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Dove si mangia il coniglio in porchetta?

Evangelista Pellegrini
Evangelista Pellegrini
2025-07-28 06:22:08
Numero di risposte : 15
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Il coniglio in porchetta è nel menù di quasi tutti i ristoranti dell'entroterra riminese. L'area tipica della porchetta di maiale è l'Italia Centrale, e in particolare la bassa Toscana, l'alto Lazio, l'Umbria, le Marche e la Romagna meridionale, quella del coniglio in porchetta è molto più ristretta e si riduce, in sostanza, al cesenate, al riminese, al pesarese e all'urbinate. Dentro quest'area c'è poi la zona "d.o.c.", quella dove lo si cucina veramente a regola d'arte, e cioè la valle del Marecchia, da Santarcangelo fino a Pennabilli e oltre. Se vogliamo restringere ulteriormente la zona, diciamo che i "santuari" del coniglio in porchetta stanno tutti tra Santarcangelo e Verucchio.
Giorgio Giordano
Giorgio Giordano
2025-07-28 04:17:05
Numero di risposte : 11
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Il coniglio in porchetta è una ricetta tradizionale delle Marche, un piatto popolare e tra i più cucinati nei giorni di festa. Il coniglio in porchetta è uno dei piatti marchigiani più popolari. Insieme al coniglio in porchetta potete cuocere in forno anche delle patate, per un secondo completo e ancora più gustoso.
Marianna Russo
Marianna Russo
2025-07-28 03:49:18
Numero di risposte : 11
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Il coniglio in porchetta si mangia nelle Marche e nell'Umbria. Era il secondo piatto del dì di festa per braccianti agricoli, mezzadri e contadini. La tradizione vuole infatti che le “vergare”, ovvero le donne di casa che si occupavano della cucina in casa, si fossero ingegnate per preparare un piatto ricco e gustoso con il coniglio, allevato o selvatico a portata di tasca dei meno abbienti. Si presta ad innumerevoli variazioni, da quello dal ripieno arcaico composto delle sole frattaglie e finocchietto selvatico, a quello più delicato e moderno con olive verdi, il suo fegato e cuore, patate gialle a cubetti al profumo di rosmarino. Oggi vi propongo la ricetta tradizionale marchigiana col classico ripieno di frattaglie del coniglio, finocchietto selvatico e pancetta di maiale. Piatto nato nella società rurale tipica dei secoli scorsi dell’entroterra di Marche, Umbria, Lazio e Romagna.
Angela Riva
Angela Riva
2025-07-28 02:36:53
Numero di risposte : 15
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Il coniglio in porchetta è un gustoso piatto per il pranzo della domenica tipico di Marche e Romagna. È uno dei sapori della mia infanzia ai quali sono maggiormente legata. Ogni massaia marchigiana o “zdora” romagnola lo prepara con le sue varianti: vino, olive, scorze di limone, pecorino. Il coniglio in porchetta è un secondo per i giorni di festa, ideale per essere preparato in anticipo. Naturalmente è consigliabile reperire l’animale in campagna dal contadino o acquistarlo da un macellaio di fiducia che possa garantirne la provenienza da allevamenti biologici o estensivi. Che l’origine sia marchigiana o romagnola, ma considerate che le due regioni sono confinanti, ecco la ricetta tradizionale.
Adriana De luca
Adriana De luca
2025-07-28 01:44:42
Numero di risposte : 13
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Il coniglio in porchetta è un secondo piatto facile da preparare, tipico della cucina locale. Ogni zdaura emiliano-romagnola lo prepara nelle sue varianti. La ricetta del coniglio in porchetta è ideale per il pranzo della domenica o per occasioni speciali. Il coniglio in porchetta è un secondo per i giorni di festa, ideale per essere preparato in anticipo. Della ricetta del coniglio in porchetta esiste un aneddoto raccontato da Vittorio Luchinat e Gian Franco Borelli nel libro Le ricette de Duce. Il coniglio non deve rinsecchire troppo, ma nemmeno riuscire acquoso. Il coniglio in porchetta è uno dei sapori della mia infanzia a cui sono maggiormente legata.
Piererminio Caruso
Piererminio Caruso
2025-07-28 00:46:10
Numero di risposte : 17
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Nell'ascolano e nel sud delle marche in genere, il coniglio in porchetta si prepara anche con le cotiche di maiale, ma a casa mia no. Il coniglio in porchetta al forno è più o meno un must la domenica a casa mia ed è anche uno dei piatti preferiti di mia madre. Il coniglio in porchetta alla marchigiana, fondamentale è utilizzare un buon finocchio selvatico, che sia molto profumato. Il finocchio selvatico nelle Marche si trova anche al supermercato perchè è molto utilizzato in parecchie ricette. Qui a Bologna è un casino trovarlo e quelle volte che ho chiesto al fruttivendolo di procurarmelo me ne ha trovato uno che assomigliava più all’aneto che al finocchietto ed era tutt’altra cosa.