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Dove nasce la tradizione delle lenticchie?

Vittoria Grasso
Vittoria Grasso
2025-09-18 05:01:16
Numero di risposte : 29
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Questi legumi sono originari del Medio Oriente: infatti nascono tra la Siria e l’Iraq e si sono poi diffuse in tutto il Mediterraneo, anche fra i Greci e i Romani. La tradizione racconta che già ai tempi degli antichi romani il 1° Gennaio di ogni anno si consumava un piatto di lenticchie, per dare un segno di buon auspicio e ricchezze per l’anno nuovo. In Italia vengono prodotte alcune delle varietà migliori di lenticchie: fra queste sono molto famose quelle di Colfiorito in Umbria dove grazie ad un terreno particolare, acquisiscono qualità e sapore. Le lenticchie di Colfiorito prendono appunto il nome dalla zona in cui sono prodotte: si tratta di legumi piccoli, con diverse colorazioni che vanno dal rosso al giallo al verde. Un’altra varietà molto conosciuta, che ha anche ottenuto il marchio IGP sono le lenticchie di Castelluccio di Norcia, sempre in Umbria. Altre lenticchie molto note sono quelle giganti di Altamura: la loro caratteristica è quella di avere un colore verde e delle dimensioni notevoli, fino a quasi 5 millimetri. Infine, delle lenticchie da record sono quelle di Ustica, riconosciute come le più piccole d’Italia: vengono prodotte sull’isoletta siciliana, dove si trovano terreni vulcanici e fertili che danno un sapore unico ai legumi.
Marianita Bianco
Marianita Bianco
2025-09-13 22:32:14
Numero di risposte : 19
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La loro coltivazione inizia nelle terre dell’antico Egitto diventando subito un alimento nutriente di piccole dimensioni ma di grande spessore nell’arte del cibare. Dall’Egitto già nel 525 a.C. e precisamente dall’antichissima Pelusio sul Nilo che un mito vuole patria del grande Achille, si racconta che le navi egizie rifornivano regolarmente i porti di Grecia ed Italia di lenticchie. Per millenni la lenticchia risulta uno dei prodotti più importanti nell’agricoltura e nel commercio del Mediterraneo e alimento fra i più comuni ed apprezzati ad Atene come a Roma. Annotiamo infine una curiosa credenza popolare sulle lenticchie. In quanto di piccole dimensioni, a parità di peso con altri legumi, si presentano nel piatto in numero maggiore. Perciò mangiare lenticchie nel primo giorno dell’anno, induce la famiglia a sperare di guadagnare un pari numero di monete d’oro.
Nathan Russo
Nathan Russo
2025-09-08 21:16:06
Numero di risposte : 17
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Le lenticchie sono state coltivate fin dalla nascita dell’agricoltura in Mesopotamia, circa 10.000 anni fa. Con le loro ricche qualità nutrizionali, questi semi di leguminose sono stati un alimento base per tutti i popoli antichi: egizi, ebrei, greci e romani. Anche i Romani avevano l’usanza di regalare un sacchetto di lenticchie al solstizio d’inverno come portafortuna, simbolo di fertilità, abbondanza e ricchezza. Questo nome divino è di origine greca e significa “il ricco”, poiché vegliava anche sulle ricchezze del sottosuolo, sull’oro e su altri metalli preziosi. Inoltre, la forma e talvolta il colore delle lenti ricordava le monete. Ma è soprattutto in Italia, ed in particolar modo nel nord della penisola, che le lenticchie hanno mantenuto la loro aura di buon auspicio. Sono inmancabili alla cena di San Silvestro o al pranzo di Capodanno, spesso servite con il cotechino o lo zampone. Come dice il proverbio: Lenticchie a capodanno, fortuna tutto l’anno. La forma e il colore delle lenticchie ricordavano le monete. Questa tradizione è stata mantenuta sulle rive del Mediterraneo, ad esempio in Provenza, dove i semi vengono fatti germogliare e i germogli adornano le tavole.
Assia Palmieri
Assia Palmieri
2025-08-27 03:28:09
Numero di risposte : 20
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L’associazione tra lenticchie e Capodanno nasce proprio nell’antica Roma, quando, durante le celebrazioni per il nuovo anno, era usanza regalare una scarsella, ovvero una piccola borsa di cuoio contenente lenticchie che, con la loro caratteristica forma piatta e tondeggiante ricordavano delle monete, portando quindi con sé l’augurio implicito che il nuovo anno fosse ricco di prosperità e successo economico. Si credeva, insomma, che consumare lenticchie il primo giorno dell’anno potesse trasformarle simbolicamente in denaro: una tradizione che, nonostante con il passare dei secoli si sia evoluta, è rimasta viva, soprattutto in Italia, dove ancora oggi le lenticchie rappresentano una sorta di rito propiziatorio per attrarre fortuna, abbondanza e benessere. Con tracce della loro esistenza risalenti a oltre 9.000 anni fa in Mesopotamia, le lenticchie sono tra i legumi più antichi coltivati dall’uomo. Per i Romani, in particolare, le lenticchie rappresentavano un simbolo di umiltà e sussistenza, poiché erano accessibili anche alle classi meno abbienti, e di ricchezza e abbondanza, un concetto che sarebbe rimasto vivo nei secoli a venire.
Rosanna Coppola
Rosanna Coppola
2025-08-25 03:43:09
Numero di risposte : 25
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La pratica di consumare lenticchie per Capodanno ha radici antiche che risalgono all'epoca romana. I Romani avevano l'usanza di regalare una "scarsella," una piccola borsa di pelle contenente lenticchie, con l'augurio che queste si trasformassero in monet* d'oro nel nuovo anno. Le lenticchie, infatti, con la loro forma rotonda e piatta, ricordano le monet* e simboleggiano abbondanza e prosperità. Questo gesto era un augurio di ricchezza e fortuna per chi le riceveva.
Benedetta Fiore
Benedetta Fiore
2025-08-17 12:17:21
Numero di risposte : 18
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La tradizione delle lenticchie risale a tempi antichissimi ma non sempre la lenticchia è stata considerata un cibo fortunato, anzi. I primi a trarne vantaggio furono gli antichi egizi, già 500 anni prima di Cristo viaggiavano per il Mediterraneo diretti verso Italia e Grecia proprio per rivendere le loro rinomate lenticchie. Fu in questo periodo che il legume si diffuse tra le popolazioni che si affacciavano sul Mare nostrum. Gli antichi romani festeggiavano il capodanno il 1 di marzo e in questo giorno erano soliti regalare ai cari un borsellino colmo di lenticchie, con l’augurio che i legumi potessero tramutare in denaro durante l’arco dell’anno. Con il passare dei secoli, la scarsella divenne un oggetto meno comune, il capodanno fu spostato al 1 gennaio, i regali si cominciarono a consegnare a Natale ma le lenticchie non persero minimamente il loro ruolo. L’usanza di servire lenticchie a Capodanno è arrivata sino ai giorni nostri e richiama proprio queste antiche tradizioni, con la speranza mai morta di vedere tramutare quel piatto in denaro sonante.
Battista Grasso
Battista Grasso
2025-08-08 17:33:31
Numero di risposte : 25
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La tradizione di mangiare le lenticchie in occasione di Capodanno è molto radicata in tutte le parti d’Italia. Come molte altre tradizioni, gastronomiche e non solo, che riguardano la cultura italiana, anche la questione delle lenticchie come simbolo di ricchezza da mangiare l’ultima notte dell’anno la dobbiamo agli antichi Romani. Era molto diffusa tra la popolazione l’usanza di scambiarsi un piccolo dono durante le celebrazioni dell’ultima sera dell’anno, che cadeva il 1° gennaio con l’istituzione del calendario giuliano nel 46 a.C. e che prima di allora si celebrava il 1° marzo. Il dono in questione era una borsetta di cuoio chiamata scarsella che veniva riempita proprio di lenticchie, un simbolo di buona sorte, di fortuna e di guadagni per augurare alla persona che riceveva il regalo un anno ricco e prosperoso, soprattutto dal punto di vista economico. L’auspicio, infatti, era che la quantità di lenticchie presente nella borsetta potessero diventare soldi nel corso dell'anno in procinto di entrare. Già i Romani consideravano quindi questi legumi un sinonimo di buona fortuna. Lenticchie simbolo di ricchezza: tutta “colpa” dei Romani.