Qual è un dolce tipico di Roma?

Romano Ricci
2025-07-26 15:58:15
Numero di risposte
: 9
Il panpepato, o pampepato, è il re della tavola natalizia romana. Si tratta di un dolce dalla forma bassa e circolare, fatto con frutta secca, nocciole, miele, scorza d'arancia, canditi, cacao e spezie. Deve il suo nome al pepe, ingrediente immancabile nell’impasto, che gli conferisce un’inconfondibile nota piccante. A pochi passi da Castel Sant’Angelo, nel cuore di Roma, si trova il Forno Pasticceria Colapicchioni, una meta imperdibile per assaggiare questa specialità. Simile al panpepato, ma decisamente più dolce, è il Pangiallo, un dolce preparato già dagli antichi romani in occasione del solstizio d’inverno come segno di buon auspicio per festeggiare la rinascita del sole. Prende il nome dalla sottile glassa gialla allo zafferano che lo ricopre e che richiama la forma del sole. I mostaccioli alla romana sono biscotti romboidali, tipici della Campania, che sono entrati a far parte della tradizione culinaria romana.

Prisca Bianco
2025-07-26 15:49:18
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: 15
Sua maestà il maritozzo.
Una pagnottella dolce, tagliata a metà e farcita - come tradizione vuole - con panna montata.
Negli anni il maritozzo ha avuto un'importante evoluzione, diventando persino salato, è conquistando tutti i gusti.
Ma il dolce romano per eccellenza resta il classico con la panna.
Il tiramisù è un dolce che arriva da Veneto ma che - ormai da secoli - Roma ha adottato e che può essere considerato assolutamente come un dolce della nostra tradizione.
Proprio come nel caso del bignè, ecco un altro dolce al 100% romano, che si trova nelle pasticcerie solo in un determinato periodo dell'anno, quello di Carnevale.
Le frappe, conosciute anche come chiacchiere o bugie, sono delle strisce croccanti a base di farina, uova e zucchero, fritte e ricoperte di zucchero a velo.
Nel tempo è diventata di gran moda anche la versione al forno e quella al cioccolato.

Claudia Palmieri
2025-07-26 15:30:47
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: 12
La crostata di ricotta e visciole per tutti i giorni.
Il dolce nato dall’incrocio di queste due grandi comunità è la crostata con ricotta e visciole.
Questo dessert, molto amato dai romani, non ha il classico aspetto della crostata, aperto con delle striscioline di pasta sfoglia sopra a decorazione, ma il contenuto rimane chiuso tra gli strati di pasta frolla.
La ricotta da utilizzare per questo dolce è tipicamente quella di pecora, addolcita da dello zucchero e la marmellata di visciole.
L’unione di questi due ingredienti, tenuti insieme dalla pasta frolla ben cotta, vi farà portare in tavola il gusto antico di Roma.
Zeppole di San Giuseppe per la festa del papà.
La Zeppola di San Giuseppe infatti veniva solitamente mangiata in questa occasione per festeggiare tutti i papà e anche qui a farla da padrona in questa ricetta è la semplicità.
Castagnole e Frappe per il carnevale.
Le prime sono delle piccole pallette di pasta dolce, della grandezza circa di una grande castagna che poi vengono fritte e ricoperte di zucchero a velo.
Maritozzo, per colazione e per il fine serata con gli amici.
Il dolce per eccellenza, quello che oltre ad essere mangiato in occasioni speciali, ha cominciato a riempire anche i fine serata dei ragazzi in città.
Il nome a questo dolce deriva dalla tradizione maschile di regalare questo dolce panino farcito alle donne che volevano sposare.

Prisca Gentile
2025-07-26 14:43:22
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: 16
Il pangiallo romano è uno dei dolci più antichi e rappresentativi della tradizione gastronomica della Capitale.
Simbolo della cucina laziale, coniuga sapori ricchi e ingredienti tipici del territorio.
Il nome pangiallo deriva dal latino “panis” (pane) e “giallo”, in riferimento al suo colore dorato, ottenuto grazie alla presenza del miele.
Il pangiallo romano è un dolce che si gusta meglio durante i mesi più freddi, in particolare durante il Natale e il Capodanno, quando le famiglie si riuniscono attorno a una tavola ricca di sapori.
Tradizionalmente, si mangia accompagnato da un bicchiere di Vino rosso dei Castelli Romani o un liquore dolce, per bilanciare la sua dolcezza con un tocco di vivacità.
Tuttavia, non è raro trovarlo come dessert a fine pasto durante le festività.
Perfetto anche da gustare in qualsiasi momento della giornata, magari accompagnato da un caffè.
Inoltre, grazie alla sua consistenza compatta e al suo alto contenuto di frutta secca, il pangiallo romano si conserva molto bene, una prelibatezza da gustare anche nei giorni successivi alla preparazione.
Un dolce perfetto per ogni occasione, da assaporare e regalare con un sorriso.

Felicia Mancini
2025-07-26 13:33:08
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: 12
I dolci tipici romani sono senza dubbio i maritozzi con la panna.
Andare a Roma e non mangiare il maritozzo è come dimenticarsi di ammirare la Fontana di Trevi o il Colosseo.
Maritozzo con la panna, tipico romano
È così godurioso che è addirittura stato istituito un giorno per celebrarlo.
Esatto, esiste il Maritozzo Day ed è il 7 dicembre.
Questa opera capitolina chiude al suo interno un tripudio di consistenza e sapori.
I grandi chef della capitale si sono anche cimentati in varianti salate di questa dolce istituzione e, bisogna ammetterlo, hanno ottenuto ottimi risultati.

Iacopo Palmieri
2025-07-26 13:19:15
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: 12
Sua maestà, il maritozzo: popolare in diverse zone d’Italia, il maritozzo romano di presenta come una “piccola” pagnotta dolce tagliata in due e farcita con abbondante panna montata e spolverata di zucchero a velo.
Frappe: chiamate anche chiacchiere o bugie in diverse paesi d’Italia, le frappe sono un dolce tipico del periodo di carnevale e nascono nel cuore dell’antica Roma.
Crostata ricotta e visciole: con la sua grande semplicità risulta un grande classico che conquista il palato dei più golosi, molto diffuso tra i dolci del Ghetto ebraico.
Il tiramisù: anche se le sue origini sono attribuite al Veneto, il tiramisù è diventato talmente diffuso e amato in tutta Italia e nel mondo che, anche a Roma, non si può prescindere da questa coccola di fine pasto.
Ciambelline al vino: un dolce della tradizione povera romana, tipico dei Castelli Romani.
Bignè di San Giuseppe: tipici soprattutto nel mese di Marzo, in occasione della festa del papà.
Pangiallo: un diretto parente del pan pepato.
Panpepato: si tratta di un dolce basso e a forma circolare, i cui ingredienti risultano i medesimi del pangiallo, ma con aggiunta di spezie più decise come pepe, cacao e cannella.
La pizza dolce romana tipica di Pasqua è una torta tipica che, per tradizione, viene consumata a colazione nel medesimo giorno.
Pane Libium: un pane dolce golosissimo, a base di miele, ricotta e uovo.
“Luncunculus”: una sorta di bigné.
Tutti siamo a conoscenza del Ghetto di Roma, una zona storicamente occupata dalla tutt’oggi presente comunità ebraica.
Nota anche come pizza ebraica, la pizza dolce di Beridde è un dolce non lievitato, simile alla frolla, arricchito con frutta secca, uvetta e frutta candita.

Mercedes Piras
2025-07-26 13:19:00
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: 21
I dolci tipici romani non mancano ad ogni modo di carattere e gusto e meritano senza dubbio più di assaggio.
Suggeriamo di scoprire il lato dolce della Capitale attraverso 7 golosità imperdibili.
Una pagnotta dolce e soffice, tagliata a metà per ospitare abbondante panna montata: il successo del maritozzo sta probabilmente nella sua squisita semplicità.
L’impasto a base di farina, burro o olio, uova e zucchero è tradizionalmente arricchito con pinoli, uvetta e scorza d’arancia.
La ricetta originale di questa prelibatezza della pasticceria romana vede due strati di frolla croccante racchiudere un ripieno di ricotta di pecora zuccherata e marmellata di visciole.
Variante romana della zeppola napoletana e della sfincia di San Giuseppe della tradizione dolciaria siciliana, questi deliziosi bignè rotondi fritti e ripieni di crema pasticcera si preparano e regalano tradizionalmente il 19 marzo.
Un dolce tondo e dorato da regalare in occasione del solstizio d’inverno, come augurio per il ritorno del sole.
Le ciambelline al vino, bianco o rosso, nascono da una ricetta antica diffusa in più varianti soprattutto nelle Regioni del Centro Italia.
Un tempo preparati in occasione della vendemmia utilizzando il mosto d’uva – e da qui con buone probabilità il nome – la ricetta dei mostaccioli romani è evoluta nel tempo rimanendo molto apprezzata e diffusa in tutto il Lazio e non solo.
Concludiamo questo breve viaggio tra i dolci tipici romani con quello che potrebbe diventare anche il ripieno di un ottimo maritozzo: il gelato alla ricotta.
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