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Qual è la leggenda delle lenticchie a Capodanno?

Silvio D'amico
Silvio D'amico
2025-07-29 03:00:56
Numero di risposte : 10
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La tradizione vuole che mangiare una porzione di cotechino prima della mezzanotte sia di buon augurio per l’anno nuovo. Ancora una volta, come per numerose feste cristiane, sacro e profano s’incontrano. Infatti, quella che ora è una semplice tradizione beneaugurale, pare sia iniziata addirittura dagli scritti della Bibbia. Anche al tempo degli antichi romani questo legume era piuttosto famoso ed era uso regalarne una borsa, chiamata scarsella, alle persone care in quanto, per la forma, ricordavano molto delle monete. E l’augurio era che ogni lenticchia si trasformasse in denaro. Le lenticchie sono tra i legumi più antichi. Pare fossero coltivate già nel 7000 A.C. da alcune popolazioni asiatiche e, importate nel bacino del mediterraneo, furono in seguito usate per produrre pane ed addirittura dolci. Ma, a parte tutta la storia o i benefici che possono apportare alla nostra salute, non dimentichiamo di mangiarne un po’ nella notte di San Silvestro, per conservare intatta una tradizione millenaria.
Antonietta Rizzi
Antonietta Rizzi
2025-07-29 02:20:55
Numero di risposte : 9
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La storia della tradizione delle lenticchie Capodanno fa capolino in numerose tavole imbandite. Le lenticchie portano soldi è una frase che si sente ripetere spesso, risultato di una storia composta da numerose tappe che hanno fatto assumere a tali legumi un significato speciale nell’immaginario collettivo. La diffusa idea contemporanea che porta a mangiare le lenticchie a Capodanno nasce da un desiderio di augurio di ricchezza e prosperità che sembra affondare le radici nelle considerazioni sviluppate all’epoca degli antichi Romani. Allora era infatti consuetudine regalare le lenticchie proprio nel giorno di Capodanno che, ai tempi, non corrispondeva ancora al 1° gennaio, bensì era fissato al 1° marzo, data questa che permane sino al 46 a.C. quando è Giulio Cesare, con l’introduzione del calendario, a modificare la data. Era usanza donare alle persone care un borsellino, chiamato scarsella, pieno di lenticchie crude. L’augurio che accompagnava tale gesto era che i legumi potessero nel corso dell’anno trasformarsi in denaro. Le lenticchie infatti, rotonde e piatte, ricordano per aspetto le monete d’oro. In più, versate ancora secche in una pentola danno vita a un suono che assomiglia a quello che proprio un sacchetto di monete è in grado di generare.
Nayade Grassi
Nayade Grassi
2025-07-29 02:06:57
Numero di risposte : 12
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La leggenda delle lenticchie a Capodanno deriva da credenze antichissime, spesso legate a culti o alle superstizioni di chi ha vissuto prima di noi. Secondo la tradizione italiana, consumare lenticchie a Capodanno porta soldi e fortuna nell’anno a venire. Le origini di questa credenza risalgono a tempi antichissimi ma non sempre la lenticchia è stata considerata un cibo fortunato, anzi. Gli antichi romani festeggiavano il capodanno il 1 di marzo e in questo giorno erano soliti regalare ai cari un borsellino colmo di lenticchie, con l’augurio che i legumi potessero tramutare in denaro durante l’arco dell’anno. L’usanza di servire lenticchie a Capodanno è arrivata sino ai giorni nostri e richiama proprio queste antiche tradizioni, con la speranza mai morta di vedere tramutare quel piatto in denaro sonante. Probabilmente fu proprio in questo periodo che nacque l’idea che le lenticchie portano fortuna, in ragione del fatto che all’epoca questo termine indicava un qualsiasi evento capace di cambiare la vita, in positivo come in negativo.
Felicia Ferrari
Felicia Ferrari
2025-07-29 01:32:59
Numero di risposte : 10
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La sera dell'ultimo dell'anno, a tavola, non possono mancare le lenticchie. Queste, se consumate nella notte di San Silvestro, contribuirebbero infatti a portare fortuna, prosperità e denaro in vista dei successivi dodici mesi. Una credenza già diffusa in epoca romana, quando era solito donare ad amici e familiari una borsa piena di lenticchie come augurio di buona sorte. E proprio dal nome lenticchia nasce la tradizione popolare: lens, ovvero lente, agli antichi romani ricordava la forma di una moneta. L'augurio era che si trasformassero in monete, questo perché il nome della lenticchia deriva dal latino lens, legato alla forma del legume che ricorda quella di una moneta. Secondo il libro della Genesi, Esaù, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Anche da questa scrittura, quindi, si sarebbe sviluppato l'elevato valore simbolico della lenticchia.
Nabil Pagano
Nabil Pagano
2025-07-29 01:22:56
Numero di risposte : 11
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La tradizione di mangiare lenticchie il 31 dicembre affonda le sue radici nell'Antica Roma, più di duemila anni fa. I Romani credevano che le lenticchie portassero fortuna e prosperità. Per questo motivo, era consuetudine donare una scarsella piena di lenticchie, con l'auspicio che si trasformassero in monete durante l'anno nuovo. La loro forma rotonda e piatta ricordava infatti le monete. Si riteneva che più lenticchie si mangiavano, maggiore fosse la ricchezza che ci si poteva aspettare nel nuovo anno. Secondo alcune leggende, durante questi riti si offrivano sacchetti di lenticchie con l'intento di chiedere protezione e fortuna per l'anno nuovo.
Sarah Gallo
Sarah Gallo
2025-07-29 01:01:49
Numero di risposte : 25
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Tra le consuetudini alimentari che resistono nel tempo, spicca l'usanza di consumare lenticchie durante il cenone di fine anno, meglio ancora a mezzanotte insieme all’inseparabile cotechino. Ma perché questa piccola leguminosa è diventata un simbolo così radicato nelle celebrazioni di Capodanno? Una delle ragioni principali per cui si mangiano lenticchie a Capodanno è legata al loro aspetto, che ricorda quello delle monete d'oro. Infatti già gli antichi Romani erano soliti consumare un piatto di lenticchie il primo giorno dell’anno nuovo. Consumare questo cibo alla mezzanotte del 31 dicembre in Italia è visto come un auspicio per un anno nuovo ricco di prosperità e fortuna finanziaria. La tradizione vuole che più lenticchie si mangiano, maggiore sarà la ricchezza accumulata nel corso dell'anno.