Chi era Pasqualina?
Angelina Montanari
2025-08-16 16:58:22
Numero di risposte
: 22
Pasqualina Porfiri, conosciuta anche come la “veggente diagnostica” o “la Montesanta”, era una donna nata a Cascinare di Sant’Elpidio a Mare il 2 agosto del 1908.
La sua fama di chiaroveggente si diffuse già negli anni Trenta.
Era conosciuta per la sua capacità di diagnosticare ogni disturbo latente e rispondeva a domande angoscianti sui problemi di salute delle persone.
Lei considerava la sua dote inesplicabile come una sorta di missione da mettere a disposizione di tutti.
Le proprietà speciali di Pasqualina includevano la capacità di trovare l’acqua con un bastoncino a Y dei rabdomanti fin da bambina.
La sua tecnica è stata definita come “cold reading” da un fisico di Perugia, Paolo Diodati, ovvero la capacità di leggere nel comportamento del suo “paziente” attraverso l’attenta osservazione di dettagli.
Alcuni le hanno attribuito l’emissione di onde infrarosse simili a quelle di animali che sentono prima, di lontano, tifoni e terremoti.
Molte persone che si sono rivolte a lei negli anni hanno rilasciato testimonianze piene di gratitudine, che raccontano le sue visioni, poi confrontate con la realtà lontana e confortate da attendibili diagnosi mediche.
Pasqualina ha sempre derubricato ogni critica con quel suo sorriso garbato e buono, tirando dritto, imperturbabile.
La sua abitazione a Civitanova Marche è stata meta di un pellegrinaggio assiduo da parte di quanti, persa la fiducia nella medicina ufficiale, si rivolgevano a lei per un responso.
Gennaro Fontana
2025-08-04 06:21:14
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: 20
Pasqualina Pezzola, detta la Montesanta, era una donna nata a Cascinare di Sant’Elpidio a Mare il 2 agosto del 1908. Era la prima figlia di una coppia di contadini.
A 19 anni sposò Luigi Pezzola e a 25 anni ebbe un primo fenomeno di veggenza.
Pasqualina era capace di fare viaggi fuori dal corpo, facendo gesti che mimavano il nuoto, dopo aver visto una foto e saputo l’indirizzo.
Questa capacità di uscire fuori dal corpo e compiere viaggi con diagnosi, la rendeva unica al mondo.
Pasqualina ci ha lasciati il 30 giugno 2006 alla soglia dei cento anni, ma continua a far parlare di lei.
Era schietta, sorridente, buona, ebbe in dono poteri straordinari che lei mise per una vita intera a disposizione di tutti noi.
Possedeva la straordinaria facoltà di vedere nell’interno del corpo.
La definiscono “il fenomeno paranormale per eccellenza”.
Vera Damico
2025-07-27 17:08:36
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: 20
Pasqualina Pezzola era divenuta celebre in quanto sosteneva di essere dotata di poteri paranormali che le avrebbero consentito di avere premonizioni e di possedere facoltà diagnostiche e terapeutiche. La "Montesanta", così era chiamata dalle sue parti, sosteneva di avere scoperto i propri poteri settant'anni fa, quando una sera il marito tardava a rientrare a casa. La Pezzola acquisì progressivamente prestigio prima nell'ambiente in cui viveva e, successivamente, anche ben al di fuori di esso. Si narra che personaggi come Franco Zeffiretti, Federico Fellini e Fred Buongusto fossero suoi abituali frequentatori. Si dice addirittura che alcuni messi pontifici si rivolsero a lei quando le condizioni di salute di papa Pio XII prima e di papa Giovanni XXII poi si fecero critiche e portarono i due pontefici alla morte. In realtà anche la Pezzola non sfuggiva alla famosa legge di Angela, secondo la quale i fenomeni sono 100 quando i controlli sono zero, ma diventano zero quando i controlli sono 100. Diodati poté osservare all'opera Pasqualina, che faceva le sue diagnosi con una semplice osservazione, e si rese conto che in realtà la guaritrice "rivendeva" semplicemente al cliente tutte le informazioni che riusciva a carpirgli. L'ipotesi venne confermata da un successivo incontro, in cui Diodati stesso fece finta di accusare alcune malattie inesistenti che vennero prontamente "diagnosticate" da Pasqualina.
Samira De rosa
2025-07-27 17:05:18
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: 19
Suor Pascalina in una fotografia del 1983 Pascalina, al secolo Josephine Lehnert, è stata una religiosa tedesca della congregazione delle Suore Insegnanti della Santa Croce di Menzingen.
Fu assistente personale di Eugenio Pacelli, poi divenuto papa Pio XII, dal 1917 al 1958.
Nata in Baviera da una famiglia contadina, abbracciò la vita religiosa contro il parere dei suoi familiari ed entrò tra le Suore Insegnanti della Santa Croce: emise la sua professione dei voti nel 1910, abbandonando il nome secolare di Josephine e prendendo quello religioso di suor Pascalina.
Frequentò un corso da infermiera ed era in procinto di partire come missionaria per il Cile quando, nel 1917, conobbe nel monastero di Einsiedeln il nunzio in Baviera Eugenio Pacelli, che vi stava trascorrendo un periodo di riposo.
Suor Pascalina divenne governante e segretaria di Pacelli.
Esercitò una grande influenza sul papa, gestendone l'agenda e influenzandone le decisioni.
Durante la seconda guerra mondiale ebbe un ruolo di primo piano nelle decisioni pontificie, particolarmente in merito alla persecuzione ebraica da parte dei nazisti.
Dopo la morte di Pio XII, avvenuta nel 1958, si ritirò nel Collegio Nordamericano di Roma e fondò la casa Pastor Angelicus per le donne abbandonate.
Si spese inoltre per l'introduzione della causa di beatificazione di Pio XII e scrisse le sue memorie, pubblicate nel 1982.
Danuta Lombardo
2025-07-27 13:56:21
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: 15
Joséphine Lehnert, en religion sœur Pascalina des Sœurs de la Sainte Croix de Menzingen, née le 25 août 1894 à Ebersberg en royaume de Bavière et morte à Vienne le 13 novembre 1983.
Elle fut de 1917 à 1958 la secrétaire et l'aide-soignante du nonce apostolique en Bavière, Eugenio Pacelli qui la garde à son service quand il devient le pape Pie XII.
Considérée comme l'éminence grise de Pie XII, elle fut aussi la seule femme de l'histoire moderne du Catholicisme à avoir pu participer de l'intérieur à un conclave, en l'occurrence celui de 1939.
Elle grandit à la campagne dans une famille de douze enfants, dans une ferme située à environ quarante kilomètres au sud de Munich.
Elle quitte le domicile familial à 15 ans pour rejoindre les sœurs enseignantes de la Sainte-Croix dans la région de Munich.
Lorsqu'elle prononce ses vœux, elle reçoit le nom de Pascalina.
Elle est ensuite envoyée dans les Alpes Suisses, pour servir dans une maison de repos du nom de Stella Maris.
C'est dans cette maison de repos qu'elle est choisie en 1917 — à 23 ans — pour s'occuper du nonce apostolique à Munich Eugenio Pacelli, futur Pie XII, qui est là en tant que patient.
Une fois remis, Pacelli fait venir sœur Pascalina à la nonciature de Munich.
Elle y est en quelque sorte la maîtresse de la maison et l'aide-soignante de Pacelli.
Pascalina est très liée à Pacelli et appréciée de lui ; il la fait venir en 1930 au Vatican, où elle habite jusqu'à sa mort en 1958.
Elle fut présente lors du premier tour de scrutin du conclave de 1939, qui fut donc le seul conclave de l'histoire moderne du catholicisme auquel une femme a pu assister de l'intérieur.
En effet, Pascalina Lehnert est restée dans la chapelle Sixtine lors du premier tour de scrutin, en tant qu'aide-soignante du cardinal Pacelli, pour lui donner ses médicaments.
Pacelli étant camerlingue et donc en charge de l'organisation du conclave, aucun des Cardinaux présents n'a protesté.
Après l'élection de Pie XII, elle devient sa secrétaire, et est rapidement perçue comme étant l'éminence grise du pape, ce qui lui vaut ironiquement le sobriquet de « la papesse ».
En effet, c'est elle qui filtre les visiteurs et retarde les demandes d'audience des cardinaux qui lui sont défavorables.
Tisserant, doyen du Sacré Collège, s'en plaint.
Elle va même à une reprise jusqu'à gifler un cardinal, en présence de Pie XII.
Certaines personnes estiment que le fait que Pie XII n'ait pas choisi de successeur au cardinal Maglione est dû à ses conseils.
Alors que Benito Mussolini est confronté à une opposition croissante en Italie, sa maîtresse, Clara Petacci, vient rencontrer au Vatican pour demander à Pascalina Lehnert d'intervenir auprès du pape, afin d'aider le dictateur.
Elle rédige ses mémoires, qui permettent de mieux cerner la personnalité de Pie XII.
Elle meurt à Vienne le 13 novembre 1983, à l'âge de 89 ans.
Elle est enterrée au cimetière teutonique de Rome.
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