Cosa si mangia la notte di Capodanno in Sicilia?
Fabio Milani
2025-09-07 20:19:14
Numero di risposte
: 25
Per la notte di Capodanno, i Siciliani sono si fanno certo mancare una tavola imbandita. Tra i piatti tipici, ci sono i classici antipasti fritti e lo sfincione, perfetti per “spizzuliare“, cioè piluccare, nell’attesa delle portate principali. C’è sempre e comunque una bella ciotola di scaccio, cioè un misto di frutta secca che aiuta a tenersi sempre in allenamento. In tavola si portano primi piatti e pietanze di carne o di pesce. Molto gettonata l’insalata di arance, che è anche di buon auspicio, visto la presenza degli agrumi tondeggianti. A proposito di frutta, anche il melograno è un grande classico. Guai a non cucinare anche un bel pentolone di lenticchie, che “portano soldi“! Tra i dolci del Capodanno in Sicilia, trionfano il buccellato, la cassata, le paste di mandorla, le guantiere ricche di pasticceria mignon, cannoli e torrone siciliano. Qualcuno si prepara un numero pari di acini d’uva, da mangiare allo scoccare dell’orologio. C’è anche chi mangia un bel cucchiaione di lenticchie.
Gabriele Sartori
2025-08-30 21:18:46
Numero di risposte
: 18
Una festa che si rispetti deve iniziare con tanti antipasti ed essere accompagnata da buon vino.
La notte di San Silvestro sulle tavole imbandite dei siciliani potrete trovare olive, taglieri di salumi e formaggi, caponata, polpette in ogni modo, tartine in quantità, panelle, crocchette, arancinetti, gamberoni e…
chi più ne ha più ne metta!
Il menù del veglione, può continuare a base di pesce o di carne, basta attenersi ad una sola regola: cibo in abbondanza!
Il rituale prevede il consumo di cibi a cui vengono associati poteri propiziatori come acini d’uva o lenticchie, poiché la loro forma tondeggiante ricorda quella delle monete.
Elsa Rinaldi
2025-08-05 12:29:24
Numero di risposte
: 18
Il menu tradizionale della vigilia è soprattutto a base di preparazioni da forno che contraddistinguono la gastronomia siciliana. Un nome su tutti lo sfincione nelle sue diverse varianti: dallo sfincione palermitano con pomodoro, cipolla, sarde e caciocavallo, a quello bagherese in bianco con tuma e ricotta e senza pomodoro.
Nel menu della vigilia di Natale non mancano anche gli antipasti come le crispelle c’anciova o ricotta fresca molto diffuse a Catania e dintorni, il baccalà fritto e altri sfiziosi antipasti della cucina siciliana come la zucca in agrodolce, la caponata, i formaggi, le olive e i salumi.
Il menu del pranzo di Natale che poi si ripete in parte per la notte di San Silvestro, per il giorno di Capodanno e fino all’Epifania.
Nel menu di cosa si mangia per il pranzo di Natale in Sicilia si parte dagli antipasti, anche se per tradizione sono stati aggiunti solo negli ultimi decenni.
Per il primo del pranzo di Natale, così come per il giorno di Pasqua, nelle tavole siciliane non può mancare la pasta al forno in tutte le sue diverse forme: dalle lasagne alla pasta ‘ncasciata, dagli anelletti al riso a forno.
Tra i secondi del menu del pranzo di Natale segnaliamo il falsomagro in bianco o al sugo, un involtino di carne di manzo ripieno di uova, cipollotti, caciocavallo e mortadella.
Un altro secondo di carne della tradizione è il pollo ripieno al forno con le patate.
Tra gli altri secondi non mancano le cotolette, mentre come contorno troviamo le patate al forno.
Una volta superati i primi e i secondi, dopo un po’ di frutta per “pulirsi” il palato, si arriva al tanto atteso momento della frutta secca, dei semi di zucca e dei dolci.
Il Re dei dolci tipici natalizi in Sicilia è il buccellato, anch’esso preparato a partire dal giorno dell’Immacolata.
Poi si prosegue con la cubaita e tante altre preparazioni a cui hanno dedicato un capitolo a parte.
Eleonora Monti
2025-07-29 03:51:36
Numero di risposte
: 15
Si tratta di una pratica che va avanti da generazioni e rappresenta uno di quegli aspetti che fa della famiglia siciliana una delle più unite in Italia, proprio perché dà importanza al concetto di coesione e collaborazione nella famiglia.
Si comincia, ovviamente, con gli antipasti: olive, taglieri di salumi e formaggi, caponata, polpettine, tartine, crocchette e panelle, senza mai dimenticare le arancinelle, in attesa delle portate principali.
I primi piatti sono sia a base di pesce che a base di carne: spaghetti allo scoglio, pasta al forno o la lasagna.
Ma sono i secondi piatti a essere ancora più radicati nella tradizione: baccalà impanato e fritto, sarde a beccafico, cotechino e lenticchie e la classica insalata di arance.
È chiaro che non possono mancare i dolci, parte integrante della tradizione culinaria dell’isola: cassata, torroni, cannoli e paste secche alla mandorla, ma anche il famoso “cannistru", pieno di frutta secca, che resterà in tavola fino alla fine della serata per la gola di chi resta a giocare a carte o a chiacchierare dopo cena.
C’è chi si prepara un numero pari di acini d’uva, da ingerire allo scoccare della mezzanotte, o un bel cucchiaio di lenticchie, oltre a chi rompe i piatti vecchi.
Chi vuole innamorarsi nel nuovo anno deve invece mangiare un melograno, così come, secondo il mito greco, fece Proserpina.
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