono: Provenienza del grano: Italia
Provenienza del grano: Ue/non Ue
Provenienza del grano: Non Ue
Poi c’è la lavorazione del grano: i pastifici dichiarano anche se il grano è comprato all’estero e lavorato in Italia, in tal caso avremo, giusto per fare un esempio: Provenienza del grano Ue/non Ue, Paese di molitura del grano: Italia.
Dove si produce il grano in Italia?
Grandi distese di grano tipo Arizona o Canada: dimenticatele.
L’Italia non è un produttore di grano dai grandi volumi, paragonati a questi territori.
Certo, ce la caviamo in Europa, piazzandoci bene come produttori; ma nel Paese dei carboidrati da pasta e pane, questo non basta.
Le nostre abitudini alimentari ci impongono di prenderne necessariamente una quota dall’estero, che è pari anche al 40% del nostro fabbrisogno totale di un anno.
In Italia, il grano duro convenzionale viene prodotto principalmente in Puglia (da sempre chiamato “granaio d’Italia”), seguita a ruota da Basilicata, Campania e Calabria: grosso modo, gran parte dell’ex Regno delle due Sicilie.
Il totale delle superfici coltivate a grano duro tradizionale dovrebbe essere pari circa a 700mila ettari.
Non mancano all’appello anche Emilia Romagna, Umbria ed Abruzzo.
Poi, ci sono le coltivazioni di grani particolari, chiamati “antichi”: ogni territorio, ogni regione ne ha qualcuno, a cui solitamente non sono dedicati moltissimi ettari ma contribuiscono comunque a produrre pasta 100% italiana di vario tipo diverso dalla semola convenzionale.
Molti grandi brand italiani hanno studiato delle miscele di semole provenienti da grani italiani per votarsi al 100% italiano.
In linea di massima, il salto di qualità rispetto al passato si vede, eccome.
Ma la pasta di grano estero è peggiore?
La stragrande maggioranza dei marchi, invece, compra da semolifici italiani (ne esistono di ogni qualità: esistono grandi semolifici, piccoli semolifici, micro-mulini) che acquistano una parte della loro materia prima dall’estero.
I Paesi più quotati: la Polonia, per l’Europa; per l’Extra-Ue, il Canada ed alcuni Stati degli USA, come l’Arizona.
Solitamente i grani vengono acquistati in grandissime quantità, lavorati in Italia e poi stoccati in silos per un periodo limitato di tempo, onde evitare l’insorgere di infestazioni e quindi buttar via parecchia roba.
Bisogna ricordare che per più tempo si conserva grano/semola, di più trattamenti chimici ha bisogno.
Com’è la qualità dei grani esteri?
Banale dirlo, ma pare necessario: la qualità dei grani esteri non è necessariamente inferiore a quella dei grani 100% italiani.
Così come per tutto, bene o male, esistono anche grani esteri di qualità superiore (con una percentuale contenuta di glifosati) così come grani da cui ottenere semole economiche, le quali poi compongono spesso la pasta di primo prezzo di molti hard discount.
I grani canadesi vengono classificati su una scala che va da 1 a 5; quelli provenienti dagli USA, da 1 a 3.
Cosa che non abbiamo in Italia e di cui avremmo decisamente bisogno.
Queste scale valutano parametri come il valore proteico e la quantità del glutine, oltre ad altri valori che aiutano a determinare un grano di qualità.

Lia Donati
2025-08-16 04:23:47
Numero di risposte
: 18
La pasta di Gragnano di qualità e 100% italiana si riconosce dalla tenuta in cottura, dal colore giallo omogeneo e dal sapore simile a quello del grano maturo.
La pasta di Gragnano per godere del marchio IGP deve essere a base di grano duro e acqua delle falde acquifere locali e prodotta solo nel Comune di Gragnano.
Pasta di Gragnano IGP proposta da Pastificio di Aragona è anche integrale e senza glutine, ma soprattutto non contiene glifosato.
Il consumatore di Pasta di Gragnano 100% Made in Italy si aspetta un prodotto che tiene la cottura e permette una buona masticazione, senza dimenticare le specifiche tecniche che rendono la pasta artigianale diversa da quella industriale.
Naturalmente per assaggiare una pasta di Gragnano 100% italiana con le sue particolari qualità organolettiche è importante affidarsi a produttori di eccellenza come Pastificio di Aragona, che hanno fatto della offerta di Pasta di Gragnano IGP la loro mission.
Acquistare online la migliore pasta di Gragnano IGP significa portare a casa e sulla tavola tutta la tradizione italiana.

Corrado Bernardi
2025-08-16 03:17:31
Numero di risposte
: 11
La pasta di solo grano italiano è un mito mai esistito: da sempre per produrla si è utilizzato grano duro d’importazione, assieme a quello coltivato in Italia.
Ma siamo davvero sicuri che per produrre spaghetti, penne e tortiglioni si debba utilizzare giocoforza il frumento duro d’importazione, assieme a quello italiano?
Di pasta 100% italiana ce n’è davvero tanta.
È vero che alcuni big come De Cecco e Rummo dichiarano in etichetta, come origine, «Italia, Ue e non Ue», ma la maggior parte dello spazio sul bancone è occupata da maccheroni e spaghetti rigorosamente 100% Italia.
Barilla, che da sola vale un quarto del mercato oramai utilizza soltanto grano duro nazionale.
La corazzata pastaia di Parma, dopo aver immesso sul mercato la linea nella scatola azzurra fatta con grano italiano, si è convertita totalmente al 100% Italia.
Ora tutta la pasta Barilla- sia quella nella scatola Blu, sia la nuova pasta trafilata al bronzo nella confezione rossa - sono prodotte a partire da frumento tricolore.
Al pari della Voiello che fa parte sempre della scuderia Barilla, che dichiara con grande evidenza sulla confezione, nel campo visivo principale: «100% grano italiano, qualità superiore Aureo».
Non ho contato il numero di confezioni presenti sugli scaffali della Grande I ma a occhio circa due su tre si dichiarano 100% italiane.
Così, più di due pacchi di pasta su tre sono «100% Italia».

Chiara Sala
2025-08-16 01:37:51
Numero di risposte
: 23
La pasta destinata al mercato nazionale da allora è in larghissima parte ottenuta con grano 100% italiano.
La risposta dei produttori, a cominciare da Barilla, non si fece attendere.
Come testimonia l’elenco che pubblichiamo e che è tratto dal test sulla pasta realizzato nel numero in edicola del Salvagente.

Ursula Palumbo
2025-08-16 01:01:50
Numero di risposte
: 20
La pasta con grano 100% italiano, la sostenibilità, il futuro.
I risultati sono strabilianti.
Nel solo ultimo anno Barilla, per la linea “I Classici”, con i suoi agricoltori ha prodotto oltre 443mila tonnellate di grano duro italiano coltivato in modo responsabile.
Un prodotto di grande qualità.
Realizzata interamente in Italia in modo responsabile, con grano duro 100% italiano.
La pasta Barilla è prodotta con quattro varietà di grani duri, caratterizzati da un alto contenuto di proteine, un’elevata qualità del glutine e un colore giallo dorato.
Arrivano da 13 regioni italiane in cui l'azienda lavora con 5500 agricoltori.
Un esempio, tra i tanti: Barilla mette a disposizione degli agricoltori granoduro.net®, realizzato in cooperazione con Horta S.r.l.
Grazie a Barilla 100% italiano.
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