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Qual è un piatto napoletano del 1500?

Rosaria Sala
Rosaria Sala
2025-08-02 04:41:54
Numero di risposte : 20
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Le patate arrivano invece in Italia solo nel 1500, importate insieme ai pomodori dopo la scoperta dell’America. Si scoprì così che le patate e i tuberi importati dal nuovo continente si adattavano perfettamente al clima del Sud e si iniziarono a coltivare in grande quantità. Le patate e la pasta erano quindi alimenti facilmente reperibili e a buon mercato, insomma, erano gli ingredienti perfetti per creare una ricetta che diventerà diffusissima tra le famiglie popolari di Napoli. Pasta e patate con l’unione dei suoi due carboidrati era infatti un piatto sostanzioso ed energetico, perfetto per nutrire e saziare dopo una giornata di lavoro. La versione originale del 1700 prevede tra gli ingredienti del piatto solo pasta, patate, soffritto e una mantecatura finale con Parmiggiano. Negli anni la ricetta si è modificata con nuovi elementi e varianti che arricchiscono ancor di più il piatto.
Marino Esposito
Marino Esposito
2025-08-02 02:24:07
Numero di risposte : 14
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La leggenda del mago Chico e di Jovannella narra che nel lontano 1220, durante il regno di Federico II di Svevia, in una piccola casa nel vico dei Cortellari viveva un mago conosciuto come Chico. Si dice che passasse le sue giornate chiuso in casa, dedicandosi alla preparazione di piatti magici. Un’astuta vicina di Chico, Jovannella di Canzio, spiò di nascosto il mago per rubargli la ricetta dei maccheroni. Con l’intento di guadagnare favore presso il palazzo reale, Jovannella preparò i maccheroni per il re Federico II, i quali, si rivelarono così buoni da diventare un piatto adatto per andare “annanz o’ Re”. Il piatto conquistò il sovrano, che ricompensò Jovannella con cento monete d’oro. Da quel momento, la ricetta dei maccheroni si diffuse rapidamente tra i nobili napoletani, contribuendo a rendere il piatto famoso in tutta Italia. Fu durante il Rinascimento, con l’introduzione del grano duro proveniente dall’America, che la produzione di pasta a Napoli iniziò a vedere lo sviluppo di cui tanto vantiamo oggi. La sua storia risale al XVI secolo quando iniziarono ad essere consumati in tutta Italia, ma era considerata un alimento adatto al popolo piuttosto che all’aristocrazia, anche perché costava pochissimo. I maccheroni napoletani cominciarono ad essere consumati anche a corte, diventando cibo apprezzato da tutti grazie al ciambellano di corte Gennaro Spadaccini, con il sostegno di Ferdinando II di Borbone, che ridussero le dimensioni della forchetta. I maccheroni sono nati in Cina e successivamente sono stati importati in Italia.