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Chi ha inventato la pasqualina?

Marianita Piras
Marianita Piras
2025-08-27 19:48:16
Numero di risposte : 24
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La Torta Pasqualina nasce nel Cinquecento e la sua storia è stata raccontata da Ortensio Lando. La chiamava “gattafura”, ed era già molto amata. La Torta Pasqualina si fa per celebrare la primavera e la rinascita, e un tempo si portava in tavola la domenica di Pasqua oppure nel picnic del lunedì dell’Angelo. La sua storia è stata raccontata da Ortensio Lando, uno scrittore di quel tempo.
Ivana Longo
Ivana Longo
2025-08-19 03:04:41
Numero di risposte : 17
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Ma perché non provare a fare la pasqualina dolce?. Questo è quello che si sono chieste le pasticcere pensando a un dolce tipico pasquale che diventasse un simbolo. Non avevamo mai sentito un dolce di questo tipo, così abbiamo pensato al guscio di pasta frolla, al finanziere al pistacchio, alla mousse al mango a simulare l’uovo sodo, alla panna montata e alla sfoglia. Giocando con consistenze e colori si è ricreata quella che tradizionalmente è una preparazione salata innovando un concetto classico in un’ottica più contemporanea.
Sabatino Giordano
Sabatino Giordano
2025-08-10 21:21:52
Numero di risposte : 20
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Nel 1500, anche detta “gattafura” Come accade per molte ricette regionali le origini si perdono un po’ nella notte dei tempi e spesso sono contese. Ma i liguri in questo caso hanno un documento a loro favore: è il letterato Ortensio Lando nel 1500 a citare per la prima vola la pasqualina genovese nel suo “Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano”. Nel suo testo non solo racconta come si prepara, ma elenca tutti gli ingredienti usati, in particolare le verdure di stagione. Inoltre, ci svela che veniva chiamata anche “gattafura”, nel senso che i gatti ne erano così ghiotti da cercare di furarla (rubarla).
Gianmarco Cattaneo
Gianmarco Cattaneo
2025-08-10 11:55:08
Numero di risposte : 30
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L’esistenza di questa torta viene documentata per la prima volta da Ortensio Lando, un letterato del XVI secolo. Passando dalla storia alla leggenda, si narra che le più esperte cuoche genovesi del passato preparassero la torta con ben 33 strati di pasta sfoglia, in onore degli anni di Cristo. Anche le uova intere nel ripieno erano ritenute un forte simbolo di nascita. Inoltre, siccome ai tempi non era da tutti possedere il forno in casa propria, ogni famiglia faceva con il coltello un segno per riconoscere la propria torta. Un’ultima curiosità: i genovesi pensano che la Torta Pasqualina sia buona tiepida e fragrante, ma che come molte cose sia ancora più buona fredda, gustata insieme a un buon vino bianco ligure, insieme agli amici in una qualche trattoria dell’entroterra.
Riccardo Sanna
Riccardo Sanna
2025-07-27 12:41:21
Numero di risposte : 14
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L'esistenza della torta pasqualina genovese è documentata dal XVI secolo, quando il letterato Ortensio Lando la cita nel Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano. Allora era nota come gattafura, perché le gatte volentieri le furano et vaghe ne sono. Non si fa alcun riferimento ad un preciso inventore della pasqualina.