Qual è la storia della torta pasqualina?
Danny Conte
2025-09-03 04:34:19
Numero di risposte
: 20
Di questa torta ne parla la prima volta Ortensio Lando, un letterato del XVI secolo, che la cita nel suo "Catalogo de gli inventori delle cose che si mangiano e bevono" e a cui la torta piacque "più che all’orso il miele."
L’autore la chiamava "gattafura", poiché le gatte si avvicinavano alle finestre delle case attirate dal profumo di questo piatto.
Si narra in realtà che le cuoche genovesi già nel 1400 preparassero la torta con ben 33 strati di pasta sfoglia, in onore degli anni di Cristo.
Anche le uova intere nel ripieno erano ritenute un simbolo di nascita.
Inoltre, visto che ai tempi non tutti avevano un forno in casa e quindi andavano preparate da chi ne possedeva uno, ogni famiglia faceva un segno con il coltello per riconoscere la propria torta.
Cesidia Conti
2025-08-29 03:58:00
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: 16
La Torta Pasqualina è una specialità della Liguria, tipica di Genova, che viene preparata soprattutto nel periodo di Pasqua. La Torta Pasqualina si fa per celebrare la primavera e la rinascita, e un tempo si portava in tavola la domenica di Pasqua oppure nel picnic del lunedì dell’Angelo. La Torta Pasqualina nasce nel Cinquecento e la sua storia è stata raccontata da Ortensio Lando. La chiamava “gattafura”, ed era già molto amata. Tradizione vuole che se ne facessero ben 33 strati, come gli anni di Gesù, perché era un piatto pasquale davvero importante. All’interno, si nascondevano le verdure, la ricotta e… le uova intere, un simbolo di rinascita e di primavera. La sua storia è lunga, più di 500 anni.
Lina Ferretti
2025-08-23 01:00:24
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: 25
La storia di oggi è quella della Torta Pasqualina, specialità preparata in occasione delle festività pasquali, come il nome suggerisce, ma legata in genere anche alla celebrazione della primavera.
L’esistenza di questa torta viene documentata per la prima volta da Ortensio Lando, un letterato del XVI secolo.
Passando dalla storia alla leggenda, si narra che le più esperte cuoche genovesi del passato preparassero la torta con ben 33 strati di pasta sfoglia, in onore degli anni di Cristo.
Anche le uova intere nel ripieno erano ritenute un forte simbolo di nascita.
Inoltre, siccome ai tempi non era da tutti possedere il forno in casa propria, ogni famiglia faceva con il coltello un segno per riconoscere la propria torta.
Monica Gallo
2025-08-15 11:23:56
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: 17
La storia della Torta Pasqualina deriva dalla parola “Pasqua”, poiché è tradizionalmente preparata e consumata durante il periodo pasquale, anche se poi può essere legata in genere alla celebrazione dell’arrivo della primavera.
Nel Quattrocento, veniva chiamata “Gattafura”, perché si sosteneva che fossero particolarmente amate dai gatti che furbescamente le “furavano”, le rubavano.
Il primo che ne fece menzione fu, in quel periodo, nel suo “Libro de arte coquinaria” il famoso Maestro Martino de Rubeis, padre della cucina rinascimentale.
Successivamente furono menzionate nel trattato del Cinquecento “Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano” di Ortensio Lando.
Passando dalla storia alla leggenda, si narra che le casalinghe genovesi riuscissero a sovrapporre sino a trentatré sfoglie, in omaggio agli anni di Cristo.
Anche le uova intere nel ripieno erano ritenute un forte simbolo di nascita.
Inoltre, siccome ai tempi non era da tutti possedere il forno in casa propria, ogni famiglia faceva con il coltello un segno per riconoscere la propria torta.
Solo agli inizi dell’Ottocento, assunse il nome di Torta Pasqualina, con il quale siamo stati abituati a conoscerla anche noi.
Fortunata Palmieri
2025-08-05 08:14:19
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: 22
La storia di oggi è quella della Torta Pasqualina, specialità preparata in occasione delle festività pasquali, come il nome suggerisce, ma legata in genere anche alla celebrazione della primavera.
È una torta salata tipica della città di Genova, preparata con una speciale pasta sfoglia ripiena di bietole, uova, maggiorana fresca ed altri ingredienti come l'introvabile prescinsêua, una cagliata fresca simile alla ricotta, difficile da trovare al di fuori della Liguria.
L'esistenza di questa torta viene documentata addirittura da Ortensio Lando, un letterato del XVI secolo, che la cita nel suo “Catalogo de gli inventori delle cose che si mangiano e bevono” e a cui la torta piacque “più che all’orso il miele".
Passando dalla storia alla leggenda, si narra che le più esperte cuoche genovesi preparassero la torta con ben 33 strati di pasta sfoglia, in onore degli anni di Cristo.
Anche le uova intere nel ripieno erano ritenute un forte simbolo di nascita.
Inoltre, siccome ai tempi non era da tutti possedere il forno in casa propria, ogni famiglia faceva con il coltello un segno per riconoscere la propria torta.
I genovesi pensano che la Torta Pasqualina sia buona tiepida e fragrante, ma che come molte cose sia ancora più buona fredda, gustata insieme a un buon vino bianco ligure, insieme agli amici in una qualche trattoria dell'entroterra.
Dimitri Conte
2025-07-27 14:22:51
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: 15
L'origine di questo piatto tipico si perde nella notte dei tempi e la paternità è contesa.
Ma i liguri possono vantare di avere dalla loro parte un documento del 1500 di Ortensio Lando, che cita la pasqualina genovese nel “Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano”, apprezzandola a tal punto da scrivere: “A me piacque più che dell'orso il miele”.
Il nome spiega già l'occasione e il momento in cui, tradizionalmente, si preparava.
In genere, infatti, veniva utilizzata come portata principale del menù di Pasqua.
La torta ripiena, secondo la tradizione, deve essere coperta: la sfoglia inferiore deve superare i bordi della teglia, in modo da formare con quella di sopra una bella crosta arricciata decorativa.
In passato, date le dimensioni, non bastava il forno di casa per cuocere questa pietanza.
Per questo, le cuoche incidevano sulla pasta le cifre della propria famiglia.
Così, quando l'andavano a ritirare dai panettieri non le confondevano con le altre.
Rosita Bianco
2025-07-27 13:34:50
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: 15
La torta pasqualina è una torta tipica della Liguria che viene preparata anche in altre località d'Italia con caratteristiche differenti.
Nei secoli scorsi uova e formaggio, ingredienti essenziali della pasqualina, erano alimenti che si consumavano solo nelle grandi ricorrenze.
La tradizionale torta pasqualina è tipica del periodo pasquale, cioè della primavera e dei suoi prodotti: uova, erbette, cipolline nuove, maggiorana, un tempo presenti in ogni orto ligure.
L'esistenza della torta pasqualina genovese è documentata dal XVI secolo, quando il letterato Ortensio Lando la cita nel Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano.
Allora era nota come gattafura, perché le gatte volentieri le furano et vaghe ne sono, ma anche lo stesso scrittore ne era ghiotto tanto da scrivere: "A me piacquero più che all'orso il miele".
Rappresenta il clou del pranzo pasquale e in passato era l'apoteosi dell'abilità delle casalinghe, che leggendariamente si narra riuscissero a sovrapporre sino a trentatré sfoglie in omaggio agli anni di Cristo.
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