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Quali sono le tradizioni del Salento?

Umberto Villa
Umberto Villa
2025-07-30 01:07:44
Numero di risposte : 7
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Il termine folklore viene dall’unione delle due parole inglesi “folk” popolo e “lore” sapere. Il folklore resiste alla globalizzazione e si rafforza attraverso pratiche, usanze e arti In effetti, il folklore è connesso con pratiche, usanze e arti dando origine così a tradizioni che racchiudono un patrimonio di tradizioni popolari di cui il Salento è ricchissimo. Il Salento è famoso per la cartapesta leccese, le luminarie salentine, il barocco leccese, la pizzica e la taranta e per i suoi elementi naturali come il mare del Salento limpido e cristallino, gli ulivi pugliesi secolari per non parlare del vino salentino ormai famoso nel mondo per la sua eccellente qualità. Con l’arrivo della globalizzazione si temeva che l’identità di un territorio si omologasse ma così fortunatamente non è stato, anzi, le tradizioni si sono rafforzate e il folklore è diventato simbolo di viaggio interculturale, un simbolo di diversità che mette in luce le tradizioni culturali legate ad un territorio.
Zaccaria Conti
Zaccaria Conti
2025-07-30 00:03:32
Numero di risposte : 23
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La Tavolata deve comporsi di un minimo di tre commensali, la Sacra Famiglia, la Madonna deve essere interpretata da una ragazza nubile. L’usanza ceremoniale, le cui radici affondano nella ricca storia della Terra d’Otranto, rievoca i grandi festeggiamenti religiosi medievali, incontro di due grandi culture e stili quella bizantina e barocca. Era usanza del “signore” del luogo offrire da mangiare una volta l’anno a tutti i poveri. Le Tavole erano un tributo a San Giuseppe ma anche un modo concreto per aiutare chi non sempre aveva un piatto assicurato. I Santi non indossano panni colorati, ma quelli della vita quotidiana. Ogni gesto è scandito da fede e preghiera. Partita da qui la tradizione è andata diffondendosi nei paesi limitrofi di Uggiano La Chiesa, Casamassella, Cocumola, ecc. Nei giorni 18 e 19 Marzo, nelle piazze principali di questi paesi, viene imbandita una tavola lunga 40 metri. Attorno alla tavola siedono la Sacra Famiglia con Maria, Giuseppe e Gesù ed, accanto, i dieci Santi: Sant’Anna, Santa Elisabetta, San Zaccaria, San Gioacchino, San Filippo, San Giovanni, Santa Maria Cleofe, Sant’Agnese, San Giuseppe D’Arimatea. San Giuseppe impugna un bastone e siede a capo tavola. Mentre degusta, batte due volte il bastone indicando agli altri commensali di terminare e procedere all’altra portata. Tutto avviene recitando preghiere.
Luigi Parisi
Luigi Parisi
2025-07-29 21:52:41
Numero di risposte : 8
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L'origine delle tradizioni salentine Il Salento si trova in Puglia, in una zona peninsulare a sud-est d'Italia. La storia e le sue tradizioni culturali mostrano il carattere di confine fin dalle origini, strettamente legato all'Oriente. La gastronomia locale è caratterizzata da cibi semplici e umili, tuttavia è molto ricca di sostanze nutritive e di sapori differenti, i cui contrasti creano pietanze uniche. Tra i piatti tipici della tradizione salentina, le orecchiette sono sicuramente le più famose, omaggiate in film, romanzi, pubblicità e ristoranti di tutto il mondo. Una delle tradizioni popolari, ben nota in tutto il mondo, è la danza tipica salentina: la pizzica. Il veleno della tarantola era usato come scusa per ottenere qualcosa dal petto, danzando fino allo sfinimento seguendo il ritmo dei piccoli tamburi. Oggi la Pizzica è ben conosciuta e viene data una nuova nascita, diventando uno dei simboli del Salento e viene ballata in tutta la regione durante le fiere locali. Una volta all'anno viene celebrata la "Notte della Taranta".
Selvaggia Conti
Selvaggia Conti
2025-07-29 21:40:38
Numero di risposte : 16
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Forse la tradizione più celebre del Salento è la "Taranta", una forma di musica tradizionale che affonda le sue radici nel passato. La religione gioca un ruolo significativo nella vita dei salentini, e molte delle tradizioni locali ruotano attorno alle festività religiose. La Settimana Santa è particolarmente spettacolare, con processioni a piedi straordinarie e pellegrinaggi che si svolgono ancora oggi in molte città salentine. Un esempio è il pellegrinaggio che i calimeresi svolgono il primo sabato di Maggio partendo da Calimera per giungere al Santuario di Maria Santissima delle Grazie a Roca. La città di Gallipoli è famosa per la sua "Processione dei Misteri", che attira visitatori da tutto il mondo. In estate, quasi tutte le città organizzano feste popolari in occasione della celebrazioni del santo patrono. Le feste patronali sono momenti significativi per la comunità locale nelle quali si mescolano elementi religiosi, folkloristici e gastronomici. Durante le feste popolari nel Salento può capitarvi di assistere a processioni religiose, esibizioni di musica popolare nei costumi tradizionali, concerti bandistici, fuochi d'artificio. Il Salento è una regione che ha saputo preservare le sue radici culturali e tradizioni uniche nel corso dei secoli.
Matilde Amato
Matilde Amato
2025-07-29 21:32:29
Numero di risposte : 9
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Le tradizioni del Salento sono fra le più vive e originali del Sud Italia. È una terra ricca di antiche credenze, culti popolari e musicali tra i quali la PIZZICA, associata al morso della tarantola, è il più noto. La musica ed il ballo rivestono un ruolo particolare nella tradizione salentina: sono la vera espressione della cultura e della storia di questo popolo. La danza popolare si chiama “pizzica”; ha origini molto antiche che risalgono addirittura a culti dionisiaci. La pizzica salentina non era, quindi, solamente un ballo di festa di comunità o di famiglie, ma rappresentava un vero e proprio strumento di guarigione. Nonostante il fenomeno del tarantismo sia oggi completamente estinto, numerose feste richiamano quel rituale antico: durante tutto l'anno i migliori gruppi popolari salentini, durante le feste d'estate e nel Festival della Notte della Taranta, che si tiene a fine Agosto a Melpignano, recuperano la tradizione popolare lasciandosi trascinare dai ritmi frenetici della pizzica. Il recupero di vecchie celebrazioni non si esaurisce con il rimontante culto per la pizzica ma si manifesta anche nelle feste patronali. Celebrate durante tutto l’anno, le feste sono ancora in grado di muovere intere comunità e ruotano tutte intorno ad un percorso comune tanto religioso quanto laico.
Eufemia Rossi
Eufemia Rossi
2025-07-29 21:00:26
Numero di risposte : 14
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La festa della Madonna del Carmelo ogni anno via Lecce si illumina a festa in occasione delle solenni celebrazioni della Madonna del Monte Carmelo. Il 15 e 16 luglio Gallipoli onora così la Vergine con una festa popolare che apre di fatto la stagione. La santa Pasqua è alle porte, e sulle tavole salentine ricompaiono come tradizione i dolci tipici del periodo. A Gallipoli non possono mancare i tradizionali agnelli di pasta di mandorle o la “pupa” e il Gallo di pastafrolla. La caratteristica di questi ultimi due è che nella pancia contengono un uovo sodo. Si avvicina la solennità di san Giuseppe, il 19 marzo, che è anche da quasi un secolo la festa del papà. Nel Salento è tradizione secolare preparare per quel giorno uno dei dolci tipici: le zeppole. Il mercoledì delle Ceneri segna per i cattolici l’inizio del periodo quaresimale, quello in preparazione della Pasqua. Per i gallipolini questo periodo è da sempre ricco di tradizioni laiche e religiose insieme, che culmineranno nei riti della settimana santa, suggestivi ed unici. La processione dell’Addolorata, che sarà il 27 marzo 2015. Dunque ancora una volta la confraternita della Misericordia e del Monte dei Morti si raduna per accompagnare simbolicamente la Madonna Addolorata nella sua processione per le strade della città. Ancora indecisi su cosa preparare per il giorno di Pasquetta e il picnìc con gli amici? Niente paura, vi aiutiamo noi dandovi qualche suggerimento per un menù sfizioso e un cestino che conquisterà tutti. Piatti originali, ma semplici da realizzare e soprattutto pensati per sposare i sapori della buona tavola salentina. La Festa dei santi Medici, Cosma e Damiano, che da secoli sono venerati in città ed hanno una chiesetta a loro dedicata. La città di Otranto è in festa dal 13 al 15 agosto, una festa che è anche commemorazione e ricordo di quello che fu l’eccidio più importante della storia salentina. Festa del Pasticciotto, il più famoso e apprezzato fra i dolci salentini. Il pasticciotto leccese è il dolce tipico del Salento, cotto al forno, composto da pasta frolla e ripieno di crema pasticcera. Pizzica in Festa, Sagra dei Sapori Salentini giunge alla XVII edizione.