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Quali sono le tradizioni natalizie siciliane?

Egisto Longo
Egisto Longo
2025-08-28 06:09:20
Numero di risposte : 18
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Tradizioni antiche e nuove, religiose, folcloristiche e gastronomiche si fondono insieme per rendere questo periodo dell’anno unico. Un ruolo essenziale ha sicuramente il lato gastronomico, infatti sono tantissime le ricette e le pietanze che saranno protagoniste in questo Natale 2023. La tavola si imbandisce di piatti unici, tali per la grande varietà di ingredienti. Tra questi l’impanata, variante del pastizzu, tipico piatto siciliano della provincia di Caltanissetta, dovuto alla passata dominazione spagnola, o lo sfincione, un particolare pane consumato a Bagheria in provincia di Palermo. Tra i primi piatti troviamo anche il pasticcio di Natale della città di Noto, o il timballo di riso, piatto natalizio della Sicilia orientale. La pasticceria è un trionfo di dolci a base di pistacchio, mandorla, miele, cannella e zucchero, e ancora cioccolata, vaniglia e ricotta. Come la Cuccìa di Santa Lucia, che inaugura le festività natalizie. Abbiamo altri dolci siciliani natalizi come il buccellato, il torrone o la cedrata, i mostaccioli o mustazzola, l’aranciata, antichissimo dolce natalizio della Contea di Modica e ancora i dolcetti con fichi, anticamente offerti alla fine delle novene natalizie. Dal punto di vista religioso, a simboleggiare l’arrivo delle feste vi sono anche i Presepi, di diverse fogge, tipi e materiali come il legno, l’oro, l’argento, l’avorio e il corallo che troviamo in molte località. Interi paesi si trasformano in presepi dal vivo, dove gli abitanti tra il suono delle zampogne e i canti delle Novene. Tale feste si concludono di certo con la celebrazione dell’Epifania, il 6 gennaio, durante la quale in alcuni paesi della Sicilia come Piana degli Albanesi, Mezzojuso, Contessa Entellina e Palazzo Adriano, ricordano il battesimo di Gesù. Ed invero, in chiesa o in piazza viene posta una vasca ricolma d’acqua, durante la funzione, il celebrante immerge per tre volte una croce in queste vasche e la terza volta la colomba, che nella tradizione religiosa rappresenta lo Spirito Santo, che poi verrà lasciata per volare. A Bordonaro, poco distante da Messina, in questo giorno nella piazza principale della città è allestito il pagghiaru, un abete natalizio formato da una pertica di nove metri circa, rivestita di verghe, fogliame e agrumi, ciambelle e cotone, sulla cui cima vi è una croce alta due metri, anch’essa addobbata con frutta, nastri, ciambelle e forme di pane. A Mussomeli, infine, per la gioia dei bambini, tre abitanti del luogo mimano l’arrivo dei Re Magi a cavallo.
Franco Ricci
Franco Ricci
2025-08-19 08:47:16
Numero di risposte : 25
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Il Natale in Sicilia rappresenta una festività particolarmente sentita non soltanto per la sua valenza religiosa, ma soprattutto per l’occasione di poter riunire la famiglia e gli amici intorno a leccornie tipiche, canti e giochi di carte. Tra piatti caratteristici, giochi di carte, canti e presepi, infatti, il Natale in Sicilia si veste di un clima speciale e originale. I piatti caratteristici delle feste sono la scacciata catanese e la scaccia ragusana. Altro piatto diffuso pressappoco in tutta l’Isola è il baccalà fritto, accompagnato nella provincia di Siracusa dai “pipi sicchi”, peperoni essiccati. Tra i primi piatti più amati si trova la “pasta ‘ncasciata”, così come viene denominata ad Agrigento. Uno dei secondi piatti più preparati per l’occasione è, invece, il falso magro, una fetta spessa di carne riempita a piacere e accompagnata con patate o piselli. I dolci tipici sono il torrone, il buccellato, una ciambella di pasta frolla, ripiena di fichi secchi, cannella, frutta secca e gocce di cioccolato. Nelle lunghe e fredde serate di dicembre trascorse in casa, i siciliani trovano sempre un modo di impiegare il tempo per non annoiarsi. Uno dei passatempi più comuni delle festività sono decisamente i giochi di carte siciliane, che finiscono il più delle volte in caciara e molte risate. Il presepe è, tra tutti, il simbolo che più si rifà alla dimensione religiosa del Natale ed è particolarmente amato e celebrato su tutta l’Isola. I siciliani, infatti, s’inventano ogni anno una miriade di modi differenti e originali per rappresentare la natività. Caltagirone è di certo un esempio perfetto, grazie ai moltissimi presepi che nel periodo delle feste vengono allestiti non solo nelle chiese, ma in ogni angolo della cittadina. In molti borghi siciliani, i presepi viventi continuano a rappresentare un modo per coinvolgere la comunità e festeggiare insieme il Natale. Esistono anche tradizioni natalizie particolarissime, ma che oggi hanno perso un po’ della loro importanza. Tra queste si trova la “cunzata della cona”, cioè l’addobbo delle edicole votive. Sebbene forse meno noti dei classici jingle natalizi, anche l’Isola può vantare una tradizione musicale ispirata alle festività. Le novene di Natale sono, infatti, dei canti narrativi che narrano le vicende della natività.
Timoteo Galli
Timoteo Galli
2025-08-18 08:56:34
Numero di risposte : 21
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Le tradizioni di Natale in Sicilia sono tante: i siciliani sono molto affezionati alle usanze più diffuse – e anche a quelle un po’ meno note! – perché rappresentano un legame con la famiglia e con i ricordi. Gli appuntamenti di dicembre, a partire dalla Festa dell’Immacolata, passando attraverso Santa Lucia e culminando con Natale e Capodanno, sono un momento molto partecipato e sentito sulla nostra Isola. Si vive la gioia di condividere, si partecipa a pranzi e cene cucinando i piatti della tradizione. Alcune delle usanze più diffuse sono comuni a tutta la Regione e si differenziano per piccoli dettagli. Ce ne sono altre, invece, che sicuramente rispecchiano le singole località e sopravvivono soltanto nei paesi. Il Presepe Si tratta di una tradizione fortemente radicata in tutto il territorio siciliano. Nelle diverse località, da quelle più grandi ai piccoli paesi, è possibile trovare veri e propri gioielli, curati nei minimi dettagli e organizzati ogni anno. Natale in Sicilia significa pranzi, cene e prelibatezze di ogni genere. La tavola imbandita è un trionfo di pasta al forno, piatti di carne come il falsomagro, antipasti come le crispelle, e sfiziosità come il baccalà fritto. I pasti con parenti e persone care sono un momento conviviale e partecipato, in cui si conversa e ci si diverte: durano molto, moltissimo, ma il bello è anche quello! Sin dai tempi antichi, è buona tradizione riunirsi con amici e parenti per fare insieme i dolci tipici del Natale. Un momento da condividere in cucina: tutti insieme in una casa, si cucinano dolcetti da regalare e da tenere per sé. In molte città della Sicilia è ancora viva la tradizione natalizia dello Zucco, cioè un falò che viene fatto la sera della vigilia di Natale. Il fuoco ha un elevato valore simbolico: rappresenta la purificazione, la rinascita, il trionfo della luce sulle tenebre. La comunità si riunisce intorno alla fiamma viva e celebra l’arrivo del giorno di festa. Da tempo immemore i cantori ambulanti siciliani hanno raccontato il Natale. Diffondevano il culto religioso tra il popolo attraverso delle zampogne e ciaramedde (strumenti a fiato): da qui i nomi “zampognari” e “ciaramiddari”. Giravano per le città, facendole risuonare di melodie natalizie. Chiudiamo la rassegna delle tradizioni di Natale in Sicilia con carte e tombola. Sette e mezzo, Tivitti, Mercante in Fiera e Zicchinedda sono solo alcuni dei nomi più famosi. Ci si diverte, si scherza insieme, magari si perde anche qualche soldino, ma è comunque una tradizione da rispettare! La tombola non ha certo bisogno di presentazioni: ogni famiglia la vive a modo suo, variando sul tema dei premi e coinvolgendo tutti i presenti in risate e chiacchiere.
Rebecca Ferrari
Rebecca Ferrari
2025-08-06 19:07:11
Numero di risposte : 24
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Il Natale in Sicilia è un momento di festa per riportare in vita antichi rituali, tra sacro e profano. Non si addobbano soltanto gli alberi natalizi. Costruire il presepe per alcune persone è più di un gesto tipico di dicembre: è una vera e propria passione, da alimentare per l’intero anno. E poi, naturalmente, questo hobby così sentito vede il suo massimo punto di espressione proprio nel periodo natalizio. I presepi – realizzati in fine ceramica locale – sono davvero ovunque: non solo nelle case e nelle chiese ma nelle piazze, nelle strade… in ogni angolo del centro abitato! Stiamo parlando della cosiddetta “cunzata della cona“. “Cunzare” in dialetto vuol dire addobbare, sistemare. Un altro degli appuntamenti più attesi, in moltissimi paesi della Sicilia, è quello con lo “zucco“. Stiamo parlando di un falò che viene acceso la notte della vigilia di Natale, di solito nella principale piazza cittadina. Il rito ha certamente origini pagane e simboleggia la purificazione e la rinascita. Tuttavia, qui in Sicilia si lega anche all’elemento sacro: si brucia lo zucco in attesa della nascita di Gesù Bambino. Un momento di incontro della popolazione che, a dispetto del passare del tempo, continua a rinnovarsi ad ogni vigilia di Natale.
Kristel Orlando
Kristel Orlando
2025-07-29 05:43:20
Numero di risposte : 26
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In una terra come la Sicilia, per una festa importante come il Natale, non possono mancare le tradizioni gastronomiche e le pietanze tipiche. A partire della celebre scacciata da preparare e mangiare la sera della vigilia. Ce ne sono di vario tipo in tutta l'isola, ma è in Sicilia orientale che questa sorta di focaccia farcita è protagonista delle cene del 24 dicembre. Nel palermitano, non può mancare lo sfincione, impasto simile alla pizza ma più doppio e soffice, con pomodoro, cacio cavallo, cipolla, acciughe e pangrattato. Nell'agrigentino, invece, immancabile è la pasta 'ncasciata, celebrata spesso anche da Andrea Camilleri nei romanzi di Montalbano. Nel periodo natalizio, ovviamente, la tradizione siciliana regala anche dolci tipici. A cominciare dal torrone, per continuare con la giuggulena (un croccante fatto con miele, zucchero, mandorle e sesamo). Quindi, i mostaccioli (o mustazzoli), che sono diffusi in tante regioni italiane, ma che hanno ricette e forme differenti. La versione siciliana consiste in una frolla farcita con vin cotto (o miele) e frutta secca, scorza d'arancia e cannella. Altro dolce tipico è il buccellato, ciambella di pasta frolla ripiena di cioccolato, fichi secchi, cannella e frutta secca. Anche se il Covid ha costretto a cancellare o ridimensionare molte attività legate al Natale, indubbiamente esse restano nel cuore della tradizione sicula. I presepi viventi, in particolare, sono molto diffusi e amati e hanno un legame con la lunga storia siciliana. Tra i riti più suggestivi vi è anche lo "Zucco", ossia un falò che viene acceso la vigilia di Natale in molte città siciliane. Infine, essendo Natale il momento dello stare insieme, in famiglia e con gli amici, non possono mancare i giochi. Che in Sicilia si fanno anche e soprattutto con le carte siciliane. Dalla scopa alla briscola, dal tressette al tivitti, dal sette e mezzo alla tombola siciliana, una versione della tradizionale tombola, fatta però con le carte.
Tristano Parisi
Tristano Parisi
2025-07-29 05:43:04
Numero di risposte : 25
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Le festività natalizie sono un momento magico in Sicilia. Le città si vestono a festa e si rinnovano tradizioni secolari. Tra queste rientra, appunto, u Zuccu, cioè lo Zucco. Si tratta del ceppo di Natale o falò della vigilia. Il rituale dello Zucco si rinnova prima della cena della vigilia. Solitamente il cumulo di legna viene benedetto da un sacerdote, alla presenza del sindaco e delle cariche istituzionali. Contemporaneamente al suono delle campane, si dà il via alle preghiere, poi si va via e si torna poco prima della messa di mezzanotte. Alla fine delle celebrazioni si usava portare a casa un legnetto della catasta per alimentare il proprio focolare, in segno di buon augurio. Il falò può essere interpretato anche come il fuoco dei pastori che la notte della nascita del bambino illuminava la strada verso la capanna o, più semplicemente, nella notte più fredda il fuoco scalda mentre si veglia e si aspetta la venuta del Messia. Attorno al fuoco si ritrova la città, il suo passato e la sua storia.
Naomi Coppola
Naomi Coppola
2025-07-29 03:45:48
Numero di risposte : 30
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Nessuno può sottrarsi alla cena e al pranzo di Natale in Sicilia. È un’istituzione, un appuntamento a cui non si può rinunziare. Per molti Natale significa famiglia, regali, camino acceso e giochi da tavolo, per tavole imbandite e cibo tradizionale. I siciliani stupiscono con specialità locali dai sapori inconfondibili ed indimenticabili e il pranzo o la cena, diventano momento di incontro e condivisione. Crispelle “c’angiova” o ricotta fresca Dette anche nella Sicilia orientale “sfinci”, sono una prelibatezza che non manca su moltissime tavole siciliane nel periodo di Natale. Baccalà fritto Croccante fuori e morbido dentro è il piatto perfetto da portare in tavola nei giorni di festa. La pasta “ncaciata” ha origini messinesi, ma fa parte, sia pure con qualche variazione nel condimento, della tradizione natalizia di ogni città siciliana. È uno dei pezzi forti della cucina tradizionale, un piatto che si mangia in occasione delle festività natalizie. “Impanata” Chiamata “scaccia” a Ragusa, “pastizzu” a Modica e “scacciata” a Catania, la pizza ripiena è la regina delle feste in tutta la Sicilia Orientale. Torrone Dolce natalizio siciliano per eccellenza e particolarmente croccante. “Sfinci” Anche conosciuti con il nome di frittelle. Hanno un posto d’onore nella pasticceria siciliana e si preparano con uova, scorza di limone, zucchero a velo, miele e olio per friggere. “Buccellato” Biscotto farcito di fichi secchi che si ritrova disseminato in tutta la regione. La sua forma circolare lo rende il perfetto centrotavola, del Natale delle tavole palermitane. Gli ingredienti utilizzati per il ripieno sono fichi secchi, noci, mandorle, nocciole tostate e spezie dolci. “Mostaccioli” Farina, scorza d’arancia, miele a volontà e uova sono gli ingredienti di questo tipico dolce natalizio siciliano.