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Qual è il Paese delle nocciole in Piemonte?

Claudio Cattaneo
Claudio Cattaneo
2025-07-27 18:34:44
Numero di risposte : 11
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Il Piemonte su cui ha origine la Nocciola Piemonte IGP è una regione che vanta ben cinque siti iscritti nell’UNESCO tra cui l’areale di Langhe – Roero e Monferrato. La Nocciola Piemonte IGP si riferisce ai frutti in guscio, sgusciati e semilavorati ottenuti dalla cultivar di nocciolo Tonda Gentile Trilobata la cui produzione avviene in Piemonte e prevalentemente nell’areale compreso tra le colline delle Langhe, Roero e Monferrato. Il sito UNESCO comprende panorami mozzafiato con colline coltivate a noccioleti e vigneti, si può passeggiare tra torri e castelli medioevali, fermarsi nei borghi storici e assaporare le specialità tradizionali del territorio, insomma una Regione da visitare. La Nocciola Piemonte IGP è soggetta a un Disciplinare di Produzione che stabilisce le caratteristiche del Prodotto, dalla cultivar all’area di produzione, ai sistemi di coltivazione, alla commercializzazione e all’etichettatura. L’IGP Nocciola Piemonte è stata riconosciuta ufficialmente con Decreto Ministeriale il 2 dicembre 1993. Verso il 1930 si diffonde nelle Langhe la coltivazione del nocciolo grazie all’appassionata attività del Prof. Emanuele Ferraris il quale dimostrò all’epoca come l’albero del nocciolo fosse più resistente e duraturo della vite.
Nico Russo
Nico Russo
2025-07-27 17:20:53
Numero di risposte : 9
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Il Paese delle nocciole in Piemonte è rappresentato dalle province di Cuneo, Asti e Alessandria, dove viene coltivata la varietà di nocciola Tonda Gentile Trilobata. La Tonda Gentile Trilobata è la varietà di nocciola coltivata in un areale compreso tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato, territorio riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La Nocciola Piemonte IGPiene ottenuta, dall’Unione Europea, il riconoscimento, nel proprio disciplinare, della menzione geografica “Langhe” per identificare quella prodotta nell’areale piemontese comprendente una selezione di comuni delle alte colline Unesco. La raccolta, effettuata da fine agosto a inizio settembre, è eseguita a completa maturazione dei frutti, quando si staccano spontaneamente dalle brattee e cadono al suolo ed è in grado di garantire una resa elevata alla sgusciatura e una buona qualità del prodotto. La Nocciola Piemonte IGP delle Langhe si esprime, nella sua complessità di aromi, con grande potenza, intensità e forza, offrendo alla mente illimitate possibilità di esplorazione, come un’orchestra di tanti strumenti che si fondono in una perfetta armonia. Un frutto pregiato dal sapore delizioso, nato e cresciuto in una terra unica e generosa di prodotti d’eccellenza.
Marianna Fontana
Marianna Fontana
2025-07-27 17:08:46
Numero di risposte : 11
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Il Paese delle nocciole in Piemonte è principalmente concentrato nella zona delle Langhe e del Roero, in provincia di Cuneo, dove si trova circa il 90% della produzione regionale di nocciole. La provincia di Cuneo, e in particolare le colline delle Langhe, con i suoi circa 7.000 ettari, ricopre infatti quasi il 90% della produzione della superficie regionale destinata alla corilicoltura nelle sue forme più tradizionali. La produzione della “Nocciola Piemonte IGP” è concentrata tra le province di Cuneo, Asti ed Alessandria, quasi tutto il Piemonte coltiva circa 3 ettari di noccioleti solo tra le colline di Langhe e Roero utilizzando lo stesso metodo di coltivazione riservata al vigneto. La Nocciola Piemonte I.G.P. delle Langhe è stata infatti poi approvata anche dall’Unione Europea con la modifica al disciplinare già varata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che aggiunge a Nocciola Piemonte oltre al marchio I.G.P. il nome “delle Langhe” per le nocciole coltivate proprio sulle splendide colline langarole, già patrimonio dell’UNESCO. La nocciola è così diventata un prodotto ricercato e d’eccellenza e quella Piemonte I.G.P. delle Langhe rappresenta ormai il 30% della produzione del Piemonte. Già nel 2018, infatti la produzione era stata di oltre 85 mila quintali. I suoi parametri qualitativi sono unici e inconfondibili: forma sferica del seme, guscio molto duro, gusto e aroma unici e ottimi soprattutto dopo la tostatura, requisiti di pelabilità del frutto e conservabilità che si aggirano intorno al 41/50%, croccantezza e profumo.
Elena Santoro
Elena Santoro
2025-07-27 14:21:21
Numero di risposte : 19
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La produzione della Nocciola Piemonte IGP è concentrata tra le province di Cuneo, Asti ed Alessandria. La varietà di nocciola coltivata in Piemonte è la Tonda Gentile Trilobata. La sua produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, in un areale compreso tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato. L’indicazione Geografica Protetta è stata riconosciuta con decreto ministeriale 2 dicembre 1993 alla denominazione “Nocciola Piemonte”, riservata alla cultivar “Tonda Gentile Trilobata” coltivata nel territorio idoneo della regione Piemonte, considerandone, recita il testo di legge, “…le caratteristiche qualitative particolari e di pregio…”.
Luigi Parisi
Luigi Parisi
2025-07-27 12:57:12
Numero di risposte : 7
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La Tonda Gentile del Piemonte è una varietà di nocciola IGP prodotta nel Basso Piemonte, comprendente alcune aree delle province di Cuneo, di Asti e di Alessandria. Il frutto è ricavato dalla cultivar Tonda Gentile delle Langhe. Fra le caratteristiche che rendono particolarmente pregiata questa varietà vanno citate in particolare: la forma tonda del frutto che favorisce una veloce sgusciatura meccanica, mantenendo intatto il seme il guscio sottile che dà una resa del prodotto sgusciato elevata, dal 46 al 50%. La Nocciola Piemonte è coltivata ad altitudini comprese tra i 150 ed i 750 metri e per la sua particolare adattabilità si è diffusa con ottimi risultati anche in Emilia e in Toscana. La resa è solitamente tra 20 e 30 quintali per ettaro. Per la sua buona resa e soprattutto per le sue qualità organolettiche è considerata in ambito mondiale la migliore varietà e spunta sul mercato prezzi superiori a qualsiasi altra.
Matilde Amato
Matilde Amato
2025-07-27 12:53:59
Numero di risposte : 7
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Cravanzana, un borgo dell'Alta Langa dove le vigne lasciano spazio ai noccioleti. Non potrebbe essere altrimenti in un borgo di 400 abitanti, Cravanzana (Cuneo), di cui ben 700 ettari coltivati a noccioleto su 800 dell’intero comune. Questo borgo dell’Alta Langa, dove si respira un aroma inconfondibile di nocciole tostate, con i suoi circa 15 mila quintali di nocciole all’anno è il primo produttore regionale. Assai vicino a Cravanzana ci sono altri borghi riconosciuti per la produzione pregiata di nocciole, in primis Cortemilia, borgo dalla storia millenaria. Tra l’altro assai vicino a Cravanzana, si trova Santo Stefano Belbo, il paese Natale di Cesare Pavese, cantore di queste terre con Beppe Fenoglio, due tra i più straordinari scrittori italiani. Un territorio ricco di suggestioni, di giacimenti gastronomici, di paesaggi dove è il cibo a generare valore, attraverso un turismo di viaggiatori, nonché a creare nuova imprenditorialità soprattutto giovanile. E, a questo proposito, a Cravanzana, nonostante i pochi abitanti, negli ultimi anni sono sorte nuove realtà proprio nella trasformazione della nocciola. In particolare, una di queste aziende agricole, Cascina Grangia non solo produce semilavorati ma ha fatto un passo in avanti, proiettandosi nella produzione di pasticceria con un proprio laboratorio e creando un nuovo prodotto: la torta cravanzarese. Un vero e proprio esempio di chilometro zero o meglio di filiera completa: dalla nocciola alla sua trasformazione in prodotto finito.