Quando non mangiare il tonno?

Miriana Rinaldi
2025-06-27 21:00:14
Numero di risposte
: 22
Non solo perché contiene una percentuale di sale maggiore per evitare il deterioramento, ma anche perché il pesce inscatolato può contenere livelli più alti di metalli pesanti e purine rispetto al prodotto fresco.
La quantità ideale di tonno in scatola da consumare a settimana corrisponde a 1-2 confezioni piccole.
Infine, vi sono alcuni casi in cui è meglio evitare il consumo di tonno in scatola o sentire prima il parere del medico.
È il caso delle donne in gravidanza o in allattamento e in chi soffre di disturbi epatici e dei soggetti che soffrono di iperuricemia.

Jole Ferrara
2025-06-27 19:15:56
Numero di risposte
: 16
Le donne incinte e che allattano, i bambini, gli anziani e le persone con un sistema immunitario compromesso, come quelli sottoposti a trattamento per il cancro, non dovrebbero mangiare tonno crudo.
Le donne in gravidanza e in allattamento e i bambini sono particolarmente sensibili agli effetti del mercurio e quindi dovrebbero limitare o evitare il tonno sia crudo che cotto.
Sia il tonno crudo che quello cotto vanno consumati con moderazione.
Gli adulti dovrebbero mangiare 85-140 grammi di pesce 2-3 volte a settimana per ottenere abbastanza acidi grassi omega-3.
Per soddisfare questo suggerimento è bene variare tra pesci a basso contenuto di mercurio, come salmone, merluzzo o granchio, e limitare il tonno.
Il rischio di infezione parassitaria del tonno dipende probabilmente da dove viene catturato il pesce e dalla manipolazione e la preparazione.
Accertarsi della freschezza e della provenienza del prodotto sicuramente allontana ogni rischio.

Mariagiulia Fontana
2025-06-27 18:34:48
Numero di risposte
: 25
Il tonno in scatola, così come altri alimenti conservati, è una fonte ricca di proteine, comoda e pratica da utilizzare, ma ha anche grandi quantità di sale e, comunque, è un prodotto industriale.
La sua comodità fa sì che spesso se ne abusi.
L’ideale è un consumo di 100 g di tonno in scatola, un paio di volte a settimana.
Va evitato il tonno tra i cui ingredienti siano inclusi aromi o esaltatori di sapidità.
Il tonno è di per sé un pesce piuttosto saporito, pertanto l’utilizzo di espedienti chimici per esaltarne il sapore è un chiaro segno di qualità scarsa del prodotto scelto.
Essendo un prodotto conservato, è ricco di sale e contiene additivi e conservanti.
Pertanto il suo consumo andrebbe limitato.
Il tonno in scatola può essere consumato da chi ha il colesterolo alto, purché con moderazione e nel contesto di una dieta equilibrata.
Va comunque sconsigliato nel caso di persone che abbiano manifestato ipertensione, a causa del suo quantitativo di sale e nei soggetti che assumano farmaci contro la tubercolosi.
Il suo consumo in quest’ultimo caso potrebbe causare l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

Mirko De rosa
2025-06-27 17:54:27
Numero di risposte
: 16
Il tonno in scatola può contenere livelli elevati di mercurio, una sostanza tossica che può accumularsi nel corpo umano e causare problemi di salute, soprattutto a bambini e donne in gravidanza. È quindi consigliabile consumare tonno in scatola con moderazione, preferendo prodotti che specificano il contenuto di mercurio e optando per specie di tonno meno esposte a questa contaminazione. La pesca eccessiva ha portato alcune specie di tonno, come il tonno rosso, sull’orlo dell’estinzione in alcune aree del mondo. La qualità del prodotto è un altro fattore da considerare. Molti tonni in scatola sono conservati in olio o in acqua, processi che possono influenzare negativamente il sapore e la consistenza del pesce. L’attenzione verso gli additivi e i conservanti utilizzati in alcuni prodotti in scatola è cruciale. Leggere attentamente le etichette e scegliere prodotti con il minor numero possibile di ingredienti aggiunti può fare una grande differenza in termini di salute e qualità alimentare.

Giorgio Pellegrini
2025-06-27 17:19:00
Numero di risposte
: 20
Il consumo del tonno in scatola è sconsigliato alle persone che assumono gli antitubercolari, perché se contiene istamina potrebbe causare eventi cardiovascolari ed episodi ipertensivi.
Il consumo di questo alimento è sconsigliato a chi soffre di allergia al tonno, anche se il tonno in scatola dovrebbe essere meno allergenico di quello fresco.
In generale il tonno, essendo un predatore di grandi dimensioni, ha maggiori probabilità di contenere mercurio: è consigliabile dunque non assumerne quantità eccessive.

Matilde Marini
2025-06-27 17:11:04
Numero di risposte
: 20
Il consumo del tonno è sconsigliato agli individui che assumono farmaci antitubercolari, poichè se contiene istamina potrebbe causare eventi cardiovascolari ed episodi ipertensivi.
Il consumo del tonno fresco è sconsigliato a chi soffre di allergia al tonno.
Inoltre, questo pesce, essendo un predatore di grandi dimensioni, ha maggiori probabilità di contenere mercurio: sarebbe dunque consigliabile non ingerirne quantità eccessive.
In Italia il tonno fresco è reperibile in quasi tutti i mesi dell'anno, tranne a gennaio e a luglio.

Giulio Longo
2025-06-27 16:46:20
Numero di risposte
: 11
Il tonno in scatola è una soluzione pratica per tutti coloro che hanno fretta o che non hanno voglia di mettersi a cucinare.
Per diete da 2000 kcal il consumo di pesce conservato andrebbe consumata circa una volta a settimana.
Per diete da 1500 kcal il consumo è pari a zero volte a settimana.
La categoria pesce conservato andrebbe consumata con moderazione.
La porzione standard è di 50 g e la frequenza di consumo è meno di una volta a settimana.
Si tratta quindi di un prodotto da consumare occasionalmente.
Per le donne in gravidanza o che hanno intenzione di avere un bambino è importante limitare il consumo di pesce che può contenere alte concentrazioni di metilmercurio come tonno, pesce spada, squalo.
Il consumo deve essere limitato a non più di due scatolette di media grandezza o una bistecca di tonno a settimana.
La strategia alimentare migliore è sicuramente quella di variare la tipologia di pesce che consumiamo, preferendo pesce fresco e di piccola taglia come sgombro, alici, sardine.
Il tonno in scatola sarà anche pratico ma limitiamolo a una volta a settimana.

Dino Negri
2025-06-27 16:34:07
Numero di risposte
: 19
Il tonno in scatola può rappresentare una fonte importante di proteine, Omega-3 e altri nutrienti essenziali, ma non è adatto a tutti. Donne in gravidanza o che allattano dovrebbero limitare il consumo di tonno in scatola a causa dell’alto contenuto di mercurio, che può influire negativamente sullo sviluppo neurologico del bambino. Analogamente, per i bambini sotto i 3 anni, il consumo di tonno dovrebbe essere limitato per le stesse ragioni legate alla presenza di mercurio. Il tonno, come altri tipi di pesce, può scatenare reazioni allergiche in individui sensibili. Inoltre, il tonno in scatola può contenere tracce di nichel a causa del processo di inscatolamento, rappresentando un rischio per chi soffre di allergia a questo metallo. Donne in gravidanza, bambini piccoli e persone con specifiche allergie dovrebbero evitare o limitarne il consumo. È importante notare che il livello di mercurio può variare a seconda del tipo di tonno e del metodo di conservazione. Il tonno di piccole dimensioni, come il tonno pinna gialla, generalmente contiene meno mercurio rispetto al tonno rosso o alalunga.

Marta Russo
2025-06-27 15:54:57
Numero di risposte
: 19
Il tonno non deve essere consumato dalle persone che assumono farmaci antitubercolari perché l’eventuale presenza di istamina potrebbe essere la causa di episodi ipertensivi o di eventi cardiovascolari.
Il tonno è un pesce predatore per cui nelle sue carni potrebbe esserci presenza di mercurio, per questo non deve essere consumato in maniera troppo eccessiva.
Il consumo di tonno deve inoltre essere evitato da chi soffre di allergia alla carne di questo pesce.